Ex Manifattura Tabacchi Cagliari

Nel 2010 insieme allo studio di ingegneria Abis Associati e ad altri prestigiosi studi professionali, abbiamo vinto il concorso per la ristrutturazione della Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari, destinandola a polo creativo con laboratori, sale conferenze e spazi espositivi. La realizzazione è stata compiuta nel 2016 e ha mantenuto fede al progetto esecutivo. La progettazione illuminotecnica ha cercato di seguire perfettamente l’idea degli studi che coordinavano il progetto.

Ad un’ illuminazione tecnica e funzionale delle aree di lavoro si è affiancato uno studio della luce scenografico per la parte esterna.

Pensiero Creativo

Il mio lavoro quotidiano consiste nel creare messaggi attraverso le immagini, il più delle volte fotografie.
Lo faccio da vent’anni, ogni giorno, come un bravo artigiano, un falegname, un abile liutaio, un sarto.
Questo complesso processo creativo sottende il lavoro di molte persone: anche un medico, un matematico, un barista o una maestra possono trovarsi a metterlo in pratica quotidianamente, perché “la capacità di produrre un pensiero creativo è una metacompetenza, cioè un’abilità trasversale che può essere applicata a campi diversi.”
Questo è quello che sostiene Annamaria Testa nelle sue interessantissime riflessioni su nuovoeutile.it

Secondo l’autrice, il pensiero creativo consiste nel farsi domande e nell’affrontare problemi con l’obbiettivo di trovare soluzioni innovative ed efficaci individuando connessioni utili a generare conclusioni nuove.
Il nostro cervello non è capace di pensare “nel vuoto” e la creatività non scaturisce dal nulla, ma si accende quando c’è un problema da risolvere o un ostacolo da superare. Vincoli e problemi sono un carburante necessario per attivare il pensiero creativo.

Vi faccio ora un esempio di come affronto abitualmente quel “vuoto” che i miei clienti chiamano simpaticamente “carta bianca”. Attenzione: “carta bianca” è un bel traguardo per un fotografo, vuol dire che il cliente si fida, apprezza come lavori e sa che il risultato “creativo” del servizio sarà ottimale per quel progetto, ma nello stesso ti sta chiedendo di trovare una soluzione eccellente nel minor tempo possibile.

Poco tempo fa ho ricevuto una telefonata dalla photoeditor di HHMAG (rivista d’arte della Fondazione dell’alta Orologeria) che mi ha commissionato 7 immagini da pubblicare sul numero in uscita. Sette immagini di apertura da affiancare a sette argomenti differenti: STORIA, COLLEZIONISMO, FORMAZIONE, COMUNICAZIONE, CREATIVITÀ, DISTRIBUZIONE e PRODUZIONE.

Ovviamente “carta bianca”. Ovviamente fare in modo che le foto rappresentassero efficacemente il contenuto dell’articolo. Ovviamente creative, eleganti, evocative, concettuali. Ho improvvisamente 7 inattesi problemi. Ma se è vero che per 7 mattoncini LEGO le possibili combinazioni sono 900 milioni, forse posso farcela.

Le immagini devono essere legate tra di loro da un unico filo conduttore. Per prima cosa mi leggo i sette articoli giusto per non andare fuori tema. Decido che la base su cui lavorare sarà un materiale malleabile così da potergli dare forme diverse per ogni argomento: creta, stucco in polvere, polvere d’oro, ematite, pigmenti colorati, spugna per decorazioni floreali. Ora si tratta “solo” di attribuire ad ogni materia una forma o più precisamente un’impronta, visto che si tratta più che altro di polveri.

Dopo lunga meditazione, mi procuro una lente per il tema STORIA, un pezzo di LEGO, appunto, per COLLEZIONISMO, una scheda di computer per FORMAZIONE (l’articolo parlava di formazione on line), una busta di carta per COMUNICAZIONE, la mia mano per CREATIVITÀ, un pezzo del forno a microonde per DISTRIBUZIONE e una chiave inglese per PRODUZIONE.

“La creatività è selezionare e combinare. Niente si crea dal niente: come scriveva Umberto Eco, la creatività è ars combinatoria: la capacità di combinare in maniere inedita elementi che già esistono.” Credo, nel mio piccolo, di esserci riuscita.

Adobe Reader

Spesso mi ritrovo a dover lavorare su file pdf “complessi” che includono form e funzionalità varie non disponibili nel lettore pdf che uso abitualmente sul mio portatile Linux e visto che in molti casi non si riesce ad usarli neanche con Adobe Reader 9 (l’ultima rilasciata per il nostro sistema operativo preferito) ho deciso di installare l’ultima versione disponibile tramite Wine.

Questo articolo è rivolto a chi ha una familiarità anche minima con il terminale.
Se non vi va di scrivere comandi su uno schermo nero probabilmente vi conviene smettere di leggere ora.

Installare Wine:

Prima di tutto bisogna installare wine e, visto che in questo periodo sto usando Kubuntu (la storia di questa “scelta” sarà argomento di un altro articolo prima o poi), ho optato per la versione più recente disponibile su un apposito ppa:
sudo add-apt-repository ppa:ubuntu-wine
sudo apt-get install wine1.8

Fatto questo basta seguire le istruzioni presenti su WineHQ con qualche piccola accortezza.

Installare Adobe Reader:

  • Prima di tutto avviamo wine digitando env WINEPREFIX=$HOME/.wine32 WINEARCH='win32' wine 'wineboot'
  • Poi è il momento di scegliere la versione di Windows da emulare: env WINEPREFIX=$HOME/.wine32 WINEARCH='win32' winecfg
    Scegliete Windows 7.
  • Lanciando il seguente comando vi ritrovete con un errore di download: env WINEPREFIX=$HOME/.wine32 winetricks atmlib riched20 wsh57 mspatcha Per risolvere il problema bisogna scaricare manualmente il file W2KSP4_EN.EXE (si tratta di un service pac contenente delle DLL che sono necessarie per poter poi lanciare il reader) dal web archive e copiarlo in ~/.cache/winetricks/win2ksp4/ e poi rilanciare il comando.
  • Scaricate l’installer del reader dal sito di Adobe scegliendo come sistema operativo Windows 7 (mentre scrivo questo articolo la versione più recente è la 11.0.10) e installatelo digitando env WINEPREFIX=$HOME/.wine32 wine AdbeRdr11010_en_US.exe nella directory dove avete scaricato il file (ovviamente il nome del file può variare a seconda della versione e della lingua).
  • Durante l’installazione non dimenticatevi di selezionare gli aggiornamenti manuali.
  • Prima di lanciare il programma e metterci a lavorare sui nostri pdf dovremo riconfigurare wine usando env WINEPREFIX=$HOME/.wine32 WINEARCH='win32' winecfg per scegliere Windows XP come versione da emulare perché l’installer funziona meglio con Windows 7, ma a quanto pare il programma è più stabile se gira su XP.

Bonus per chi ha uno schermo HiDPI:

In winecfg nella tab “Graphics” è possibile impostare manualmente i DPI, quindi vi basterà inserire 192 come valore nella casellina e rilanciare wine per poter leggere i testi (le icone resteranno piccole, ma almeno il tutto diventa utilizzabile).

Come lancio il programma?

In sostanza abbiamo creato un ambiente a 32 bit in cui lanciare il programma come fosse dentro una installazione di Windows XP. Per avviare Adobe Reader dovremo quindi usare il prefix impostato. Il comando sarà:
env WINEPREFIX=$HOME/.wine32 WINEARCH='win32' wine ~/.wine32/drive_c/Program\ Files/Adobe/Reader\ 11.0/Reader/AcroRd32.exe