lighting for genoa

La luce di #LightingForGenoa continua ad illuminare altre due piazze nel centro storico di Genova. Primo esempio italiano di interventi multipli di lighting design permanente come elemento di rigenerazione urbana. 

Fortemente voluto dall’amministrazione comunale, ideato e coordinato da Condiviso.coop di Genova con la direzione creativa della Lighting Designer Stefania Toro. 

Inaugurazione 10 gennaio 2024 alle ore 17:30

 

Fortemente voluto dall’amministrazione comunale, il progetto “Lighting for Genoa” ha l’obiettivo di intervenire sul centro storico genovese con installazioni permanenti di luce per riqualificare piazze e aree ritenute strategiche, valorizzare percorsi ed emergenze culturali e, non ultimo, mettere in sicurezza specifiche porzioni di territorio, specialmente in un periodo così delicato dal punto di vista della sicurezza nel nostro centro storico. Si vuole creare un percorso artistico internazionale che possa fungere da attrattore per il turismo e per rendere maggiormente fruibile il territorio urbano, creando nuova percezione di sicurezza nei cittadini che lo abitano.

Il progetto – ideato e coordinato da Condiviso.coop di Genova – è iniziato con l’illuminazione di piazza Don Gallo progettata dalla lighting designer Stefania Toro, che è stata incaricata di curare il progetto più ampio che coinvolge complessivamente 10 piazze cittadine.  Ogni piazza è stata assegnata ad una differente lighting designer italiana che opera sia sul territorio che in ambito internazionale.

Ciascuna installazione è a basso consumo energetico.

Dopo gli interventi in Piazza Don Gallo di Stefania Toro (zona Prè), Piazza Inferiore del Roso di Liliana Iadeluca (zona Prè), Salita alla Torre degli Embriaci di Giorgia Brusemini e Carla Morganti (zona Santa Maria di Castello), Piazza Stella di Beatrice Bertolini e Marta Mannino (zona Molo), Piazza della Lepre di Martina Frattura e Piazza Cambiaso di Giusy Gallina il 10 gennaio 2024 inaugurano l’illuminazione scenografica di due nuove piazze: Piazza Valoria di Camila Blanco e Piazza San Pancrazio di Elettra Bordonaro e Argun Paragamyan

La curatrice Stefania Toro sottolinea che “l’intenzione è portare alla luce questi luoghi, consegnare ai cittadini un nuovo punto di vista e rendere Genova una città innovativa che sperimenta interventi permanenti di lighting design in un mondo in cui sono sempre e solo considerati interventi temporanei all’interno di Festival. Abbiamo costruito il progetto con i cittadini, gli attori protagonisti che quotidianamente presidiano il territorio. I primi curiosi, volenterosi di avere uno sguardo di attenzione. I primi a prendersi cura delle installazioni. Questo aspetto umano del progetto ci ha permesso di costruire una narrazione notturna delle piazze con la luce, una luce nuova, sostenibile, per rendere gli spazi urbani maggiormente a misura d’uomo, donna, bambino e di tutte le persone che nella città meritano di sentirsi accolte e al sicuro.

Le progettiste Lighting Designer a cui è stato affidato questo delicato incarico fanno parte della rete Women in Lighting ITALY guidata dalla Designer Giorgia Brusemini, community italiana del progetto internazionale Women in Lighting che ha l’obiettivo di valorizzare e di celebrare i risultati delle donne che lavorano nel settore dell’illuminazione così da aumentarne il profilo professionale oltre che ad incoraggiare, sostenere e ispirare le future generazioni. Nello specifico il far progettare professioniste donne lighting designers interventi di lighting design per interpretare i luoghi come vorrebbero fossero, per sentirsi al sicuro anche la notte, ha gettato le basi per quello che si può definire un progetto corale: ogni intervento ha una sua anima differente ed è arricchito dai percorsi di ricerca nel contesto urbano che ogni singola professionista, da anni, sta portando avanti nel proprio lavoro quotidiano in Italia e all’estero.

 

RIFLESSI DI VITA

Lighting #8

progetto di Camila Blanco, Piazza Valoria

“Un tempo luogo d’incontro per i lavoratori nelle pie stanze della Cattedrale di San Lorenzo, Piazza Valoria è oggi punto di ritrovo per artisti, turisti e genovesi allo stesso modo. La struttura di forma rettangolare, rimasta immutata dal XVI secolo, è un territorio equamente suddiviso tra i vivaci ristoranti e le attività delle associazioni culturali (Pepita Ramone), il tutto sotto lo sguardo della madonnina seicentesca che osserva dalla parete posteriore di Palazzo Crosa Vergagni.

Questa interconnessione di utilizzi è nient’altro che una moderna proiezione del focolare domestico che la comunità di Genova ricrea annualmente in questa piazza, attraverso eventi culturali di pittoresco vivere comunitario.

Il concept dell’illuminazione della piazza parte proprio da qui: enfatizzare la comunità che vive nella piazza come se fosse il salotto di una casa abitata da tutta Genova. “Le vie come corridoi, la piazza come il salotto di casa”: le persone sentiranno ancora di più il senso di appartenenza alla città, entrando in uno spazio che è loro, ma allo stesso tempo di tutti.”

 

LE ACCIUGHE FANNO IL PALLONE

Lighting #7

progetto di Elettra Bordonaro e Argun Paragamyan, Piazza San Pancrazio

La proposta si inserisce nel contesto urbano di Piazza San Pancrazio, zona di collegamento tra il porto antico e i carrugi del centro storico di Genova. Attualmente la piazza risulta essere uno spazio di passaggio, una zona di collegamento che non cattura l’attenzione dei visitatori. La conformazione della piazza, la pendenza del vicolo di accesso dal lato del porto e le facciate dei palazzi non valorizzano il carattere di fulcro di collegamento tra porto e centro storico. La piazza risulta essere anonima e degradata e non sfrutta le potenzialità di uno spazio urbano che si apre all’interno di un tessuto caratterizzato da percorsi stretti e tortuosi.

In questo contesto, l’installazione intende catturare l’attenzione del visitatore valorizzando nelle ore serali sia le superfici verticali che orizzontali. Le proiezioni sulle superfici verticali si rilevano da differenti angoli visuali, invitando i visitatori ad addentrarsi e sostare nella piazza, conferendo nuova centralità a questo spazio.

L’intervento in Piazza San Pancrazio punta a creare un effetto di sorpresa nel visitatore che giunge nella piazza attraverso proiezioni su piani verticali e orizzontali. Il progetto, dal forte impatto evocativo ed emotivo, intende testimoniare l’identità del contesto.

L’installazione prende spunto dalla canzone ‘’Le acciughe fanno il pallone’’ di Fabrizio De André e dalla prossimità con il porto. I contrasti e le tensioni che caratterizzano il nostro mondo rendono necessaria la ricerca di un luogo in grado di accogliere e proteggere. Così come le acciughe protagoniste della canzone dell’artista genovese fanno il pallone per proteggersi dall’attacco dei predatori, la piazza diventa un porto sicuro, un approdo da raggiungere (nel tempo e nello spazio) in grado di mitigare le nostre paure, ansie, delusioni o persecuzioni.

 

Entro l’anno verrà accesa anche Piazza San Marcellino di Simona Cosentino.

 

IL MATERIALE STAMPA e le foto delle installazioni precedentemente accese del progetto #Lightingforgenoa posso essere scaricate QUI

Progetto di: Comune di Genova – Ufficio Direzione Ambiente Energy Manager, Ufficio Direzione Rigenerazione Urbana

A cura di: Condiviso, soc.coop. cons.

Realizzato da: City Green Light s.r.l.

 

BIOGRAFIA DEI PROGETTISTI

PIAZZA VALORIA

Camila Blanco Lighting designer

Nata a Rio de Janeiro, Brasile, ha iniziato il percorso nel campo dell’illuminazione nel 2008, ancor prima di laurearsi in Architettura.

Nel 2010 ha intrapreso un MBA in Progettazione e Performance di Edifici Sostenibili presso l’Università Cattolica di Petropolis, con l’obiettivo di approfondire la progettazione illuminotecnica.

Nel 2011 si unisce allo Studio di Lighting Design di Maneco Quindere, ricoprendo il ruolo di Associato di Progettazione Illuminotecnica e rimanendovi per 4 anni.

Nel 2015 inizia il Master in Progettazione Illuminotecnica e Tecnologia LED del Politecnico di Milano.

Nel 2016 lavora presso Ideaworks a Londra dedicandosi alla progettazione illuminotecnica nel settore resindenziale di lusso.

Nel 2018, inizia a lavorare con il suo mentore Francesco Murano nel campo dell’illuminazione per l’Arte e porta in contemporanea avanti il ruolo di Assistente Tutor.

Dal 2019 è professoressa di Progettazione Illuminotecnica in molti di corsi all’interno dell’Istituto Marangoni, specialmente al Master Interior Design.

Dal 2022 ricopre il ruolo di Creative Director in Glare Lighting.

 

PIAZZA SAN PANCRAZIO

Elettra Bordonaro

Architetto e lighting designer, con un dottorato di ricerca sull’illuminazione urbana conseguito presso la Facoltà di Architettura di Torino, ha fondato il suo studio di lighting design a Londra, Light Follows Behaviour, dopo diverse esperienze lavorative internazionali.

Si occupa di strategie di illuminazione urbana, piani della luce e illuminazione e arte per spazi pubblici. Ha insegnato presso le università di Roma e Torino e presso lo IED a Milano ed è al momento visiting professor alla Rhode Island School of Design, USA.

Dal 2010 è cofondatore del Social Light Movement, movimento no-profit che si occupa di illuminazione in aree urbane degradate. Dal 2015 fa parte del gruppo di ricerca Configuring Light presso la London School of Economics, un progetto focalizzato sull’integrazione tra ricerca sociologica e lighting design.

Dal 2020 è visiting professor presso il Lighting Research and Innovation Centre (LRIC), School of Architecture and Design, King Mongkut’s University of Technology Thonburi di Bangkok (KMUTT).

Argun Paragamyan

Architetto e lighting designer presso lo studio Lighting Follows Behaviour. Laureato nel 2016 con una tesi in ambito illuminotecnico ha condotto attività di ricerca presso il dipartimento di energia del Politecnico di Torino fino al 2019.

Dal 2017 è docente e assistente nei corsi di illuminotecnica presso il Politecnico di Torino nelle facoltà di Architettura e di Design. Dal 2020 è docente di illuminotecnica presso il Master Universitario Interior, Exhibit & Retail Design.

Nel 2016 è stato membro del gruppo vincitore del concorso di light art Polito in Light con il progetto Luce in cattedra. Dal 2017 l’installazione fa parte delle opere  di Luci d’Artista di Torino e Contemporaryart Torino+Piemonte.

 

CURATRICE DEL PROGETTO LIGHTING FOR GENOA

Stefania Toro

Architetta specializzata in lighting, lavora in Francia a Parigi presso lo studio “Light Cibles” di Louis Clair.

In Italia, collabora con Archiluce Lighting Design.

Dal 2006 fa parte di San Lorenzo 21, studio di architettura, selezionato nel 2015 per la prima TEDX  conference a Genova.

Nel 2014 è tra i fondatori di Condiviso, società cooperativa consortile che offre consulenza nel campo della comunicazione e dell’immagine, di cui è anche amministratrice.

Dal 2016 fa parte del consiglio direttivo ligure ADI, di cui oggi è Vicepresidente.

E’ stata docente di lighting design all’interno del corso «Projection Mapping Designer” finanziato dal Fondo Sociale Europeo – Regione Liguria.

Dal 2019 fa parte di WIL, Women in lighting, www.womeninlighting.com.

Specializzata in elaborazione attraverso la luce, di strategie culturali adatte ad esprimere ed affermare l’identità e la visibilità di enti, istituzioni, associazioni ed imprese, e di progetti di valore per il territorio.

 

INFO e UFFICIO STAMPA

Sara Di Paolo_CONDIVISO _+39 347 7706109 sara.dipaolo@condiviso.coop

Giorgia Brusemini_ +39 339 5986604 mail@ognicasailluminata.com

 

Your beauty

La luce di #LightingForGenoa illumina due piazze nel centro storico di Genova: piazza Cambiaso e piazza della Lepre. Primo esempio italiano di interventi multipli di lighting design permanente come elemento di rigenerazione urbana

Genova, 24 nov. – Fortemente voluto dall’amministrazione comunale, il progetto “Lighting for Genoa” ha l’obiettivo di intervenire sul centro storico genovese con installazioni permanenti di luce per riqualificare piazze e aree ritenute strategiche, valorizzare percorsi ed emergenze culturali e, non ultimo, aumentare la percezione di sicurezza in specifiche porzioni di territorio.  Attraverso la luce si vuole creare un percorso artistico internazionale che possa essere al contempo attrazione turistica e strumento che renda maggiormente fruibile il territorio urbano, creando in chi vive la città una nuova e maggiore percezione di sicurezza.

Il progetto – ideato e coordinato da Condiviso.coop di Genova – è iniziato con l’illuminazione di piazza Don Gallo progettata dalla lighting designer Stefania Toro, che è stata incaricata di curare il progetto più ampio che coinvolge complessivamente 10 piazze cittadine.  Ogni piazza è stata assegnata ad una differente lighting designer italiana che opera sia sul territorio che in ambito internazionale. 

Ciascuna installazione è a basso consumo energetico

Dopo gli interventi in Piazza Don Gallo di Stefania Toro (zona Prè), Piazza Inferiore del Roso di Liliana Iadeluca (zona Prè), Salita alla Torre degli Embriaci di Giorgia Brusemini e Carla Morganti (zona Santa Maria di Castello) e Piazza Stella di Beatrice Bartolini e Marta Mannino (zona Molo), il 24 novembre 2023 inaugurano 2 nuove piazze: Piazza Cambiaso di Martina Frattura e Piazza della Lepre di Giusy Gallina.

«Con questa nuova installazione – dice l’assessore alle Manutenzioni e ai Centri storici Mauro Avvenente – il nostro centro storico si arricchisce ulteriormente di una preziosa forma di illuminazione artistica che andrà ulteriormente a valorizzare le peculiarità dei nostri caruggi e delle nostre piazze. La nostra città si presta a progetti come questo e progetti come questo si prestano alla città in un sodalizio che può solamente portare a risultati positivi, sia dal punto di vista artistico, che dal punto di vista della riqualificazione di alcune zone e della maggior percezione della sicurezza».

«Prosegue con estrema attenzione – aggiunge l’assessore all’Ambiente Matteo Campora – il nostro percorso sulla strada della sostenibilità. Anche questa volta, infatti, tutto l’impianto di illuminazione è stato realizzato con impianti a basso consumo energetico, coniugando così aspetti importantissimi come l’arte e, appunto, la sostenibilità».

«Oggi piazza Cambiaso e piazza della Lepre si illuminano in maniera nuova e innovativa – spiega il presidente del Municipio I Centro Est Andrea Carratù – e lo fanno nel solco di un progetto che già da tempo ha iniziato a illuminare punti chiave del nostro centro storico, come piazzetta don Gallo. Il nostro centro storico è un patrimonio che dobbiamo preservare a tutti i costi e a questi interventi, volti non solo ad abbellire, ma anche a riqualificare e ad aumentare la sicurezza, devono essere accolti con positività da tutti noi».

«L’intenzione è portare alla luce questi luoghi – conclude la curatrice Stefania Toro -, consegnare ai cittadini un nuovo punto di vista e rendere Genova una città innovativa che sperimenta interventi permanenti di lighting design in un mondo in cui sono sempre e solo considerati interventi temporanei all’interno di Festival. Abbiamo costruito il progetto con i cittadini, gli attori protagonisti che quotidianamente presidiano il territorio. I primi curiosi, volenterosi di avere uno sguardo di attenzione. I primi a prendersi cura delle installazioni. Questo aspetto umano del progetto ci ha permesso di costruire una narrazione notturna delle piazze con la luce, una luce nuova, sostenibile, per rendere gli spazi urbani maggiormente a misura d’uomo». 

Le progettiste Lighting Designer a cui è stato affidato questo delicato incarico fanno parte della rete Women in Lighting ITALY guidata dalla Designer Giorgia Brusemini, community italiana del progetto internazionale Women in Lighting che ha l’obiettivo di valorizzare e di celebrare i risultati delle donne che lavorano nel settore dell’illuminazione così da aumentarne il profilo professionale oltre che ad incoraggiare, sostenere e ispirare le future generazioni. Nello specifico il far progettare professioniste donne lighting designers interventi di lighting design per interpretare i luoghi come vorrebbero fossero, per sentirsi al sicuro anche la notte, ha gettato le basi per quello che si può definire un progetto corale: ogni intervento ha una sua anima differente ed è arricchito dai percorsi di ricerca nel contesto urbano che ogni singola professionista, da anni, sta portando avanti nel proprio lavoro quotidiano in Italia e all’estero. 

 

YOUR BEAUTY

Lighting #5 – progetto di Martina Frattura / Whitepure, Piazza della Lepre

Lighting #6 – progetto di Giusy Gallina, Piazza Cambiaso

Due piazze attigue, insieme a tutti i passaggi di connessione tra queste simbolo del centro storico di Genova, vengono osservate e studiate insieme per un progetto di risonanza locale e non.

Dopo aver conosciuto i cittadini e le loro opinioni sul quartiere, le progettiste scelgono di creare momenti di “riflessione” che portino nuovi punti di vista, facilitando una risignificazione degli spazi ed una riappropriazione dei luoghi.

È con questo spirito che Piazza della Lepre, progettata da Martina Frattura con il supporto dello studio portoghese Whitepure, si veste di una domanda illuminata, mentre Piazza Cambiaso, progettata da Giusy Gallina, si arricchisce di possibili brillanti risposte.

Piazza della Lepre, caratterizzata da una fervente movida, suggerisce l’integrazione di un’opera luminosa che coadiuvi la socialità, senza rinunciare ad un momento di attenzione e meditazione, tramite la domanda visibile in ogni momento della giornata: In cosa vedi la bellezza, adesso?

Tradotta in inglese per permettere a chiunque, sia a chi vive quei luoghi da sempre sia ai turisti, di integrarsi con essa, aggiunge l’articolo determinativo prima della parola “beauty”, proprio a sottolinearne l’individualità e la necessaria caducità.

Piazza Cambiaso, per anni riconosciuta come “piazza del teatro”, ospita uno dei Palazzi più affascinanti della città sede di una realtà teatrale polivalente che ha condotto ad una visione onirica dello spazio esterno. Come un palco all’aria aperta, i cittadini diventano attori in scena grazie alla proiezione delle loro risposte alla domanda della prima piazza. Frutto di un sondaggio alla comunità locale, le risposte illuminano verso nuovi momenti di riflessione e di meraviglia, tramite una diretta interazione tra la presenza dei passanti e il numero di risposte visibili. In aggiunta, una scritta in lamiera regala alla Piazza una risposta permanente e visibile anche nelle ore diurne.

L’intervento si completa con la progettazione di un sistema di connessione e orientamento tra le due Piazze e gli accessi alle stesse, tramite la proiezione di linee luminose sui pavimenti e sugli ingressi ai vicoli, che riproducono e imitano i tagli di luce diurna tra gli alti edifici del centro storico.

Entro l’anno verranno accese anche Piazza Valoria di Camila Blanco, Piazza San Marcellino di Simona Cosentino, Piazza San Pancrazio di Elettra Bordonaro, Argun Paragayan.

 

IL MATERIALE STAMPA e le foto delle installazioni precedentemente accese del progetto #Lightingforgenoa posso essere scaricate QUI

Progetto di: Comune di Genova – Ufficio Direzione Ambiente Energy Manager, Ufficio Direzione Rigenerazione Urbana

A cura di: Condiviso, soc.coop. cons.

Realizzato da: City Green Light s.r.l.

 

BIOGRAFIA DELLE PROGETTISTE:

Martina Frattura (PIAZZA DELLA LEPRE)_Lighting designer e ricercatrice indipendente.

Martina Frattura, classe 2020 dei 40 under 40 lighting awards, è laureata in Interior Design al Politecnico di Milano e al KTH Royal Institute of Technology in Architectural Lighting Design and Health, con una tesi di ricerca presso il dipartimento Human Technology Interaction della Eindhoven University of Technology (TU/e).

Ha diretto la ricerca itinerante “A Beautiful Light” che l’ha portata in dieci Paesi diversi e che indaga la possibilità di replicare lo stato di soft-fascination negli ambienti costruiti, utilizzando l’illuminazione artificiale per sostenere un buon livello di attenzione.

Martina lavora come libera professionista nel campo del lighting design ed è ora a capo del think-tank “The Beauty Movement”, composto da designer, scienziati, artisti, architetti e filosofi, che ricercano i principi fondamentali dell’estetica e il suo impatto sulle varie discipline.

È membro IALD e Women in Lighting.

 

Giusy Gallina (PIAZZA CAMBIASO) Architectural Lighting Designer

Giusy Gallina è laureato in Architettura presso il Politecnico di Torino, con una tesi di ricerca sull’impatto tecnologico dei sistemi di illuminazione negli edifici storici. Il suo lavoro sviluppato in oltre 20 anni di esperienza, comprende una vasta gamma di progetti di illuminazione architetturale in termini di tipologia e dimensione. Da appassionata velista, ispirata dall’ambiente naturale e affascinata dalla possibilità di creare atmosfere dinamiche, la sua strategia progettuale mira a studiare l’interazione tra la luce del giorno e le fonti di luce artificiale, per ricreare i mutevoli fenomeni di luce naturale negli interni, attraverso l’uso innovativo di sistemi di illuminazione dinamici e adattivi.

Dal 2015 è referente scientifico e formatore per l’OAT, Ordine degli Architetti di Torino, con l’obiettivo di sensibilizzare il settore della progettazione per un uso professionale della luce.

Ha pubblicato numerosi articoli su riviste professionali.

È membro IALD e Women in Lighting.

 

CURATRICE DEL PROGETTO LIGHTING FOR GENOA

Stefania Toro

Architetta specializzata in lighting, lavora in Francia a Parigi presso lo studio “Light Cibles” di Louis Clair.

In Italia, collabora con Archiluce Lighting Design.

Dal 2006 fa parte di San Lorenzo 21, studio di architettura, selezionato nel 2015 per la prima TEDX  conference a Genova.

Nel 2014 è tra i fondatori di Condiviso, società cooperativa consortile che offre consulenza nel campo della comunicazione e dell’immagine, di cui è anche amministratrice.

Dal 2016 fa parte del consiglio direttivo ligure ADI, di cui oggi è Vicepresidente.

E’ stata docente di lighting design all’interno del corso «Projection Mapping Designer” finanziato dal Fondo Sociale Europeo – Regione Liguria

Dal 2019 fa parte di WIL, Women in lighting, www.womeninlighting.com.

Specializzata in elaborazione attraverso la luce, di strategie culturali adatte ad esprimere ed affermare l’identità e la visibilità di enti, istituzioni, associazioni ed imprese, e di progetti di valore per il territorio. 

 

 

 

INFO e UFFICIO STAMPA

Sara Di Paolo_CONDIVISO _+39 347 7706109 sara.dipaolo@condiviso.coop

Giorgia Brusemini_ +39 339 5986604 mail@ognicasailluminata.com

 

 

LUCE
È uscita su LUCE, la prima rivista italiana dedicata a questo magico elemento luminoso, l’intervista alla nostra socia e lighting designer Stefania Toro.
Un racconto appassionato del progetto Lighting for Genoa, un lavoro lungo e complesso che ha richiesto la collaborazione di diversi uffici comunali e dato spazio alle competenze e alla creatività delle 12 progettiste coinvolte.
L’obiettivo del progetto? Riqualificare e valorizzare 10 piazze strategiche del centro storico della nostra città tramite installazioni artistiche luminose permanenti.
A breve verranno inaugurate altre 5 piazze. Stay tuned!
The Ocean Race

 

Ocean Race è un evento sportivo estremo d’élite, appassiona velisti e amanti del mare di tutto il mondo, e gode di una comunicazione globale di alto profilo. Solo nell’ultimo mese si è parlato della grande manifestazione in più di 35.000 articoli, servizi radio-TV, blog, siti web e principali social con un engagement misurato di oltre mezzo milione di persone e una potenzialità di contatto indiretto praticamente incalcolabile se si tiene conto dell’impatto di televisioni radio e giornali sia online che offline: l’algoritmo a cui siamo obbligati per misurarne l’efficacia lo ha fissato in 10 Miliardi di persone nell’ultima settimana! I paesi di maggiore impatto comunicativo nel giugno ‘23 sono stati gli Stati Uniti (36%), l’Italia (17%) Germania e Spagna (8% circa), Francia 4% e a seguire con percentuali diverse tutto il resto del mondo. Un panorama internazionale di tutto interesse. Gli influencer maggiori del mese? Per gli Stati Uniti la CNN e per l’Italia SKY tg24. In tutti e due i casi, nei loro servizi più seguiti, Genova c’era.

Osservando i dati – anzi i “big data” – di questa regata mondiale che ha portato con sé anche la sfida tutta virtuale di notorietà per la città di Genova, possiamo trarre qualche informazione utile per capire se il vento della comunicazione è stato favorevole e la scommessa vinta o quasi vinta o persa.

Dalla partenza di Alicante in sei mesi Genova è stata specificatamente coinvolta dalla comunicazione su Ocean Race – attraverso servizi e messaggi online e offline associati alla cronaca della gara stessa, al padiglione del Comune nelle tappe e al “Grand Finale” – più di 12.000 volte di cui la metà solo nel mese di giugno, e quasi 3.000 nell’ultima settimana. Senza contare la comunicazione pregressa del 2022 (3.600 clip) e quella ancora a venire. Si è trattato di uno spot continuo ma – meglio di ogni pubblicità – sono intervenuti a parlare di Genova giornalisti, grandi sportivi, opinion leader e semplici persone che hanno alimentato interessi e curiosità positive: la città del “ponte” è diventata la città del mare, della sostenibilità, dello sport, della nautica, dei Rolli, del Waterfront. Viceversa il “sentiment negativo” che viene assegnato dall’intelligenza artificiale sulla base del linguaggio critico utilizzato in ogni messaggio, si è quasi tutto concentrato sulle orche assassine che il 23 giugno hanno attaccato le imbarcazioni a ovest di Gibilterra.

Andando più a fondo scopriamo che le clip di interesse genovese sono state pubblicate nel 67% dei casi da blog e siti web, nel 18% da social (tenendo conto che ci sono restrizioni al loro completo censimento) e nel 15% da tutte le altre fonti in particolare offline (radioTV e stampa). La percentuale di clip estere in lingua inglese che hanno parlato di Genova da Alicante ad oggi, di particolare interesse per la promozione internazionale della città, è stata del 30%. Salita al 36% a giugno può essere considerata un vero e proprio record storico mai raggiunto da un evento genovese forse escludendo il G8 del 2001 o l’intero 2004 Genova Capitale Europea della Cultura in una dimensione tuttavia assai più continentale.

Nella gara virtuale della comunicazione un ruolo importante è stato svolto da molti attori locali, nazionali e internazionali a partire dai giornali e dalle televisioni. In ordine di importanza per quantità di servizi ed engagement nei sei mesi l’americana PBS News, il ligure Primo Canale e BBCSport e per i giornali il Secolo XIX, il New York Post, la Repubblica, La Stampa. Le Agenzie più attive Ansa e Associated Press. Nei 400 account Facebook italiani e stranieri di interesse genovese che il network consente di monitorare nel rispetto della privacy, troviamo una curiosità e probabilmente un record: dalla partenza di Alicante al Grand Finale il Sindaco di Genova Marco Bucci occupa stabilmente il secondo posto per l’efficacia dei messaggi e l’engagement di curiosi, appassionati di vela e fan di Genova. Al primo posto solo e sempre l’account ufficiale di Ocean Race.

Nelle strategie di marketing urbano che hanno l’obiettivo di attrarre persone, turismo, professionalità e investimenti nel territorio, si giocano sempre due partite parallele: una tangibile determinata dai fatti concreti come ad esempio l’organizzazione di grandi eventi o la valorizzazione delle eccellenze, la barca, e una intangibile che punta a notorietà e immagine, in una parola la comunicazione, il vento.  Senza quest’ultima la competizione globale con le altre città e le chance dello sviluppo hanno scarse probabilità di successo. Un antico proverbio è fonte di saggezza: “anche Dio ha bisogno di campane”. Genova ha scelto il mare.

L’articolo è stato pubblicato su Il Secolo XIX 

Don Gallo

Il progetto Civica “Don Gallo e la città vecchia” – finanziato dalla Compagnia di San Paolo e iniziato in epoca pre-covid – arriva oggi alla sua conclusione grazie alla pubblicazione di una APP multimediale che desidera raccontare come il messaggio del prete di strada sia ancora vivo, nonostante oggi si celebrino i 10 anni dalla scomparsa di Don Andrea Gallo.

L’obiettivo è stato quello di sistemare e valorizzare l’archivio storico Don Andrea Gallo, attraverso lo sviluppo di una APP multimediale – oggi scaricabile sulle piattaforme digitali cercando “Piazza Don Gallo”, perché il messaggio di Don Gallo sia contemporaneo non solo nei contenuti (quello già lo è) ma anche negli strumenti. Per sviluppare la APP multimediale è stato coinvolto un archivista esperto ed è stata realizzata una approfondita analisi del corpus dell’archivio Don Gallo – donato alla Comunità di San Benedetto e gestito dalla Fondazione Ansaldo.

La APP è pensata per chi visita la piazza o per chi si prepara a farlo ed è strutturata su tre tematiche: 1.“La Piazza di tutti” che contiene informazioni sulla piazza, sulla sua storia e sul giorno in cui è stata intitolata a Don Gallo, note storiche sul quartiere e testimonianze più recenti delle attività che oggi la rendono una piazza viva; 2. “Don Gallo, prete di strada” è la sezione che narra la storia della vita di Don Andrea Gallo, raccontata attraverso la testimonianza delle persone che gli erano vicine e anche attraverso video e testi scritti da lui; 3. “Don Gallo siamo noi” vuole invece contribuire a diffondere il suo messaggio attraverso le testimonianze di incontro con tante persone che lo hanno conosciuto, partendo dalla Comunità di San Benedetto per arrivare a scrittori, registi e cantanti.

Il progetto – realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando Civica – ha visto, nel suo complesso, interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana della piazza dedicata a Don Andrea Gallo, attività di progettazione e partecipazione civica attraverso momenti di incontro e condivisione con cittadini e associazioni, animazione territoriale a supporto delle occasioni di incontro in piazza. Grazie a queste iniziative, oggi la piazza si conferma come un luogo vivo, partecipato, amato.

Lo sviluppo della APP ha visto la collaborazione della Comunità di San Benedetto – capofila del progetto – con Fondazione Ansaldo, ETT e Condiviso, Palazzo Ducale e Fondazione Fabrizio de André Onlus.

Scarica qui l’app https://sanbenedetto.org/app-don-gallo/

Coopstartup
Alla fine della prima selezione la sfida sarà solo tra 10 gruppi. Alla fine della seconda fase ne saranno scelti solo tre. Che si aggiudicheranno un contributo a fondo perduto di 10.000 euro per avviare una nuova impresa cooperativa o consolidare cooperative costituite dopo il 1° gennaio 2021, nonché l’accompagnamento post-startup, nei 36 mesi successivi alla costituzione, da parte di Legacoop Liguria.
Si apre da oggi il bando Coopstartup Liguria – Cooperare per Innovare: il progetto promosso da Legacoop Liguria e Coopfond, il fondo mutualistico di promozione e sviluppo della cooperazione di Legacoop, che ha l’obiettivo di accompagnare lo sviluppo di idee imprenditoriali innovative proposte da gruppi che desiderino realizzare o sviluppare una cooperativa. Un vero e proprio concorso di idee imprenditoriali che si svilupperà attraverso un programma di formazione, tutoraggio, accompagnamento e accelerazione di nuova impresa cooperativa.
“Ogni anno l’Italia perde l’1% del Pil per via dei cervelli in fuga bruciando miliardi di investimenti fatti in capitale umano. Negli ultimi 10 anni sono andati via dall’Italia quasi 2 milioni di giovani – sottolinea Mattia Rossi, presidente di Legacoop Liguria -. Con questo bando vogliamo dare l’opportunità a chi ha un’idea di svilupparla qui, nella nostra regione, dove peraltro l’occupazione è in crescita, segno che c’è un tessuto economico in movimento dove nuove imprese cooperative possono inserirsi con successo. Grazie a Coopfond lo facciamo con un bando che mette la formazione al centro, garantendola a tutti coloro che si iscrivono e via via affinandola con una vera e propria azione di tutoraggio personalizzato e messa a punto dei business plan”.
Nel 2022 in Liguria gli occupati sono cresciuti da 594.600 a 616.116 unità, evidenziando un incremento del 3,6% rispetto al 2021. Cresce anche il tasso di occupazione, che passa dal 63,5% al 66,0%
“Le cooperative costituiscono un fenomeno di radicamento dell’economia ai territori, che controbilancia spinte di delocalizzazioni o logiche globaliste che hanno creato negli anni squilibri importanti. In un mondo che si sta muovendo verso un’economia più finanziaria che industriale, diventa importantissimo sfruttare questi presidi che legano gli uomini al proprio lavoro – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – Aderiamo pertanto con grande soddisfazione a “Coopstartup Liguria – Cooperare per Innovare”, il bando dedicato allo sviluppo di idee imprenditoriali innovative attraverso la forma cooperativa che, oltre a un premio economico, metterà a disposizione di uno dei dieci progetti che avranno passato la prima selezione sei mesi di contratto di servizi gratuito all’interno dell’incubatore regionale del BIC di Filse. Un altro importante impegno, dopo aver aperto i nostri bandi al mondo della cooperazione, e aver annunciato l’arrivo di importanti risorse per il settore con la programmazione Fesr 2021-2027”
Il bando si rivolge a gruppi di almeno 3 persone, che intendano costituire una cooperativa, e a neo – cooperative costituitesi a partire dal 1° gennaio 2021. In entrambi i casi la sede legale ed operativa deve essere in Liguria. Possono candidarsi anche gruppi appartenenti a scuole secondarie di secondo grado.
Per partecipare c’è tempo sino al 9 luglio 2023. Le candidature dovranno essere presentate online attraverso la piattaforma Coopstartup raggiungibile dal sito www.coopstartup.it/liguria.
Entro metà luglio saranno poi decretati i 10 gruppi che avranno accesso alla seconda fase. Nel mese di gennaio 2024 saranno scelti i tre progetti vincenti.
Nella valutazione, saranno favoriti con punteggio premiante i gruppi o le neo – cooperative composti in maggioranza da giovani, di età inferiore o uguale a 40 anni e i gruppi o le neo-cooperative composti in maggioranza da donne.
Le proposte saranno valutate in base al valore dell’idea in relazione alle ricadute attese in termini economici, sociali e di creazione di posti di lavoro; originalità della proposta; qualità del team; coerenza dell’idea progettuale rispetto ad almeno 2 Obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo sostenibile.
E per uno dei gruppi o neo-cooperative che avranno avuto accesso alla seconda fase c’è un altro premio speciale: FILSE metterà a disposizione sei mesi di contratto di servizi gratuito nell’ambito del BIC.  Inoltre le startup cooperative nate nell’ambito di Coopstartup potranno eventualmente accedere all’intervento nel capitale di rischio, da parte di Coopfond, con un moltiplicatore fino ad un massimo del 200% rispetto al capitale dei soci cooperatori.
I progetti potranno spaziare su qualsiasi ambito settoriale e merceologico, rispondendo a bisogni espressi dal contesto produttivo, sociale, culturale ed economico. Dovranno essere caratterizzati dall’introduzione e dalla diffusione di innovazioni tecnologiche, organizzative e sociali all’interno del sistema cooperativo.
HANNO DETTO
“Lo sviluppo economico della città di Genova passa anche per l’apporto delle cooperative che mettono al centro delle iniziative imprenditoriali il capitale più prezioso che è quello umano, fatto di esperienza, professionalità e capacità relazionale, che costituiscono insieme è un vero e proprio valore aggiunto nel mercato del lavoro e delle imprese” ha spiegato l’assessore comunale allo Sviluppo economico del Comune di Genova, Mario Mascia  nel suo intervento.
“Confermiamo la vicinanza dell’Ateneo alla  promozione dell’imprenditorialità innovativa che riguarda in particolare i  giovani – ha sottolineato  il Rettore dell’Università di Genova, Federico Delfino, che ha inviato un messaggio -.  La forma cooperativa peraltro può essere il modello adatto per creare  imprese sostenibili e riproducibili in diversi contesti”.
“Con il bando Coopstartup Liguria – dichiara Simone Gamberini, Presidente nazionale di Legacoop– puntiamo a rafforzare l’ecosistema dell’open innovation cooperativa, supportando la nascita di nuove imprese e facilitando la loro connessione con cooperative fortemente radicate sul territorio.
La fitta rete di partner pubblici e privati che supporta questo bando conferma la capacità del modello cooperativo di aggregare soggetti che condividono il ruolo dell’innovazione come driver di sviluppo sostenibile per imprese, comunità e territorio. Ci auguriamo che da Coopstartup Liguria possano emergere idee di impresa capaci di rispondere ai cambiamenti in contesti sociali, economici e culturali. I giovani che si misureranno con questa sfida, non saranno mai soli, ma potranno contare sulle attività di formazione e sui servizi di accompagnamento che il sistema Legacoop metterà a loro disposizione.”
Coopstartup Liguria è realizzato grazie alla collaborazione, al sostegno e all’attivazione di soggetti pubblici e privati che, operando sul territorio, hanno condiviso metodo e finalità del progetto. In particolare:
grazie al sostegno di:
Cooperativa Coop Liguria, Cooperativa Coseva, Cooperativa Augusto Bazzino, Cooperativa Demoela
in collaborazione con:
Filse, LigurCapital, Università degli Studi di Genova, Istituto Italiano di Tecnologia, Banca Etica, Bper Banca, Factorcoop, Finpro Liguria, Studio Diego Veneziano, SCS Consulting, Coop.va Effecinque, Società Gestione Mercato Scpa
con il patrocinio di:
Regione Liguria, Comune di Savona, Comune della Spezia, Comune di Imperia, Camera di Commercio di Genova, Camera di Commercio Riviere di Liguria Imperia La Spezia Savona, Ufficio Scolastico Regionale Liguria, Raise S.c.a.r.l.
Questo articolo è stato pubblicato sul blog di Legacoop Liguria. 
International Social Housing Festival

Con grande piacere abbiamo fatto parte della delegazione CulTurMedia che ha partecipato all’International Social Housing Festival 2023 svoltosi a Barcellona dal 7 al 9 giugno. Un’occasione importante per far emergere il progetto di rigenerazione urbana Lighting for Genoa grazie alla nostra presenza presso lo stand Recoop Up! organizzato da Legacoop Abitanti, CulTurMedia e Legacoop Sociali.

Il progetto “RECOOP UP! – Innovating housing, welfare, and culture with a neo-mutualistic mindset” è stato pensato per approfondire e sperimentare nuovi percorsi per sviluppare e promuovere l’innovazione nella filiera dei servizi abitativi, tracciando una riflessione sugli aspetti di inclusione sociale per affrontare le fragilità sociali e culturali allargando la prospettiva a un abitare più equo.

L’International Social Housing Festival (ISHF) è un’iniziativa di Housing Europe, la Federazione europea dell’edilizia pubblica, cooperativa e sociale, e dei suoi membri e alleati, presente in 25 paesi e che comprende 25 milioni di alloggi, l’11% del patrimonio abitativo della Unione Europea. Si tratta di un’opportunità unica di confronto tra i membri di Housing Europe e tra questi e le diverse parti interessate che lavorano nel campo dell’edilizia abitativa, così come un’occasione per favorire la collaborazione e lo scambio tecnico a livello internazionale.

La prossima edizione si svolgerà a Dublino nel 2025.

regalo giochi

Ci fa piacere segnalare le attività del nostro socio Demoela, società cooperativa genovese nata dall’amore per il gioco da tavola. Ideare, sviluppare, produrre e distribuire giochi in scatola, ma anche promuovere messaggi positivi attraverso il gioco è la sua mission, divertimento, educazione e condivisione i suoi valori

Se sei alla ricerca di regali di Natale divertenti e originali, quest’anno regala giochi!

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Probabilmente li conoscete già: sono i produttori di “Palanche” e di “Zena1814”! Quest’anno il nuovo gioco per la Liguria è “Il Mercante in Fea”: sfida i tuoi amici all’ultima palanca per aggiudicarti il premio più alto.

E per le altre regioni d’Italia sono moltissime le opportunità. Scopri quante ne sai sulla Brianza rispondendo alle 1000 e oltre domande di “Brianza Quiz”, ripercorri le vie di Padova e Modena con “Spriss Paga e Tasi” e “A Tal Deg – Modena da Giocare” e scopri se il Molise esiste oppure no con “Molise – Ma tu..a chi appartien?”.

Se invece vuoi salvare il pianeta ma non sai bene da dove cominciare, devi giocare assolutamente ad “Effetto Terra”, il gioco di carte che ti aiuterà a capire quali azioni quotidiane intraprendere per diminuire la tua impronta di carbonio sul pianeta.

Scopri tutti i giochi di Demoela!

Dalla sera del 28 dicembre, Piazza Don Gallo, nel Centro storico di Genova, è illuminata grazie alla nostra installazione artistica permanente voluta dall’amministrazione comunale, progettata da Condiviso grazie alla creatività e competenza delle nostra lighting designer Stefania Toro e realizzata grazie al contributo di alcuni progettisti dell’immagine e professionisti della luce, in seguito ad un percorso di progettazione partecipata che ha coinvolto i residenti.

L’installazione è composta da una seduta al centro della piazza, che grazie a delle pareti traforate proietta contenuti multilingue sulla piazza, da una proiezione di grandi dimensioni sulla facciata dell’edificio lato est e da connessioni di luce sugli accessi da via Lomellini e via del Campo.

L’opera intende valorizzare la piazza dal punto di vista scenografico, connetterla idealmente con le principali arterie di comunicazione del centro storico, farne emergere i valori fondanti – come il rispetto e il senso di comunità – e sottolineare l’importanza che la vegetazione ha all’interno della piazza (vegetazione voluta e curata dagli abitanti), nel rispetto delle esigenze dei residenti e ad integrazione dell’attuale illuminazione pubblica.

Il progetto di Piazza Don Gallo si inserisce in un più ampio progetto pensato in diverse piazze del Centro storico, Lighting for Genoa, dove il lighting design diventa uno strumento di valorizzazione del patrimonio architettonico e del tessuto urbano della città.

 

Contesto

Nel 2014, Piazza Don Gallo è stata oggetto di un importante cantiere di riqualificazione. In questi anni, è stata protagonista di azioni spontanee degli abitanti, che vogliono mantenere la piazza viva e allontanare il degrado e la delinquenza. Associazioni e abitanti cercano così di rendere la piazza sempre più permeabile al territorio circostante e di sottrarla all’isolamento, dato dal fatto che, pur essendo molto centrale, è al di fuori dei percorsi pedonali più frequentati.

Una delle azioni più rilevanti è legata al verde. Sono state collocate innumerevoli piante, per rendere lo spazio più accogliente. Un giardino spontaneo che, simbolicamente, significa “prendersi cura” e viene manutenuto da alcuni abitanti che se ne occupano ogni giorno. Recentemente è stato aperto anche un portierato sociale: un presidio permanente della piazza.

Alcune sedute modulari sono state collocate sperimentalmente per sondare l’uso che gli utilizzatori della piazza ne avrebbero fatto, spontaneamente, e verificarne la resistenza all’usura, nella convinzione che cura genera cura. A distanza di 6 mesi, rileviamo che vengono utilizzate liberamente, creando aggregazione, dialogo, integrazione, valori molto cari a Don Gallo.

Concept

La proposta progettuale d’illuminazione scenografica permanente per piazza Don Gallo nasce dagli elementi valoriali emersi dopo un lungo percorso di ascolto del territorio.

Abbiamo cercato di rappresentare con la luce i valori espressi con forza dagli abitanti, utilizzandoli come perno per rilanciare la piazza e renderla un punto di interesse turistico e un luogo fruibile dai cittadini nella quotidianità.

Le linee guida della fase progettuale sono state:

– valorizzazione scenografica della piazza;

– connessione con le principali arterie di comunicazione del centro;

– integrazione dell’illuminazione pubblica;

– attenzione per le esigenze dei residenti e della comunità;

– valorizzazione dei valori fondanti di Piazza Don Gallo;

– sottolineatura dell’importanza che la vegetazione ha all’interno della piazza.

Il progetto integra diverse soluzioni legate all’utilizzo della luce: una seduta posta al centro della piazza intorno all’albero simbolo piantato nel 2014 in memoria di Don Gallo. Una seduta che vuol essere strumento di aggregazione e che al calar della sera si trasforma in lanterna luminosa per proiettare messaggi al suolo che ci parlano di inclusione, aggregazione, solidarietà, in 6 lingue differenti, proprio a testimonianza dell’interculturalità di questo luogo.

Su una delle facciate (edificio a est della piazza) abbiamo deciso di proiettare della vegetazione fuori scala, evocativa delle azioni intraprese dai cittadini negli anni. Un’illustrazione originale, creata appositamente per la piazza da Cristiano Ghirlanda e Marie Caroline Courbet, graphic designer.

Abbiamo prestato particolare attenzione affinché l’impatto dell’illuminazione fosse adeguato, scegliendo di utilizzare colori tenui per rendere più accogliente l’ambiente circostante. Grazie al mapping, oscurando la luce in prossimità delle finestre delle abitazioni, è stato possibile evitare di invaderle con la luce, in modo da non arrecare disturbo.

Anche nelle connessioni con il tessuto circostante la luce funge da collante: dopo aver individuato gli accessi principali alla piazza (2 da via Lomellini, 2 da via del Campo, 1 da piazza della Nunziata), abbiamo scelto i vicoli di connessione a Via Lomellini, strada di grande passaggio pedonale, per creare una segnaletica luminosa al suolo per accompagnare il visitatore al centro piazza, dove è collocata la seduta – lanterna.

Gli accessi alla piazza, quindi, oltre al toponimo, lanciano al visitatore anche il messaggio chiave del progetto, quello di comunità. Abbiamo scelto la parola comunità e, di nuovo, a rappresentare la multiculturalità che caratterizza la piazza, l’abbiamo declinata in 6 lingue differenti: italiano, inglese, francese, spagnolo, cinese e arabo.

Scheda tecnica

Per l’illuminazione scenografica della piazza sono stati impegnati n. 17 proiettori, per un consumo energetico complessivo di 2,7 KW, meno del consumo di un appartamento.

Tutte le sorgenti luminose utilizzate sono a led. I proiettori con consumi maggiori sono quelli destinati alla proiezione sulla facciata con un consumo ciascuno di 700W.

 

 

Progetto di lighting design: Stefania Toro

Illustrazioni di: Cristiano Ghirlanda, Marie Caroline Courbet

Partner illuminotecnici: Proietta srl, Space Cannon

Carpenteria in ferro: Gnstyle & Co S.R.L.

Committente: Comune di Genova

Ufficio Direzione Ambiente Energy Manager

Ufficio Direzione Rigenerazione Urbana – Urban Center

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

Si illumina piazza Don Gallo con l’installazione Lighting #1. Presto altre nove opere di lighting designer in altrettante piazze del Centro Storico

Da questa sera piazza Don Gallo è illuminata da un’installazione artistica permanente pensata dalla lighting designer genovese Stefania Toro e per la realizzazione della quale sono stati coinvolti gli abitanti di quell’area del Centro Storico.

L’inaugurazione, alla presenza dell’assessore al Centro Storico Paola Bordilli, dell’assessore all’Ambiente Matteo Campora e del presidente del Municipio Centro Est Andrea Carratù, si è tenuta nel pomeriggio.

Lighting #1 – CULTURE, PARTICIPATION, COMMUNITY, INCLUSION, RESPECT, RIGHTS, SUSTAINABILITY, SQUARE, LIVE, NATURE, LIVABILITY – questo il nome dato all’installazione – nasce da un lungo percorso di ascolto del territorio e intende rappresentare con la luce i valori emersi e condivisi con gli abitanti e con chi vive oggi gli spazi della piazza.

Il progetto – “Lighting for Genoa” – coinvolgerà presto altre nove location del centro cittadino dove saranno realizzate altrettante installazioni permanenti di luce con il coinvolgimento di lighting designer internazionali.

Ecco gli altri nove interventi che seguiranno questa prima esperienza pilota: Piazza inferiore del Rosso (zona Prè), Piazza San Marcellino (zona Ghetto), Piazzetta Boccanegra (zona Maddalena), Piazza della Lepre (zona Maddalena), Piazza dei Garibaldi (zona Maddalena), Piazza Sauli (zona Molo), Piazza Stella (zona Molo), Piazza San Giorgio (zona Molo), Piazza Santa Maria in Passione (zona Molo).

L’obiettivo – ha sottolineato l’assessore al Centro Storico Paola Bordilli – è riqualificare piazze e aree ritenute strategiche, valorizzare percorsi culturali e, non ultimo, mettere in sicurezza specifiche porzioni di territorio. Non si tratta di interventi calati dall’alto: la metodologia che abbiamo scelto per realizzare questo progetto prevede un’analisi delle caratteristiche delle aree sia dal punto di vista urbanistico, che architettonico e sociale, e una grande attenzione per gli abitanti».

«La battaglia per la sicurezza e il decoro urbano del centro storico – ha sostenuto l’assessore all’Ambiente Matteo Campora – è fatta di tante azioni. Non ultima per importanza c’è l’illuminazione delle piazze e dei caruggi. In questo caso l’installazione che inauguriamo stasera, oltre ad assolvere a questa funzione, ne ha anche un’altra da non sottovalutare: si tratta di un intervento artistico che abbellisce la piazza e che è stato pensato a chi la piazza la vive».

«Come presidente del Municipio Centro Est – ha detto Andrea Carratù – sono molto riconoscente all’amministrazione comunale. Registro un’azione decisa e costante per trasformare, sia con lavori di largo respiro che con interventi minuti e puntuali, questa importante porzione di territorio in un luogo vivibile e attrattivo. Il percorso di rigenerazione del centro storico è ancora lungo ma la strada che è stata imboccata è quella giusta».

L’installazione intende valorizzare la piazza dal punto di vista scenografico, connetterla idealmente con le principali arterie di comunicazione del centro storico, farne emergere i valori fondanti – come l’inclusione, il rispetto, il senso di comunità – e sottolineare l’importanza che la vegetazione ha all’interno della piazza (vegetazione presente oggi grazie ad una azione spontanea degli abitanti), nel rispetto delle esigenze dei residenti e ad integrazione dell’attuale illuminazione pubblica.

L’installazione vede la realizzazione di una seduta posta al centro della piazza, la rappresentazione di una proiezione sulla facciata dell’edificio lato est e connessioni di luce sugli accessi da via Lomellini e via del Campo.

Realizzata in acciaio intorno all’albero simbolo piantato nel 2014 in memoria di Don Andrea Gallo, la seduta durante il giorno crea occasioni di aggregazione e socialità e, alla sera, si trasforma in lanterna luminosa per proiettare al suolo parole evocative in lingue differenti a testimonianza dell’interculturalità e spirito di inclusione che caratterizza il luogo.

La proiezione sulla facciata dell’edificio a est della piazza riproduce illustrazioni di piante e vegetali fuori scala a rappresentare desideri e azioni intraprese dai cittadini negli anni. Mentre gli impianti luminosi installati negli accessi principali alla piazza, creano una segnaletica luminosa al suolo con l’obiettivo di accompagnare i visitatori al centro della piazza dove è collocata la “seduta – lanterna”.

Le illustrazioni sono di Cristiano Ghirlanda e Marie-Caroline Courbet e la realizzazione della società Condiviso.

Intervento di lighting design sulla Diga foranea per riflettere sul cambiamento climatico e sull’innalzamento dei mari

Presentazione venerdì 10 dicembre alle ore 18:00, presso la Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio

In collaborazione con il Festival Zones Portuaires Genova, 12 lighting designer si sono riunite per progettare un intervento temporaneo di luce da realizzarsi sulla Diga foranea genovese nel corso della prossima primavera-estate.

La domanda di partenza è stata “Do you care? Riflettiamo sul mare”. A livello progettuale, è stata dunque scelta la “riflessione” come fenomeno ottico caratterizzante il concept e la poetica dell’intervento luminoso ed è stata inclusa la componente della “luce naturale”, poiché Il lighting designer è un professionista che utilizza la luce – seppur impalpabile – come un materiale da costruzione, sia essa naturale che artificiale.

Il progetto prevede tre scenari luminosi, sia notturni che diurni.

Il primo simula il flusso del mare, grazie a installazioni a led di colore blu in una specifica porzione della diga – visibile sia dal mare che da terra. La programmazione luminosa oltre a simulare le onde, intervallerà segnalazioni di luce in codice morse che manderanno messaggi di SOS dal molteplice significato: Save Our Ship, Save our Sea, Showing our Support.

Il secondo scenario coinvolge un’altra porzione di diga che sarà allestita con materiali riflettenti di recupero – le coperte isotermiche per il salvataggio in mare. Su questi materiali, tramite torce e speciali attrezzature, in occasione del Festival Zone Portuaires 2022, le imbarcazioni di passaggio, il pubblico e gli attori del Festival come degli esploratori marini faranno vibrare i materiali riflettenti, illuminando la diga immersa nella totale oscurità della notte. Questo stesso allestimento – durante il giorno – darà vita al terzo scenario dove i materiali riflettenti mossi dal vento riverberano la luce del sole creando bagliori e imprevedibili giochi di luce, contribuendo ad alleggerire la matericità della Diga e la sua funzione di barriera architettonica e visiva delle acque.

Il progetto di illuminazione temporanea della Diga foranea di Genova sarà presentato venerdì 10 dicembre alle ore 18:00 presso la Sala del Capitano a Palazzo San Giorgio, Via della Mercanzia 2 a Genova, in occasione del Festival Zones Portuaires 2021 che avrà luogo dal 5 al 10 dicembre in vari luoghi della città e del porto genovese. All’iniziativa prenderanno parte l’ing. Marco Vaccari che presenterà il progetto della nuova diga foranea di Genova e Maria Elena Buslacchi, curatrice del Festival che racconterà l’esperienza “La diga oltre la diga” realizzata sulla Digue du large di Marsiglia.

Il progetto temporaneo di lighting design sulla Diga foranea di Genova è firmato da 12 lighting designer donne: Beatrice Bertolini, Lighting Designer, coordinatrice IALD UK, Londra; Camila Blanco, Architectural Lighting Designer, Milano, Italia; Giorgia Brusemini, Designer e Ambasciatrice Italiana Women in Lighting, Milano, Italia; Chiara Carucci, Lighting Designer, IALD Nordic, Stoccolma, Svezia; Simona Cosentino, Arch. Lighting Designer, Torino, Italia; Martina Frattura, Lighting Designer, Lisbona, Portogallo; Giusy Gallina, Architectural Lighting Designer, membro IALD, Torino, Italia; Liliana Iadeluca, Lighting Designer e Light Painter, Genova, Italia; Marta Mannino, Architectural Lighting Designer, Bergamo, Italia; Carla Morganti, Lighting Designer, Parigi, Francia; Sarah Elise Sartore, Lighting Designer, Bergamo, Italia; Stefania Toro, , Lighting Designer, Genova, Italia.

Il Progetto è reso possibile grazie alla collaborazione e al supporto di Condiviso, U-Boot Lab e Space Cannon, oltre all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.

Qui la presentazione completa del progetto.

http://www.zonesportuaires-genova.net/

Ri-generazione Z

I giovani e la rigenerazione urbana: tavoli di lavoro per la valorizzazione dei non luoghi genovesi.

In collaborazione con l’ufficio alle Politiche Giovanili del Comune di Genova, in occasione della manifestazione “What’s Up Genova – Giovani progetti per una città che educa” si è tenuta la prima esperienza di “hackwalking”: tavoli di lavoro, di confronto e di sfida dedicati alla rigenerazione urbana.

40 studenti, 7 giovani mentor, 4 squadre in gara, 5 componenti della giuria, 10 ore di tempo per capire la competizione, visitare gli spazi urbani da ripensare, studiare, progettare, conoscere e conoscersi. A supporto, giovani architetti, paesaggisti e light designer per offrire stimoli, punti di vista e capire cosa significa occuparsi di “rigenerazione urbana”.

Dopo le introduzioni iniziali e la composizione dei gruppi di lavoro, il primo “hackwalking” genovese “Rigenerazione Z” ha liberato le sue energie: energie ri-generanti della generazione Z, i nati dopo il 2000, gli studenti del Vittorio Emanuele in primis, poi del Firpo e del Liceti, hanno mostrato il loro potenziale di idee ed energie che ha meravigliato e colpito la giuria di esperti tra comune e architetti.

Non un hackathon, non proprio una maratona, più una passeggiata, un “hackwalking” che è stato contraddistinto da una vera e propria passeggiata dei gruppi per vedere e respirare il non luogo lanciato come sfida (Piazza Scuole Pie, vicino alla cattedrale di San Lorenzo, nel centro di Genova).

Tutti i gruppi hanno risposto con un progetto concreto, reale, innovativo. L’attività dunque non finisce qui!

Ecco un breve video di testimonianza dell’evento: https://drive.google.com/file/d/1amACDtReaRGt2F48lVYs2OeAfLKXIeNF/view?usp=drivesdk

Ricibox

Da un’idea di Cristiano Ghirlanda, tra le attività a supporto della comunicazione di RICIBO – il progetto di rete cittadino per il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale – nasce la RICIBOX!

Una scatola colorata, ottima per portare a casa il cibo che al ristorante non è stato consumato, utile per una città che punta allo SPRECO ZERO!

C40 Reinventing Cities

Il nostro team è stato selezionato per il concorso C40 Reinventing Cities sul sito di Milano “Serio”!

C40 è un progetto che collega oltre 90 tra le più grandi città del mondo (in Italia c’è solo Milano), rappresenta oltre 650 milioni di persone e un quarto dell’economia globale. Creato e sostenuto dalle città, C40 punta l’attenzione sulla lotta al cambiamento climatico, sostenendo azioni che riducano le emissioni di gas a effetto serra e i rischi climatici. “Reinventing Cities” è un bando per stimolare sviluppi innovativi a zero emissioni di carbonio a livello globale e per attuare le migliori idee per trasformare siti sottoutilizzati in baluardi di sostenibilità e resilienza.

Condiviso ha partecipato alla prima selezione del concorso in collaborazione con Quartus, Beckmann-N’Thépé Architects, Nicola Spinetto Architects, Matteo Gatto Urbanista, Land srl, Bollinger Grohmann Engineering, WoMa, Opendot-Lab e Snaik (Yann Kersalé). La nostra squadra è stata selezionata per la seconda fase di progettazione.

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Evento Bastimento 2018

Dal 22 maggio al 19 giugno, la vecchia Darsena di Genova si anima delle iniziative di Evento Bastimento, la manifestazione culturale per la rigenerazione urbana della Darsena – progettata e realizzata da Condiviso e San Lorenzo 21 nell’ambito delle attività del progetto Darsena2027.

Una manifestazione “poliedrica” che alterna giornate di formazione e workshop, ad installazioni artistiche e di design, tavole rotonde con istituzioni ed esperti, percorsi di visita e degustazioni.

Evento Bastimento inaugura martedì 22 maggio e prevede:

22 maggio > 19 giugno – INSTALLAZIONE URBANA “Bird’s eye view” a cura di Cracking Art

12 sculture di RONDINE GIGANTE invadono la vecchia Darsena (Calata Andalò di Negro, Calata De Mari), il terrazzo di Palazzo Reale e i basamenti di Palazzo Ducale, in piazza Matteotti.

22 > 24 maggio – WORKSHOP Spazio Darsena Design – Attività teorico-pratiche di rigenerazione urbana e EUROPA CREATIVA

In collaborazione con ADI Liguria, due giornate di formazione dedicate a territorio, architetture, design (martedì 22 e mercoledì 23). Giovedì 24 ospitiamo un workshop sui Programmi Media e Cultura di Europa Creativa.

Il workshop è gratuito e aperto al pubblico, è richiesta l’iscrizione scrivendo a info@eventobastimento.it

Si svolge presso CONDIVISO in Calata Andalò di Negro, 16.

25 maggio ore 17:00 – TAVOLA ROTONDA “Darsena 2027 Connessioni tra porto e città”

In collaborazione con Mu.Ma., istituzioni cittadine ed esperti di settore a confronto sulle prospettive e i progetti di sviluppo pensati per la Darsena genovese.

Si svolge presso l’Auditorium del Galata Museo del Mare

A seguire aperitivo in Darsena a cura dei ristoratori di GENOVA LIGURIA GOURMET.

Dal 22 al 25 maggio – Percorsi turistici via terra e via mare, in collaborazione con il Centro Velico Interforze.

Evento Bastimento è una delle azioni di Darsena 2027, percorso pluriennale di progettazione partecipata permanente proiettato verso il prossimo decennio, che coinvolge e mette in rete i soggetti protagonisti del polo culturale genovese che qui hanno sede, insieme ad altri soggetti attivi sul territorio e che ambisce ad assumere un ruolo di facilitatore nell’attivazione di processi di dialogo, di aggregazione, socialità, cittadinanza attiva e sviluppo sociale ed economico.

S.MAR.T.I.C.

È un sistema di condivisione e di confronto molto utile per approfondire tematiche di interesse, raggiungere e verificare gli obiettivi predefiniti e coinvolgere esperti ed opinion leader in una esperienza che facilita la partecipazione e lo scambio di idee.

In occasione del progetto europeo Interreg Marittimo Italia-Francia S.MAR.T.I.C., Sviluppo Marchio Territoriale Identità Culturale – che coinvolge alcune regioni italiane e francesi, in un percorso di promozione del territorio e delle sue strutture turistiche a partire da criteri di sostenibilità ambientale, culturale e sociale – si è reso necessario il coinvolgimento delle istituzioni e di esperti del settore del turismo e dell’accoglienza ed è risultato particolarmente utile e interessante organizzare tre focus group.

Durante la fase preparatoria, viene impostata una “traccia” per una sorta di “indagine/questionario” che viene utilizzato durante la fase collettiva. Quindi, domande dirette, tematiche semplici, nessuna occasione per avere dubbi o incomprensioni. Nel corso dei focus group, seguendo la traccia condivisa, il facilitatore accompagna il confronto in modo da affrontare gli argomenti in maniera organica, consentire il dibattito e raggiungere il massimo approfondimento possibile. Infine, viene preparata una sintesi degli argomenti emersi e dei risultati ottenuti.

L’esperienza di S.MAR.T.I.C. ha avuto come oggetto dell’indagine la relazione tra il turismo e le “tre sostenibilità” (ambientale, culturale e sociale), ha coinvolto oltre 50 operatori del settore nel corso di tre diversi incontri.

La città e il gusto

Giovedì 14 Dicembre 2017 alle ore 18 presso Condiviso, la presentazione dell’ultimo libro “La città e il gusto”, Edizioni Franco Angeli di Antida Gazzola, docente di Sociologia urbana e rurale al Dipartimento di Architettura e Design (DAD) dell’Università degli Studi di Genova e autrice di numerosi saggi e monografie, è l’occasione per riflettere sulle strategie di sviluppo delle città e, in particolare, sul ruolo che le tradizioni enogastronomiche possono giocare in questo ambito.

Il ruolo del cibo nella socializzazione è noto e studiato da molti decenni da sociologi, antropologi, psicologi e altri studiosi di scienze umane. Il cibo è un piacere individuale, ma anche un’occasione di scambio e di comunicazione. È un oggetto di interesse. Il cibo attira nei luoghi persone diverse, autorizzandole a essere compresenti. Il ristorante, il bistrot, la trattoria, prima ancora che risposte al bisogno di alimentarsi, sono luoghi che ospitano relazioni sociali. Il cibo è sempre una narrazione, di sé, della propria identità, delle proprie eredità, per chi cucina ma anche per chi lo consuma.

Il libro propone tre esempi (Città di Québec, Strasbourg e Genova) di città di cui si è tracciato il rapporto tra gusto, cibo, cucina e situazione urbana, sociale e culturale. Un approfondimento è dedicato a quello che è forse il prodotto più tipico e rappresentativo di Genova, il pesto.
La presentazione del libro diventa occasione per ragionare sul marketing territoriale e sulle strategie di sviluppo delle cittàattraverso le loro identità e unicità gastronomiche.
Insieme all’autrice Antida Gazzola, presenta il libro Sergio Di Paolo, sociologo ed esperto di marketing territoriale.

Darsena Ecosistema Creativo

Ricordate le cartoline di “Saluti da Ponte Parodi” o l’astronauta che si aggirava nel cantiere abbandonato di Ponte Parodi? Domani, saranno protagonisti di una tavola rotonda a Ravenna.

In occasione di “Darsena Ecosistema Creativo”, progetto europeo finalizzato a progettare e attuare interventi di rigenerazione urbana nelle Darsene di Città attraverso il coinvolgimento dell’industria creativa – a Ravenna da oggi fino a domenica – anche Genova sarà rappresentata grazie alla collaborazione tra Condiviso (Genova) e Officina Meme (Ravenna).

Le architette Stefania Toro e Cristina Turco, che a Genova progettano interventi di rigenerazione urbana e che organizzano “Evento Bastimento”, la manifestazione dedicata a ragionare e attuare azioni di recupero urbano e sociale della vecchia Darsena (Ponte Parodi, incluso) prenderanno parte alla tavola rotonda “Riuso temporaneo e industrie creative in ambito portuale” a Ravenna insieme a U-Boot e Officina Meme.

Darsena 2027

DARSENA2027

Tavola rotonda di confronto sull’area della Darsena in collaborazione con Mu.MA

9 GIUGNO, ORE 14.30

AUDITORIUM Galata Museo del Mare

Istituzioni, esperti, professionisti e ospiti internazionali a confronto per costruire una prospettiva innovativa dell’area della vecchia Darsena di Genova e tirare le conclusioni di un variegato percorso di interventi sul territorio che si candida nella sua complessità a diventare un esempio di rilievo internazionale nel recupero delle aree urbane e a dare l’avvio ad un processo duraturo.

Introducono i lavori due casi di studio di portata internazionale e nazionale grazie all’intervento del celebre lighting designer francese Yann Kersalé, artista figurativo che usa la luce come mezzo di espressione, che presenterà per la prima volta a Genova i lavori più interessanti della sua carriera; e di Officina Meme, studio professionale di giovani architetti che si occupano di recupero urbano sostenibile e recentemente hanno lavorato al recupero della Darsena di Ravenna.

A seguire, dalle 19 “cena pubblica” in banchina in collaborazione con l’associazione Storie di barche e musica a cura di Casa della Musica e si potrà prendere un aperitivo navigando in barca a vela, grazie alla collaborazione con il Centro Velico Interforze.

Sarà inoltre visibili le installazioni “Saluti da Ponte Parodi” che saranno presentate questa sera alle 18.

Evento Bastimento è un progetto che lavora sulla rigenerazione urbana della Darsena di Genova.

www.eventobastimento.it

 

Di seguito il programma della Tavola Rotonda:

14:30 REGISTRAZIONE

14:45 INTRODUZIONE a cura di Condiviso

15:00 CASE HISTORY:

  • Yann Kersalè, lighting designer. “Materia luce”.
  • Meme Exchange, “L’esperienza del recupero informale degli spazi nella Darsena della città di Ravenna”

16:45 PRESENTAZIONE DEI LAVORI REALIZZATI DURANTE “Spazio Darsena Architettura” Workshop

17:00 DIBATTITO APERTO con istituzioni e relatori esperti dell’area per fare il punto della situazione e presentare i progetti in via di sviluppo.

Modera: Alessandra Rossi, giornalista Agi Liguria, intervengono:

  • Ilaria Cavo, Assessore alla Comunicazione, Formazione e Politiche giovanili e culturali, Regione Liguria
  • Emanuele Piazza, Assessore allo Sviluppo Economico, Comune di Genova
  • Autorità Portuale, in via di definizione
  • Paolo Odone, Presidente Camera di Commercio di Genova
  • Alberto Cappato, Direttore Porto Antico di Genova spa.
  • Serena Bertolucci, Direttore Museo Autonomo di Palazzo Reale di Genova e Polo Museale della Liguria
  • Maria Paola Profumo, Presidente Mu.MA, Genova
  • Clelia Tuscano, Consigliere della Fondazione degli Architetti, Genova
  • Mauro Olivieri, Presidente ADI delegazione Liguria
  • Gianfranco Molisani, Vecchia Darsena srl

Verranno riconosciuti n. 4 crediti formativi per gli iscritti all’Ordine degli Architetti

Ponte Parodi

“SALUTI DA PONTE PARODI”: VA IN SCENA LA PROVOCAZIONE DEL COLLETTIVO DI ARCHITETTI E ARTISTI PER LA DARSENA DI GENOVA

APPUNTAMENTO MERCOLEDÌ 7 GIUGNO ALLE 18 DAVANTI AL GALATA MUSEO DEL MARE

Tra scenari futuribili e azioni concrete, comincia a configurarsi il messaggio: lavoriamo per un uso condiviso di Ponte Parodi e troviamo per questo luogo abbandonato un futuro da sogno, con tanto di cartoline da spedire o da collezionare. Questo è un primo passo del workshop “Spazio Darsena Architettura”, organizzato nell’ambito di Evento Bastimento, che da venerdì sta coinvolgendo oltre 20 persone tra artisti, architetti e creativi.

Primo obiettivo: chiedere l’apertura per una gestione ad uso temporaneo della porzione di Ponte Parodi che affaccia sul mare dal lato est e lo spostamento del varco portuale, una immaginaria “porta del Paradiso” che al momento rappresenta una profonda lacuna urbana. Secondo obiettivo: la definizione di un “Manifesto Immaginario” con scenari futuribili possibili e, a tratti, provocatori. Perché è guardando lontano che si riescono a fare i passi più concreti qui vicino.

I partecipanti al workshop vengono da tutta Italia e anche da Spagna e Svizzera, e in questi giorni hanno studiato, misurato e attraversato ogni centimetro della vecchia Darsena e di Ponte Parodi, lavorando intorno a tre parole chiave: esistente, possibile, inesistente. Del gruppo fanno parte artisti e architetti professionisti impegnati in processi di riattivazione di spazi in disuso, studenti e dottorandi di architettura e di belle arti provenienti da Genova, Napoli, Roma e Siracusa, guidati dagli architetti Patrizia Di Monte e Ignacio Gravalos esperti a livello internazionale di strategie per la rigenerazione urbana di aree abbandonate, oltre alle ideatrici e organizzatrici Maria Cristina Turco, Stefania Toro, Maria Pina Usai e Francesca Busellato.

L’appuntamento per conoscere l’intero lavoro è mercoledì 7 alle 18 davanti al Galata Museo del Mare, un tappeto giallo (tipo quello recentemente realizzato dalla Regione Liguria tra Rapallo e Portofino) ci accompagnerà verso Ponte Parodi. Installazioni di arte e di luce ci guideranno tra ciò che c’è e ciò che vorremmo ci fosse. Alle 19 aperitivo e musica nella piazza retrostante il Galata.

L’evento è aperto a tutti. Per l’occasione sono state invitate le autorità locali e i candidati sindaco a “passeggiare” con noi per vedere che a Genova, in Darsena, la vita c’è!

www.eventobastimento.it

www.condiviso.coophttp://condivi.so/

www.zonesportuaires-genova.net

www.u-boot.it

Evento Bastimento

EVENTO BASTIMENTO

DARSENA DI GENOVA, 2 > 10 GIUGNO 2017

Evento Bastimento è un progetto che lavora sulla rigenerazione urbana della Darsena di Genova e può essere di esempio per il recupero dal basso di altre aree poco valorizzate della città.

Evento Bastimento è un evento che contiene molte iniziative. Dal 2 al 10 giugno, la Darsena sarà animata da sopralluoghi, seminari interdisciplinari, iniziative di coinvolgimento degli abitanti e delle attività economiche locali, dibattiti, collaborazioni con l’Università, le scuole, i Musei e le associazioni culturali della zona, aperitivi in barca, giri nell’area portuale, degustazioni, laboratori creativi per famiglie, opere di design che verranno collocate come arredo urbano. Insomma, un insieme di attività e di iniziative che, nell’insieme, rappresentano un approccio innovativo e un modello per il recupero e la riappropriazione degli spazi urbani.

Lo workshop Spazio Darsena Architettura – organizzato in collaborazione con l’associazione U-BOOT e con un forte coinvolgimento dell’Università e dell’Ordine degli Architetti – in programma dal 2 al 7 giugno, oltre a riflessioni, progetti e idee per il recupero di un vuoto urbano, prevede l’allestimento di una piazza attualmente con una destinazione d’uso incerta, che sarà realizzato dal gruppo degli studenti e architetti partecipanti (ad oggi 15 iscritti, provenienti da tutta Italia e dall’estero). Tutor professionali e testimoni d’eccezione sono Patrizia Di Monte e Ignacio Gravalos (Gravalosdimonte arquitectos), architetti famosi in tutta Europa per aver sviluppato il concetto di architettura partecipativa nel recupero delle aree urbane abbandonate o degradate.

Il 9 giugno dalle 14:30, durante la tavola rotonda Darsena 2027, cui parteciperanno istituzioni, esperti, professionisti e ospiti internazionali, si tireranno le conclusioni di un variegato percorso di interventi sul territorio, che si candida nella sua complessità a diventare un esempio di rilievo internazionale nel recupero delle aree urbane e a dare l’avvio ad un processo duraturo. Interverrà il celebre lighting designer francese Yann Kersalé, artista figurativo che usa la luce come mezzo di espressione, che presenterà per la prima volta a Genova i lavori più interessanti della sua carriera. Un secondo caso studio sarà proposto da Officina Meme, studio professionale di giovani architetti che si occupano di recupero urbano sostenibile e recentemente hanno lavorato al recupero della Darsena di Ravenna.

Oltre allo workshop e alla tavola rotonda, sono previste molte iniziative e manifestazioni culturali e popolari fra le quali il 7 giugno l’aperitivo in Darsena organizzato da Genova Liguria Gourmet, con il sostegno della Camera di Commercio di Genova. Il 9 giugno ci sarà una cena pubblica, in collaborazione con l’associazione Storie di barche. In entrambe le serate la musica è a cura di Casa della Musica e si potrà prendere un aperitivo navigando in barca a vela, grazie alla collaborazione con il Centro Velico Interforze. Infine, il 10 giugno, presso Condiviso, laboratori per le famiglie, in collaborazione con l’associazione Nati per leggere, e gite in barca a vela.

Evento Bastimento, giunto quest’anno alla terza edizione, è un progetto nato da un’idea di Maria Cristina Turco, architetto e Stefania Toro, architetto lighting designer. Evento Bastimento è a cura di Condiviso ed è sostenuto da enti pubblici e privati, associazioni e imprese.

A settembre, nell’ambito del Festival Zones Portuaires, l’esperienza dello workshop Spazio Darsena Architettura proseguirà con Spazio Darsena Arte, curato da U-BOOT e Francesca Busellato, in collaborazione con Condiviso, che vedrà l’intervento di Heike Mutter / Ulrich Genth, duo di artisti tedeschi di base ad Amburgo, che hanno realizzato importanti interventi di arte nella sfera pubblica.

Programma completo su www.eventobastimento.it

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Darsena

Un video virale mostra un astronauta che si aggira sperduto per Ponte Parodi. Parte la campagna di crowdfunding a supporto della Darsena di Genova per affrontare collettivamente un problema della città.

La Darsena di Genova è un microcosmo dentro alla città, un piccolo porto dentro ad un porto che attende da decenni di essere ri-scoperto e rigenerato.

A partire da sabato 8 aprile, Condiviso lancia una campagna di crowdfunding per rivitalizzare la vecchia Darsena attraverso EVENTO BASTIMENTO, il progetto pilota per la realizzazione di interventi a partire da tre principi fondamentali: socialità, innovazione e sostenibilità.

Con EVENTO BASTIMENTO la Darsena di Genova vivrà 10 giorni di esplorazioni, sperimentazioni, scoperte, riflessioni, gusto, attraverso architettura, design, arte e tecnologia per la sua rigenerazione urbana.

La campagna è lanciata da un video con un astronauta che si aggira attraverso spazi sconosciuti, scopre oggetti incredibili, si muove a fatica senza atmosfera e senza ossigeno. Dov’è atterrato? Avrà scoperto un nuovo pianeta oppure è semplicemente “a spasso” per Ponte Parodi, luogo scandalo della nostra città?

“TURSI, ABBIAMO UN PROBLEMA”, ma magari tutti insieme possiamo iniziare a risolverlo.

Per partecipare alla campagna di crowdfunding basta selezionare una ricompensa tra quelle disponibili su produzionidalbasso.

Il crowdfunding è uno strumento che permette di avviare una campagna di raccolta fondi online dal basso. “PRODUZIONI DAL BASSO” è una delle prime piattaforme nate in Europa ed è tra le più grandi comunità italiane di raccolta fondi a fini sociali. Sostenere un progetto di crowdfunding significa partecipare attivamente ad una comunità economica di tipo nuovo, consentire la crescita di un progetto e permettere a storie e idee di nascere dal basso, insieme, in modo condiviso.

https://www.produzionidalbasso.com/project/evento-bastimento/

Evento Bastimento Darsena

Evento Bastimento è approdato in Darsena a metà settembre, aperto dalla tavola rotonda “Darsena 2027” presso l’auditorium del Mu.MA – Galata Museo del Mare, con la partecipazione di architetti, istituzioni ed esperti locali ed internazionali.

Il tema è stato – ovviamente – la Darsena, microcosmo dentro alla città che aspira ad essere ri-scoperto e messo a sistema. La Darsena genovese si trova in un punto d’intersezione tra due assi virtuali (uno trasversale tra il centro storico e il mare, uno longitudinale con il Porto Antico, a levante, e Ponte dei Mille e la Lanterna, a ponente) e – tra luci e ombre – ospita musei, facoltà, scuole, attività commerciali e artigianali, startup, pescatori, pescherecci, barche a vela, abitazioni private e luoghi di lavoro.

Obiettivo di Evento Bastimento è trasferire creatività e cultura, design e artigianato laddove c’è una domanda di novità, di cambiamenti e di opportunità. Il design, la storia e l’arte sono gli strumenti che ci aiuteranno a valorizzare la Darsena, a comprenderne l’anima e a restituire dignità a questo luogo storico.

Con la tavola rotonda, abbiamo dato inizio simbolicamente ad un conto alla rovescia che si concluderà nell’estate del 2017 con l’esposizione e la presentazione di idee e progetti realizzati durante uno workshop – organizzato in collaborazione con U-BOOT Lab – e dedicato ad architetti paesaggisti, lighting designer, economisti, artisti e studenti delle facoltà di Architettura ed Economia e dell’Accademia di Belle Arti.

Nell’edizione 2016, oltre a “Darsena 2027”, Evento Bastimento ha ospitato due “designer in banchina”: hanno presentato il loro lavoro e la loro filosofia il designer e produttore Gian Paolo Venier, cultore del design fatto “su misura”, attento all’uso dei materiali, alle texture e ad una tavolozza sofisticata, e Catarina Carvalho, manager di Darono, azienda portoghese che nei suoi prodotti combina l’arte dell’handmade con il design innovativo, riunendo in sé ispirazioni e tradizioni provenienti da culture differenti.

Evento Bastimento mette in evidenza luoghi e propone contaminazioni di arte e design. Abbiamo allestito due terrazze per offrire ai nostri ospiti e ai visitatori un punto di vista inusuale sulla vecchia Darsena. La terrazza Ponte 3 di Dialogo nel Buio e quella del Mirador presso il Galata Museo del Mare. L’allestimento – organizzato grazie al coinvolgimento di Pollericinque, primo VillaConceptStore – ha visto protagoniste aziende leader nel campo della ceramica, come Mutina e Ceramica Cielo, dell’acciaio come Cea Design, dello spazio bagno come Rexa Design e dei radiatori di arredo come Tubes, del decor come London Art wallpaper. Genoalamp ha fornito originali apparecchiature illuminotecniche per esterno di Platek, azienda selezionata per illuminare il Museo temporaneo di Christo e Jeanne Claude sul Lago d’Iseo. Mobilia ha presentato le sedute e gli elementi d’arredo outdoor di Fatboy. Oltre alle creazioni dell’azienda portoghese Darono, selezionata per la sua originalità nell’assemblare artigianalmente materiali tecnici e tradizionali.

 

L’allestimento ha fatto dialogare tra loro luoghi ed elementi di design e li ha messi in relazione, utilizzando il più possibile ciò che già esisteva come le ringhiere dei Ponti, il volume in ferro del vano scala di Dialogo nel Buio, i montanti delle vetrate, la parete nera interna alla sala conferenze utilizzata come sfondo scenico. È stato scelto per l’allestimento l’utilizzo del fieno per riportare al tempo in cui la Darsena era attraversata da carri trainati da animali da trasporto. L’allestimento e gli oggetti selezionati non dovevano prevalere sul paesaggio della Darsena ma integrarsi e rafforzarlo, accrescendone l’atmosfera suggestiva e creando nuovi scorci e nuovi punti di vista.

Evento Bastimento è anche installazioni urbane: due installazioni artistiche, curate da Francesca Busellato, hanno rivitalizzato spazi e prospetti di Palazzo Reale che affacciano sulla multiculturale via Pré, con le azioni artistiche “Those who tried to put the rainbow back in the sky” di Driant Zeneli e “Mediterraneo” di Ettore Favini.

Il coinvolgimento delle attività della pesca e della ristorazione attive in Darsena hanno infine consentito di offrire ai visitatori e agli ospiti la degustazione di alcune eccellenze locali.

Evento Bastimento è stato realizzato in occasione di Zones Portuaires, il festival internazionale delle città portuali (www.zonesportuaires-genova.net), realizzato a Genova dall’Associazione U-BOOT Lab e promosso da MEDSEA e da Incontri in Città.

Un sentito ringraziamento va alle istituzioni, alle attività economiche e commerciali, ai professionisti, alle associazioni e a tutte le persone che hanno partecipato e collaborato alla realizzazione di Evento Bastimento perché hanno dimostrato, con la loro presenza e il loro impegno, di credere in questo progetto e di voler essere protagonisti di questa ambiziosa trasformazione urbana.

Vi aspettiamo quindi carichi di idee e di novità alla prossima tappa, nel 2017!

Evento Bastimento 2016

EVENTO BASTIMENTO

POTENZIALITÀ NASCOSTE DI LUOGHI DIMENTICATI

DARSENA DI GENOVA, 16 > 17 SETTEMBRE 2016

Evento Bastimento è un progetto che lavora sulla rigenerazione urbana della Darsena di Genova e può essere di esempio per il recupero dal basso di altre aree poco valorizzate della città.

Da un’idea della lighting designer Stefania Toro e dell’architetto Maria Cristina Turco, in collaborazione con Condiviso e Zones Portuaires, Evento Bastimento intende portare l’attenzione sulla Darsena di Genova, un microcosmo dentro alla città da riscoprire e mettere a sistema.

L’evento inizia venerdì 16 settembre alle ore 14 con la tavola rotonda “Darsena 2027” (presso Auditorium Mu.Ma). Partecipano architetti, economisti, designer ed istituzioni. Scarica il programma.

Tra gli altri Patrizia Di Monte, architetto spagnolo che ha realizzato 32 interventi di riqualificazione urbana a Saragozza, trasformando spazi vuoti per 60.000 metri quadrati e lavorando attraverso laboratori di innovazione sociale, inclusione e cittadinanza attiva. E Paolo Casati, art director milanese, che da anni realizza il Fuori Salone di Milano con centinaia di eventi distribuiti in città in corrispondenza del Salone Internazionale del Mobile, l’appuntamento più importante al mondo per gli appassionati di design.

A seguire “Design in terrazza” con esposizione di oggetti ed elementi presso la terrazza Ponte 3 di Dialogo nel Buio e il Mirador del Galata Museo del Mare, alla presenza di designer e architetti. Alla realizzazione dell’allestimento collabora Pollericinque con le aziende di design Cielo, Tubes, Londonart, Cea, Rexa, Mutina leader nella produzione di design italiano. Espone inoltre Platek produttrice di apparecchi illuminotecnici utilizzati per l’illuminazione del museo Christo sul lago d’Iseo. L’azienda portoghese Darono, selezionata per la sua originalità nell’assemblare artigianalmente materiali eco-sostenibili, propone le sue ultime creazioni.

La manifestazione continua nel corso della serata e del giorno seguente, anche con visite del porto in barca a vela, tour guidati della mostra permanente Dialogo nel Buio e food corner.

Con la tavola rotonda e l’esposizione nelle terrazze, il progetto intende iniziare un percorso in cui la Darsena diventerà oggetto-soggetto di un laboratorio interdisciplinare che vede coinvolti professionisti e studenti delle facoltà di Architettura ed Economia. Un workshop dove discutere, proporre progetti e sviluppare idee.

Evento Bastimento è un’evoluzione della pluriennale esperienza nell’organizzazione di eventi nell’ambito di Genova in Blu, il “fuori salone” nautico. Nel 2015 ha sottolineato alcuni aspetti di contaminazione tra luce, design e territorio, con il 2016 – e ancora di più nell’edizione prossima prevista per la primavera 2017 – si concentra sui temi del recupero urbano di Genova e delle sue potenzialità di sviluppo a partire dalla Darsena.

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Pesto

Il Pesto è la seconda salsa più consumata al mondo per il condimento della pasta ed è così amata, diffusa e distribuita dappertutto che c’è anche chi è talmente abituato a trovarla in tutti ristoranti e supermercati del pianeta che in realtà non sa nemmeno cosa davvero sia o dovrebbe essere.

Se è vero che il pesto è “democratico”, nel senso che ognuno a casa propria lo prepara come preferisce (c’è chi mette più aglio e chi un po’ meno, chi aggiunge il pecorino sardo e chi no), è altrettanto vero che più il pesto diventa “global” e meno ci si ricorda dei fondamenti “local”.

Quasi tutti sanno che Cristoforo Colombo è nato a Genova, ma non è così comune conoscere l’origine ligure del pesto. Molti sono consapevoli che uno degli ingredienti principali del pesto è il basilico, ma non tutti inorridiscono di fronte a quei barattolini di colore rosso che qualsiasi supermercato californiano vende con sopra la scritta “pesto genovese”.

Ogni paese del mondo per cultura e tradizione ha avuto a che fare con mortai e pestelli (in fondo sono i frullatori “d’epoca” con varie forme, dimensioni e materiali), ma non sempre si sa (o si può sapere) che gli strumenti tradizionali per preparare il pesto genovese sono proprio il mortaio di marmo e il pestello di legno.

E’ qui che arriva il Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio con le sue gare eliminatorie in giro per i cinque continenti. 100 concorrenti muniti di mortai, pestelli e di tutti gli ingredienti “giusti” (rigorosamente made in Italy) si sfidano nella preparazione del pesto più buono del mondo. L’esperimento, a 10 anni dalla sua ideazione (il Primo Campionato risale al 2007), funziona e anche piuttosto bene.

Evento Bastimento 2016/2017

Nel 2015 Condiviso ha realizzato la prima edizione di Evento Bastimento, evento creato appositamente per promuovere e valorizzare l’area urbana della Darsena a Genova.
Il design è stato il filo conduttore che ha legato tra loro i luoghi e gli eventi.

Abbiamo immaginato la Darsena come location in cui intrecciare situazioni ed esperienze differenti, dove gli eventi temporanei possano diventare occasione per scoprire le realtà permanenti, per fermarsi a raccogliere nuove idee, incontrare persone, sviluppare progetti e scoprire oggetti belli e stimolanti.

Per il 2017 ci siamo posti un obiettivo più arduo, trasformare completamente tutta l’area in un polo di creatività per la durata di una settimana.

Per i cittadini sarà l’occasione per visitare luoghi forse mai frequentati o nascosti, “contaminati” dal nostro intervento. Per i turisti un modo nuovo di scoprire una città.
Evento Bastimento nasce con l’intento di veicolare la creatività e Condiviso, che ha la sua sede proprio in Darsena, apre le porte a tutti coloro che vorranno partecipare e contribuire al progetto: un’occasione di scambio e di condivisione di idee da mettere a frutto anche nelle prossime edizioni.

La Darsena, luogo emblematico di transito e di scambio, deve così riprendere a “lavorare”; nuove idee vi devono approdare, incontrandosi e sviluppandosi. Pensiamo che il design possa essere un elemento trainante di questo processo, uno stimolo efficace per mettere a sistema commercio, turismo e valorizzazione del patrimonio ambientale e artistico.

Per lanciare il nuovo progetto così strutturato abbiamo previsto una preview nel mese di settembre 2016, tre giorni di incontri e dibattiti sull’area della Darsena e installazioni a tema.

La nascita di questo progetto è frutto di un’esperienza pluriennale che le architette Stefania Toro e Maria Cristina Turco come studio San Lorenzo 21, hanno maturato ideando e realizzando eventi legati al design volti a scoprire location inedite, durante la settimana del Salone Nautico a Genova.

Qui i video realizzati negli eventi dal 2012 al 2015.

Qui gli approfondimenti su Evento Bastimento 2015.

House Of Human Rights - Milano

Il progetto realizzato per Amnesty International, prevede la realizzazione di un centro culturale per la promozione dei diritti dell’uomo. Nato dalla collaborazione tra Amnesty International (Milano), Wilkinson Eyre Architects (London), Tekne (Milano), Assessorato allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano, e Cristiano Ghirlanda (Nest – Condiviso).

HHR è un luogo multidisciplinare per attività culturali, un punto di riferimento per la discussione e la promozione dei diritti umani e per lo sviluppo di una rete di rapporti internazionali.

Gli spazi previsti consentiranno di ospitare mostre d’arte, incontri, convegni, esposizioni, eventi, centri di documentazione per scuole, università, servizi per associazioni.

Il progetto, presentato nel 2007, è ancora in attesa di realizzazione.