La realizzazione di illustrazioni per la creazione di storie è un lavoro complesso che ha bisogno di molte competenze. Un modo efficace per comunicare con l’arma migliore. La creatività.
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Le Cooperative di Comunità sono uno strumento per realizzare investimenti e garantire quei servizi che lo stato da solo, complice anche la crisi della finanza pubblica, non riesce più ad assicurare a tutti i territori. Sono uno strumento all’interno del quale i cittadini sono allo stesso tempo fruitori e gestori di spazi e di servizi, consumatori, imprenditori e lavoratori.
In una società sempre più frammentata e in un orizzonte sempre più incerto, i cittadini hanno riscoperto il valore dell’impegno e della partecipazione, la passione di essere protagonisti del cambiamento, riappropriandosi di beni che sono patrimonio comune.
Il lavoro che è stato realizzato per Legacoop ha voluto creare un logo e un immagine “utilizzabile” per le diverse forme di attività e servizi. Un logo riconoscibile che mettesse in piena evidenza sia i contenuti politici/sociali del progetto, sia il legame con il territorio e la posizione geografica delle cooperative.
L’immagine coordinata è stata pensata per il web, per i social e per la comunicazione cartacea.
Beni comuni, economia circolare, rigenerazione urbana, energia pulita. Legambiente e Legacoop, nell’ambito del progetto sulle cooperative di comunità, hanno curato un cofanetto di quattro pubblicazioni sui temi più attuali ed interessanti legati all'”economia alternativa” per una maggiore consapevolezza nell’utilizzo delle risorse.
I. Beni pubblici, valori comuni | Dal patrimonio ferroviario ai beni demaniali: le opportunità per lo sviluppo locale, gli strumenti e le buone pratiche Leggi
II. Futuro green. La sfida in comune | Le filiere economiche della sostenibilità ambientale nei territori delle aree interne Leggi
III. Rigenerare le città | Periferie e non solo. Numeri, proposte e strumenti per intervenire nelle grandi aree urbane. Creando comunità Leggi
IV. Energie libere | L’autoproduzione e la distribuzione di energia da fonti rinnovabili: la risposta delle comunità locali ai cambiamenti climatici Leggi
Può un bene pubblico, nella sue varie declinazioni possibili, diventare l’asset di un nuovo modello di sviluppo? A quali condizioni e con quali obiettivi?
Le proposte che cercano di dare una risposta a questi interrogativi presuppongono un sempre maggiore coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali e riguardano la gestione di alcuni beni demaniali come ad esempio le ferrovie storiche dismesse; il turismo consapevole degli alberghi diffusi, dei parchi e dei cammini storici; il fenomeno delle social street e del co-housing; l’autoproduzione e la distribuzione di energia da fonti rinnovabili e altro ancora.
Condiviso ha curato il progetto grafico e l’editing delle guide.
È un gioco? Sì! Ma è anche il risultato di un percorso di contaminazione culturale che ha coinvolto più di 120 bambini dai 4 ai 5 anni di due scuole d’infanzia comunali (insieme alle maestre, alla coordinatrice pedagogica, alle funzionarie, al personale ausiliario) e l’Autorità Portuale di Genova.
I bambini devono conoscere la città in cui vivono e il porto è una componente essenziale.
L’identità e il senso di appartenenza (valori indispensabili per l’equilibrio di ciascuno di noi) si costruiscono e si alimentano nelle relazioni con gli altri e con l’ambiente in cui si vive e si sviluppano attraverso atti di amore, di reciprocità, di apprendimenti.
Conoscere, vedere, emozionarsi, toccare, ascoltare, ridere, sorridere, dire, chiedere, confrontarsi: tutto questo è stato fatto durante il giro in battello per visitare il porto di Genova e il comandante dei Piloti del Porto rispondeva a tutte le loro domande. Poi, al rientro a scuola, hanno ripensato all’esperienza, ragionato su tutto quanto avevano visto e hanno disegnato. Da quei disegni e da quel percorso è nato il Memory del Porto di Genova.
Ma perché il memory? Il memory è un gioco di logica che attraverso la ricerca di coppie uguali sviluppa la memoria ed aumenta l’attenzione: il bambino deve ricordare la posizione delle tesserine e per farlo deve mettere in atto delle competenze procedurali ma poiché le tessere cambiano posto continuamente deve modificare le sue ipotesi (e la sua strategia) in base alle mosse dei compagni. Siccome viene giocato da più persone contemporaneamente abitua ad aspettare il proprio turno e di quello degli altri giocatori, favorendo così l’acquisizione delle regole di cooperazione e il rispetto.
Guarda mamma senza mani!
Il Caffè, il ciclismo e la birra. La sede di Old Street a Londra di Look Mum no Hands! è questo: il cibo, un drink, la bicicletta, un grande schermo, eventi e mostre, all’interno di una grande ciclofficina. Se passate da li fate una pausa per un caffè, per farvi riparare la bicicletta o, meglio ancora, per farvi insegnare come farlo da soli. Sono ossessionati dalle bici e appassionati della qualità. L’offerta culinaria è ottima e attenta. Nasce come un officina che ha costruito una grande comunità diventando un luogo di ritrovo di cultura e di divertimento. Dalle torte (rigorosamente fatte in casa) ai kit di riparazione forature, dalle birre artigianali locali al caffè Squire Mile, si servono poche cose ma solo le migliori.
L’amore per la bici nasce da piccoli: Guarda mamma senza mani!

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