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Silvia Badalotti

Silvia, mi racconti il tuo lavoro in Condiviso? 

Sono socia fondatrice di Condiviso dove mi occupo in generale di immagini e foto editing. Diciamo che tutto il lavoro di Condiviso che riguarda l’immagine passa attraverso il mio benestare e quindi potrei definirmi la Responsabile delle immagini. Svolgo anche attività di formazione in ambito fotografico e realizzo video e servizi fotografici per i nostri clienti. 

 

Quanto lavoro c’è dietro alla realizzazione di un’immagine? 

Dipende da tanti fattori, in primis dalla tipologia di immagine da realizzare. Più che una questione di tempo lavorativo necessario alla realizzazione di un servizio fotografico o di un’immagine quello che ci sta dietro è la conoscenza, ovvero quello che ti permette di portare a termine il lavoro in maniera soddisfacente. Una cultura dell’immagine come bagaglio personale e come background è necessaria come lo è essere recettivi alle tendenze perché anche nella cultura visiva esistono delle mode e delle icone visive che identificano degli spazi temporali, vedi gli anni ’80 o’90, sono tutte mode che poi ritornano. La composizione di un’immagine può occupare anche pochissimo tempo ma quello che conta è il proprio background, non è una questione di tempo ma di forma.

 

Un’immagine deve essere post prodotta, giusto? Che tipo di interventi fai e con che programmi? 

Esatto! Fondamentalmente utilizzo Photoshop ma dipende sempre dal servizio che si realizza. Se si tratta di un servizio commerciale cerco di fare il più possibile sul set e ritoccare il meno possibile l’immagine ricorrendo solo ad un ritocco di pulizia e di correzione colore, la così detta color correction. Per quanto riguarda i lavori e i progetti artistici il ritocco e la post produzione costituiscono l’80% del lavoro e quindi della produzione della fotografia.

 

Spiegami, che cos’è lo still life? 

Tecnicamente e letteralmente vuol dire natura morta. È un concetto che si rifà sicuramente alla pittura, infatti uno dei primi fautori dello “still life” può essere considerato proprio Caravaggio. Nel passaggio dalla pittura alla fotografia il termine è rimasto vivo nel tempo ed utilizzato per differenziare i fotografi di moda e di persone da quelli di oggetti. Io sono fotografa di still life e attraverso l’utilizzo della luce cerco di fare quello che facevano i pittori, dare forma e significato agli oggetti che fotografo valorizzandoli ed esaltandoli proprio attraverso l’utilizzo della luce.

 

Come si è evoluto il tuo lavoro negli anni? 

Si è evoluto tantissimo! Io ho iniziato nel ‘95 utilizzando la pellicola fotografica e il banco ottico e quando i tempi di lavorazione erano lentissimi, sia quelli di preparazione del set che di metodologia di scatto che prevedevano appunto l’uso delle pellicole e delle lastre 10×12 che si montavano sul banco ottico.

I tempi erano lunghi anche per poter vedere il risultato finale del proprio lavoro sul set fotografico. Passavano anche 24 ore prima che il laboratorio ti facesse vedere le foto sviluppate. Ovviamente non esistevano PC, Photoshop e post produzione, ho quindi vissuto il passaggio completo dall’analogico al digitale.

Sono sempre in cerca di nuove sperimentazioni che tengano viva la mia creatività, proprio per questo nell’ultimo periodo ho iniziato a lavorare con l’intelligenza artificiale, sperimentando così una nuova forma di metodologia lavorativa che passa attraverso la scrittura. Si perché funziona così: esistono delle applicazioni, dei software, che generano delle immagini realistiche partendo e basandosi su una descrizione testuale. Il collegamento tra semantica testuale e la sua rappresentazione visiva è possibile grazie al sistema di “learning image”. Su un centinaio di milioni di immagini e relative didascalie, il sistema riesce a capire quando un determinato frammento di testo si riferisce ad un’immagine.

In questo momento sto sperimentando due database, uno è Midjourney e l’altro è DALL-E. È molto stimolante sperimentare ma devo ancora capire in che modo poter utilizzare queste nuove tecnologie a livello lavorativo e se ci sarà la possibilità di farlo.

È sicuramente un argomento caldo visto che ne stanno parlando un po’ tutti, anche in ambito artistico, proprio come è avvenuto durante l’ultima edizione del TEDx a Genova dove ho avuto la possibilità di sperimentare l’AI realizzando in diretta delle immagini attraverso delle parole chiave individuate proprio durante i talk dell’evento stesso.

 

Una curiosità, com’è nata la tua passione per la fotografia? 

Più che una passione per la fotografia la mia è stata un’esigenza perché è stato per me l’unico modo di potermi esprimere sin da bambina. La passione è stata una conseguenza dell’esigenza e successivamente è diventata anche un lavoro. 

 

Qual è stato il progetto più importante o che ti è piaciuto di più al quale hai lavorato? E quello che avresti voluto o vorresti realizzare? 

Non c’è un progetto che mi è piaciuto di più. Ogni progetto che inizio mi piace sempre perché per me è un piacere fotografare e fare questo lavoro. Il più importante è stata la lunga collaborazione che ho avuto con la Fondazione Cartier di Parigi che mi ha dato la possibilità di esprimere al massimo la mia creatività attraverso la loro rivista Cartier Art.

 

Dammi una risposta diretta: foto a colori o in bianco e nero? 

Pur producendo al 90% foto a clori prediligo il bianco e nero perché ti permette di concentrarti di più sull’emozione che il progetto vuole trasmettere e sei meno distratto dai colori. Il focus è sull’emozione più che sulla realizzazione dell’immagine. Questa mia passione per il bianco nero posso applicarla nella realizzazione dei video artistici dove ho per fortuna la possibilità di scegliere.

 

Lavoro realizzato per TEDx Genova 2022

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CANC

Silvia Badalotti per Lindt

La Lindt ha realizzato una campagna pubblicitaria nazionale ad affissione, per la quale il ruolo di fotografa e supervisore è stato assegnato a Silvia Badalotti dopo un’accurata selezione. I manifesti della campagna pubblicitaria sono esposti proprio in questo periodo in tutte le città italiane più importanti, come Milano, Roma e Firenze.

Per questo progetto, come in ogni progetto di campagna pubblicitaria, l’agenzia di Lindt ha presentato la sua idea creativa ed è stato compito di Silvia, affiancata da un team di 14 persone da lei selezionate, realizzare la foto “perfetta” che soddisfacesse in pieno le esigenze del cliente.

Dopo la selezione c’è stato un Pre Project Meeting, ovvero una riunione dove ogni membro aderente al progetto ha potuto esprimersi e comprendere meglio il proprio ruolo.

Dopodiché il servizio fotografico in sé è avvenuto in un solo giorno, ma è stato un processo estremamente complesso e importante.

Il prodotto finale, una foto composta da 7 foto segmentate, è stato il frutto di oltre una settimana di post produzione. In questa settimana Silvia si è occupata di mettere insieme tutti gli scatti e creare il miglior risultato per il suo cliente: per questo la supervisione di ogni minimo dettaglio è stata necessaria.

Un compito di questo calibro è molto impegnativo, l’investimento finanziario da parte del cliente è elevatissimo e quindi il risultato deve essere assolutamente impeccabile. La campagna è stata un vero successo. I manifesti resteranno appesi in diverse location in tutta Italia fino a Natale.

Intervista a cura di Susanna Trucco, studentessa di Communication and Media presso la Bournemouth University, a Bournemouth (UK). 

Campagna Pubblicitaria Lindt

Shooting per campagna pubblicitaria Lindt. Nuove confezioni di mini praline al cioccolato.

Cliente: Lindt

Shooting Pack Esselunga

Dal 2010, Silvia Badalotti realizza foto per le confezioni dei prodotti Esselunga.

Si tratta di una professione nella professione, per la quale sono necessarie una serie di conoscenze specifiche assai complesse, indispensabili per poter realizzare l’immagine fotografica di un alimento. La perfezione e la qualità che il prodotto deve comunicare passa solo dalle mani sapienti del food stylist e del fotografo.

Esselunga (ph. Silvia Badalotti – Nest)

Fotografare il food

Fotografare il food

Clienti: Esselunga, San Pellegrino, Pavesi

L’arte della food photography  è considerata una delle più difficili tra le specialità della fotografia: come dicono gli adepti “se sai immortalare il cibo, allora puoi fotografare ogni cosa!”

Le foto di cibo sono scattate con l’intento di trasmettere un senso di freschezza e naturalezza, altre il calore di una tazza di tè caldo, altre la sofisticatezza e la complessità di un piatto di alta cucina.

La maggior parte delle volte il lavoro del fotografo di food viene affiancato da una importantissima figura professionale che si chiama Food Stylist: colui che, armato di pinzette, vernici o colla, rende il cibo irresistibilmente bello e appetitoso.

Urban

A Milano ha molto successo il free press Urban dedicato alla moda e alle tendenze urbane.

Nel numero in uscita in questi giorni, il servizio fotografico; dedicato a cibo e moda è firmato da Silvia Badalotti. La chiave è tutta nell’interazione ironica e stravagante tra i due mondi.

Foto: Silvia Badalotti – Agenzia: Nest

Rolling Stone

Rolling Stone Italia nasce con delle caratteristiche peculiari: è una rivista patinata di grande formato, dedica grande spazio alla celebrazione di miti del rock e altrettanto a quelle che considera giovani promesse o talenti.

Si occupa di arte e cultura di massa, e ha sempre un’ampia sezione dedicata a diversi stili di vita, definiti per qualche motivo, e in base allo spirito con il quale sono vissuti, rock & roll (Rock & Roll Style). Pubblica numerosi servizi fotografici e/o di moda e si mostra particolarmente attenta alla veste grafica.

Rolling Stone Italia ha pubblicato alcuni degli speciali storici di RS USA: I 50 momenti più importanti della storia del rockI 500 migliori album di tutti i tempi e l’edizione italiana dello speciale celebrativo uscito in occasione della 1000ª copertina americana.

Per questo numero sono passati da Genova per scovare i migliori talenti underground e questo che segue è una parte del servizio fotografico che ho realizzato per loro.

Illustrazione Tommaso Basilici

L’illustrazione è una modalità straordinaria per raccontare. Disegnare una storia, una attività, una persona, significa trasferire in una immagine i contenuti e i significati più importanti che si intendono comunicare.

Per raccontare e parlare con le immagini  non è solo necessaria una abilità tecnica e artistica, ma occorre una conoscenza e una comprensione della finalità del messaggio e costruirlo con lo stile adeguato.

Legambiente

Beni comuni, economia circolare, rigenerazione urbana, energia pulita. Legambiente e Legacoop, nell’ambito del progetto sulle cooperative di comunità, hanno curato un cofanetto di quattro pubblicazioni sui temi più attuali ed interessanti legati all'”economia alternativa” per una maggiore consapevolezza nell’utilizzo delle risorse.

I. Beni pubblici, valori comuni | Dal patrimonio ferroviario ai beni demaniali: le opportunità per lo sviluppo locale, gli strumenti e le buone pratiche Leggi

II. Futuro green. La sfida in comune | Le filiere economiche della sostenibilità ambientale nei territori delle aree interne Leggi

III. Rigenerare le città | Periferie e non solo. Numeri, proposte e strumenti per intervenire nelle grandi aree urbane. Creando comunità Leggi

IV. Energie libere | L’autoproduzione e la distribuzione di energia da fonti rinnovabili: la risposta delle comunità locali ai cambiamenti climatici Leggi

Può un bene pubblico, nella sue varie declinazioni possibili, diventare l’asset di un nuovo modello di sviluppo? A quali condizioni e con quali obiettivi?

Le proposte che cercano di dare una risposta a questi interrogativi presuppongono un sempre maggiore coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali e riguardano la gestione di alcuni beni demaniali come ad esempio le ferrovie storiche dismesse; il turismo consapevole degli alberghi diffusi, dei parchi e dei cammini storici; il fenomeno delle social street e del co-housing; l’autoproduzione e la distribuzione di energia da fonti rinnovabili e altro ancora.

Condiviso ha curato il progetto grafico e l’editing delle guide.

Instagram

GIORNATA DEDICATA A INSTAGRAM (LIVELLO BASE)

Per informazioni e iscrizioni, scrivi a info@condiviso.coop oppure telefona al numero 010 8568340.

DATA
Sabato 28 gennaio 2017

DURATA

6 ore / 10.00-13.00 e 14.00-17.00

DESTINATARI

Il corso si rivolge sia agli appassionati di fotografia che ai responsabili comunicazione, relazioni esterne e commerciali di piccole e medie aziende, associazioni, enti e cooperative, e a tutti coloro che sono coinvolti in attività di comunicazione e pubbliche relazioni.

PARTECIPANTI

15/20 persone

OBIETTIVI

Acquisire una migliore conoscenza di instagram, imparare a gestire in modo strategico un account business con obiettivi di marketing, conoscere meglio le basi della fotografia per la pubblicazione online. Sono previsti momenti teorici, case study e un minicontest pratico.

MATERIALE

Slide e linkografia

ATTESTATI

Attestato di partecipazione

CREDITI FORMATIVI

Il corso è accreditato con l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Genova e conferisce 6 CFP

PROGRAMMA

Mattina 10:00/13:00 – Modulo1:

  • Instagram e gli altri social: un pò di numeri
  • Business page e Profilo personale: differenze e usi
  • 4 best practice per gestire in maniera efficace un account instagram business:
    look riconoscibile e creativià, taggare responsabilmente, generare leads coinvolgendo, controllare i competitor
  • Gestire account e pubblicazione con Hootsuite
  • Advertising
  • Esempi di account di successo

Pomeriggio 14:00/17:00 – Modulo2:

  • Influencer: chi sono e cosa fanno
  • Case history: profili Condiviso e MioMio.bio
  • Mini contest per la buona riuscita di uno scatto da postare.
    Ad ogni partecipante verrà consegnato lo stesso oggetto da fotografare con il proprio smartphone.
  • Visione condivisa degli scatti prodotti e commenti finali

DOCENTI

Silvia Badalotti, Condiviso – Fotografia e comunicazione visuale

43 anni, Diplomata allo IED. Da 20 si occupa di immagine e fotografia ed ha collaborato con le più importanti testate italiane e internazionali. Vincitrice nel 2011 del Premio Cool-Book della Associazione Nazionale Fotografi durante la Milano Fashion Week.

Simona Barbera – Comunicazione strategica e Social Media

31 anni, lavora da 6 anni nel mondo della comunicazione sul web aiutando PMI, PA e strutture ricettive a promuoversi utilizzando le nuove tecnologie digitali. Organizza corsi di formazione per la gestione strategica dei social network (in particolare Facebook) e la scrittura per il web.

ISCRIZIONI
La quota di iscrizione è di 80€+IVA.
50€+IVA per gli iscritti all’Ordine degli Architetti, per coloro che hanno già partecipato al corso
MARKETING, WEB E SOCIAL MEDIA e per i soci e dipendenti di associazioni no-profit e cooperative iscritte a LegaCoop Liguria.
Nel caso di iscrizioni di gruppo, una quota è intera e le restanti a 50€ + IVA.
Per informazioni e iscrizioni, scrivi a info@condiviso.coop oppure telefona al numero 010 8568340.

Campagna di crowdfunding

Crowdfunding: un progetto italiano nato all’interno di Condiviso sbarca in America!

CREATIVO

MIOMIO è un progetto creativo che propone abiti per bambini in cotone e canapa biologici, interamente prodotti in Italia, con un processo sartoriale artigianale di alta qualità.

Un progetto attento alla sostenibilità ambientale, culturale ed economica, alla provenienza dei materiali e al benessere delle persone che li lavorano.

DAL BASSO

Abbiamo deciso di lanciare MIOMIO tramite la piattaforma internazionale di crowdfunding Kickstarter, perché ci piace l’idea della produzione dal basso e il meccanismo del crowdfunding (grazie al quale si può sapere in anticipo quanti e quali oggetti produrre, senza inutile spreco di materiali) è perfetto per il questo progetto. Kickstarter è un serbatoio di idee grandi e belle e di innovazione.

ETICO

MIOMIO propone capi morbidi, amici dell’ambiente, atossici e confezionati a mano in Italia, secondo una filosofia che è il contrario della produzione in serie.

Sappiamo che per avere la possibilità di acquistare abbigliamento a buon mercato, come il fashion system ci ha ormai abituato, i veri costi economici e sociali sono interamente sulle spalle dei paesi poveri che contribuiscono al processo produttivo senza beneficiare dei reali proventi. Per questo abbiamo scelto di impostare il progetto MIOMIO sulla filiera corta oltre che sul biologico: stile italiano prodotto interamente in Italia, da artigiani locali, al giusto prezzo.

ITALIANO

Il design della prima collezione MIOMIO è studiato con cura, con il duplice obiettivo di ricercare uno stile originale e la massima comodità (i nostri modelli sono totalmente senza cerniere, bottoni o altre parti dure). E, soprattutto, nessun logo in vista.

Ogni capo MIOMIO è un pezzo unico, confezionato a mano in una piccolo sartoria artigianale del centro storico di Genova: lavoriamo con lentezza e produciamo solo piccole quantità su ordinazione.

SOLIDALE

Il progetto MIOMIO sostiene inoltre CIAI Equity Cambogia, che si occupa della prevenzione della mortalità materno-infantile nelle aree rurali.

Per ogni abito venduto, 2 euro andranno all’organizzazione per i programmi di sostegno alla maternità.

Dal 1968, CIAI ha aiutato oltre 20mila bambini e 10mila adulti a combattere malattie pediatriche e malnutrizione e a diminuire la mortalità materno-infantile.

Cnsat

Costruire un’immagine coordinata e coerente con la propria attività è molto complesso, soprattuto in alcuni settori per i quali il posizionamento di mercato, fino a pochi anni fa, era quasi esclusivamente una rendita di posizione o l’effetto di pubbliche relazioni dirette. Oggi i mercati e la complessità della comunicazione rendono indispensabile una costruzione di identità (sia dell’azienda sai del prodotto/servizio) molto forte.  Chi ha una grande storia o una grande qualità deve dirlo nel modo più efficace, semplice e veloce possibile. Spesso non servono nemmeno troppe parole.

CNSat

Pensiero Creativo

Il mio lavoro quotidiano consiste nel creare messaggi attraverso le immagini, il più delle volte fotografie.
Lo faccio da vent’anni, ogni giorno, come un bravo artigiano, un falegname, un abile liutaio, un sarto.
Questo complesso processo creativo sottende il lavoro di molte persone: anche un medico, un matematico, un barista o una maestra possono trovarsi a metterlo in pratica quotidianamente, perché “la capacità di produrre un pensiero creativo è una metacompetenza, cioè un’abilità trasversale che può essere applicata a campi diversi.”
Questo è quello che sostiene Annamaria Testa nelle sue interessantissime riflessioni su nuovoeutile.it

Secondo l’autrice, il pensiero creativo consiste nel farsi domande e nell’affrontare problemi con l’obbiettivo di trovare soluzioni innovative ed efficaci individuando connessioni utili a generare conclusioni nuove.
Il nostro cervello non è capace di pensare “nel vuoto” e la creatività non scaturisce dal nulla, ma si accende quando c’è un problema da risolvere o un ostacolo da superare. Vincoli e problemi sono un carburante necessario per attivare il pensiero creativo.

Vi faccio ora un esempio di come affronto abitualmente quel “vuoto” che i miei clienti chiamano simpaticamente “carta bianca”. Attenzione: “carta bianca” è un bel traguardo per un fotografo, vuol dire che il cliente si fida, apprezza come lavori e sa che il risultato “creativo” del servizio sarà ottimale per quel progetto, ma nello stesso ti sta chiedendo di trovare una soluzione eccellente nel minor tempo possibile.

Poco tempo fa ho ricevuto una telefonata dalla photoeditor di HHMAG (rivista d’arte della Fondazione dell’alta Orologeria) che mi ha commissionato 7 immagini da pubblicare sul numero in uscita. Sette immagini di apertura da affiancare a sette argomenti differenti: STORIA, COLLEZIONISMO, FORMAZIONE, COMUNICAZIONE, CREATIVITÀ, DISTRIBUZIONE e PRODUZIONE.

Ovviamente “carta bianca”. Ovviamente fare in modo che le foto rappresentassero efficacemente il contenuto dell’articolo. Ovviamente creative, eleganti, evocative, concettuali. Ho improvvisamente 7 inattesi problemi. Ma se è vero che per 7 mattoncini LEGO le possibili combinazioni sono 900 milioni, forse posso farcela.

Le immagini devono essere legate tra di loro da un unico filo conduttore. Per prima cosa mi leggo i sette articoli giusto per non andare fuori tema. Decido che la base su cui lavorare sarà un materiale malleabile così da potergli dare forme diverse per ogni argomento: creta, stucco in polvere, polvere d’oro, ematite, pigmenti colorati, spugna per decorazioni floreali. Ora si tratta “solo” di attribuire ad ogni materia una forma o più precisamente un’impronta, visto che si tratta più che altro di polveri.

Dopo lunga meditazione, mi procuro una lente per il tema STORIA, un pezzo di LEGO, appunto, per COLLEZIONISMO, una scheda di computer per FORMAZIONE (l’articolo parlava di formazione on line), una busta di carta per COMUNICAZIONE, la mia mano per CREATIVITÀ, un pezzo del forno a microonde per DISTRIBUZIONE e una chiave inglese per PRODUZIONE.

“La creatività è selezionare e combinare. Niente si crea dal niente: come scriveva Umberto Eco, la creatività è ars combinatoria: la capacità di combinare in maniere inedita elementi che già esistono.” Credo, nel mio piccolo, di esserci riuscita.

Fotografia

LE FORMAZIONI DI CONDIVISO

4 PHOTO MASTERCLASS: STILL-LIFE – MODA – FOOD – REPORTAGE

dal 7 al 29 maggio 2016

La fotografia commerciale contemporanea è uno strumento di comunicazione universale ed è divenuta fondamentale per la divulgazione di qualsiasi contenuto. Per questo proponiamo un ciclo di incontri suddivisi in 4 masterclass, per conoscere i segreti della fotografia professionale attraverso il lavoro di 4 importanti fotografi italiani. Ogni corso avrà un approccio orientato alle attuali tendenze della comunicazione per immagini per permettere a tutti i partecipanti di intraprendere la professione attraverso la creatività e la conoscenza dell’arte fotografica in 4 fondamentali ambiti lavorativi: still life, moda, food e reportage.

METODOLOGIA

Ogni masterclass ha una struttura suddivisa in 3 parti.

1a PARTE
Fornisce gli strumenti base per comprendere il linguaggio fotografico attraverso l’analisi storica, per fare acquisire le competenze critiche necessarie per una migliore comprensione dell’immagine fotografica.

2a PARTE
Attraverso la proiezione di alcuni lavori si analizzeranno le varie fasi che costituiscono un progetto fotografico su commissione. Essere in grado di seguire questo percorso è parte fondamentale della professione del fotografo.

– Come costruire una storia attraverso un’idea e il suo sviluppo.

– Gestione dello studio fotografico e/o scelta della location.

– Conoscenza dei partner e dei collaboratori.

– Rapporto con il cliente, le agenzie fotografiche e le figure professionali che concorrono alla buona riuscita del servizio fotografico.

– Fase finale di editing, postproduzione e presentazione.

3a PARTE
I partecipanti avranno l’opportunità di fare visionare i propri lavori per condividere pareri e suggerimenti da parte dei relatori.

RELATORI

SILVIA BADALOTTI – STILL-LIFE

Il lavoro di Silvia Badalotti è di assoluta originalità e caratterizzato da uno studio personale nella realizzazione di immagini che ha saputo trasformare in una vera e propria produzione di valore artistico. Per questo i lavori di carattere commerciale sono spesso affiancati da collaborazioni artistiche con fondazioni e case editrici. È una fotografa di talento, dotata di una notevole capacità di composizione ed è maniacale nella sua ricerca culturale. Per il carattere della sua produzione fotografica, si occupa abitualmente della totalità della realizzazione delle immagini: dalla ricerca di stile, alla composizione, fino all’elaborazione del ritocco digitale. Dal 1992 collabora con le principali testate italiane ed internazionali. I suoi lavori si possono apprezzare su riviste come Vanity Fair, Wired, Riders, Class, Elle, Vogue Giappone, Vogue Russia e CartierArt della Fondazione Cartier di Parigi. Contemporaneamente realizza campagne pubblicitarie con importanti agenzie quali JWT, McCann Erickson Worldwide e Ogilvy, Publicis e con alcuni brand italiani: Prada, Tod’s, Gucci, Roberto Cavalli, S.Pellegrino, Bulgari. Nel 2006 viene chiamata dalla Fondazione Cartier assieme a dieci fotografi tra i quali Duglas Kirkland, Jean Larivère, Peter Lippmann, Maurizio Galimberti e Stephen Roach per un numero speciale di CartierArt – Parigi. Il suo lavoro è apprezzato a livello internazionale e nel 2011 vince il Cool-Book, premio conferito dall’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti durante la settimana della Moda a Milano. Dal 2015 è Art Director in Condiviso.coop.

Silvia Badalotti website

MATTEO FELICI – MODA

Nasce a Milano, dove si laureo in architettura. Il suo interesse per la fotografia non nasce da piccolo, prendendo per caso in mano una macchina fotografica, ma durante le lezioni di fotografia alla facoltà di architettura. Le foto delle architetture, pulite e geometriche, surreali, come sospese nel tempo, lo studio delle composizioni, lo hanno affascinato e spinto ad approfondire questo mondo. Il passaggio alla fotografia di moda è stato un passo che è venuto abbastanza naturale: “cerco sempre di fondere assieme nella foto la location, il modello e l’outfit, per ottenere un’immagine pulita ma fortemente comunicativa.” Brand: Corneliani, Leitmotiv, Tropiano, Geox, Herno Pubblicazioni: Fashionisto, Fucking Young, Risbel, Book Moda Man e Book Moda Woman.

Matteo Felici website

AGENZIA: Mandala

MAURO TURATTI – FOOD

Evoluzione,  creatività, concretezza e poliedricità. Queste sono le parole che meglio contraddistinguono Mauro Turatti, fotografo milanese che si è affacciato al mondo della fotografia pubblicitaria da giovanissimo. Con anni di esperienza alle spalle e all’attivo molte campagne nazionali ed internazionali, Mauro è ora uno dei fotografi più apprezzati in quest’ambito. Nel 2010 fonda, con Mattia Giani, Hyperactive Studio, una struttura moderna con un team caratterizzato da differenti professionalità, che si avvale delle più avanzate tecniche di post produzione e modellazione 3D/CGI per realizzare immagini pubblicitarie di alto livello. Flessibilità e competenze specifiche permettono di far fronte a qualsiasi tipo di richiesta creativa. In  anni di attività sono riusciti a raggiungere obiettivi importanti, ricevendo prestigiosi riconoscimenti come: “Young Lion Competition” Cannes, “Special Star” Mediastars, “Silver prize” ADCI, “Shortlist” ADCI. Hyperactive studio è rappresentato dalle più prestigiose agenzie fotografiche pubblicitarie in Italia, Francia, Turchia, Emirati Arabi, Brasile e Cina. Tra i loro clienti: Barilla, Esselunga, Buitoni, Alessi, Mulino Bianco, Lottomatica, Vodafone, Autogrill, Findus, Ikea, Mc Donald’s, Pavesi, Bonduelle, Ferrero, BMW

Hyperctivestudio

AGENZIA: Mandala

ERICA CANEPA – REPORTAGE

Fotogiornalista freelance. Passeggia per musei fin da tenera età, imparando il linguaggio delle immagini ancora prima delle parole. Si diploma in restauro di dipinti murali a Venezia e, dopo un’esperienza lavorativa nell’apprendimento interculturale, consegue un master in fotogiornalismo alla University of Westminster a Londra nel 2011. Si focalizza prevalentemente su progetti personali a lungo termine che raccontano la condizione umana attraverso l’osservazione della vita quotidiana. Il suo lavoro è stato pubblicato su National Geographic (USA), The Washington Post, Internazionale, Marie Claire (Australia), 6mois, La Stampa, Fanpage.it  Tante sono state le esposizioni dei suoi lavori, non solo in Italia ma anche in Europa come Londra e Germania.

Erica Canepa website

COSTI

Still-life – 7, 8 maggio € 260,00

Moda – 14, 15 maggio € 260,00

Food – 21, 22 maggio € 260,00

Reportage – 28, 29 maggio  € 260,00

I costi delle singole masterclass sono al netto dell’iva e comprensivi di attestato di partecipazione, coffee break, aperitivo finale.

INFO E ISCRIZIONI

L’iscrizione dovrà essere regolarizzata inviando alla segreteria organizzativa copia dell’avvenuto versamento del 50% della quota. Il restante 50% dovrà essere saldato entro il primo giorno del corso.

I versamenti vanno effettuati sul seguente conto corrente bancario IBAN: IT29V0501801400000000177136 (causale: MASTERCLASS_STILL_LIFE, MASTERCLASS_MODA, …)

Per informazioni ed iscrizioni masterclass@condiviso.coop – tel.+39 010 8568 340
Scarica il programma

Corsi di formazione Condiviso

A partire dal mese di aprile con un calendario variegato, tra week end e giorni feriali, presso la nostra sede nella Darsena del Porto Antico di Genova, iniziano i corsi di formazione organizzati da Condiviso e dedicati a professionisti, operatori e imprese.

I primi quattro argomenti spaziano dal LIGHTING DESIGN alla FOTOGRAFIA, dalla FORMAZIONE GIURIDICA agli strumenti e strategie di COMUNICAZIONE WEB E SOCIAL. I corsi sono tenuti da professionisti del settore e si rivolgono a chi desidera accrescere le proprie competenze e rafforzare la propria professionalità.

Inauguriamo così il nostro programma di formazione, perché crediamo che CONDIVIDERE significhi anche imparare e crescere insieme. Prenditi cura di te, regalati uno dei nostri corsi!

Per informazioni ed iscrizioni info@condiviso.coop – tel. 010 8568 340

Lighting design – programma completo

Photo masterclass – programma completo

Marketing e comunicazione web e social – programma completo

Gli ecomoschettieri

Clean Up the World è un’iniziativa ambientale in cui i volontari di tutto il mondo ripuliscono, valorizzano e conservano i propri territori. Creata nel 1993 quando in Australia è diventata presto un’iniziativa di volontariato globale. Per quanto riguarda l’Italia, la campagna è organizzata dal 1994 da Legambiente sotto il nome di Puliamo il Mondo.

Costruire l’immagine di una iniziativa sociale è in primo luogo una grande responsabilità. Anche da questo infatti dipende la riuscita di una iniziativa che ha come obbiettivo la sensibilizzazione su un tema complesso e difficile come quello della gestione dei rifiuti. Soprattutto in Italia, infatti, paese nel quale questo settore è storicamente molto problematico, è assai difficile non cadere nel qualunquismo o nella sola, anche se doverosa, attività di denuncia. Per questo si è lavorato su un messaggio positivo ed ironico capace comunque di motivare coloro che avrebbero direttamente partecipato all’iniziativa: bambini, ragazzi, famiglie, scuole, associazioni territoriali e istituzioni.

Silvia Badalotti (Nest – Condiviso) e Simone Galbusera hanno realizzato le foto per la campagna pubblicitaria del 2004.