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PG23 - Lab Liguria

Per tutti i giovani liguri dai 20 ai 35 anni, “LAB LIGURIA! Trasformare Idee in Progetti”, rappresenta un’opportunità imperdibile per dare vita a nuove visioni e contribuire attivamente alla crescita della nostra comunità.

IL PROGETTO IN BREVE

LAB LIGURIA è promosso e finanziato da Regione Liguria e offre la possibilità ai giovani residenti in Liguria di aderire ad un percorso partecipato e GRATUITO per presentare le proprie idee ed essere accompagnati nel loro sviluppo progettuale. Esperti e consulenti saranno a disposizione per analizzare e rafforzare l’idea progettuale che potrebbe anche ricevere un premio in denaro a supporto della sua realizzazione.

SETTORI DI INTERESSE

Partecipazione Civica: Rappresenta la tua comunità con idee innovative su forme di rappresentanza, spazi di parola, eventi, laboratori e workshop.

Musica, Cultura, Arte, Creatività: Dalle note alle pennellate digitali, porta la tua creatività alla ribalta con proposte su laboratori, eventi, spettacoli, mostre e digitale.

Educazione attraverso i Social Media: Focalizza la tua passione su narrazioni, podcast, video spot e lascia un’impronta indelebile attraverso il potere dei social media.

Comunità: Se hai idee rivoluzionarie per la rigenerazione urbana o progetti di utilità sociale, questo è il tuo spazio per farle crescere.

PERCHÉ PARTECIPARE

Sostegno finanziario: alcune idee potranno ricevere un sostegno finanziario per la loro realizzazione.

Networking: entra a far parte di una community dinamica di giovani innovatori e amplia il tuo network.

Visibilità: vedi il tuo progetto sotto i riflettori e lascia un’impronta positiva nella tua comunità

COME ISCRIVERSI

Fai clic sul link per accedere al form di iscrizione: https://condiviso.coop/labliguria-pg23/

Unisciti a questa straordinaria avventura e trasformare le tue idee in progetti tangibili! La Liguria ha bisogno di te e delle tue idee brillanti.

Il percorso si sviluppa nell’ambito della Strategia Europea per la gioventù 2019-2027, secondo la quale tutti i giovani costituiscono una risorsa per la società, e tutte le politiche e attività riguardanti i giovani dovrebbero essere realizzate attraverso la partecipazione significativa dei giovani e delle organizzazioni giovanili.

 

Your beauty

La luce di #LightingForGenoa illumina due piazze nel centro storico di Genova: piazza Cambiaso e piazza della Lepre. Primo esempio italiano di interventi multipli di lighting design permanente come elemento di rigenerazione urbana

Genova, 24 nov. – Fortemente voluto dall’amministrazione comunale, il progetto “Lighting for Genoa” ha l’obiettivo di intervenire sul centro storico genovese con installazioni permanenti di luce per riqualificare piazze e aree ritenute strategiche, valorizzare percorsi ed emergenze culturali e, non ultimo, aumentare la percezione di sicurezza in specifiche porzioni di territorio.  Attraverso la luce si vuole creare un percorso artistico internazionale che possa essere al contempo attrazione turistica e strumento che renda maggiormente fruibile il territorio urbano, creando in chi vive la città una nuova e maggiore percezione di sicurezza.

Il progetto – ideato e coordinato da Condiviso.coop di Genova – è iniziato con l’illuminazione di piazza Don Gallo progettata dalla lighting designer Stefania Toro, che è stata incaricata di curare il progetto più ampio che coinvolge complessivamente 10 piazze cittadine.  Ogni piazza è stata assegnata ad una differente lighting designer italiana che opera sia sul territorio che in ambito internazionale. 

Ciascuna installazione è a basso consumo energetico

Dopo gli interventi in Piazza Don Gallo di Stefania Toro (zona Prè), Piazza Inferiore del Roso di Liliana Iadeluca (zona Prè), Salita alla Torre degli Embriaci di Giorgia Brusemini e Carla Morganti (zona Santa Maria di Castello) e Piazza Stella di Beatrice Bartolini e Marta Mannino (zona Molo), il 24 novembre 2023 inaugurano 2 nuove piazze: Piazza Cambiaso di Martina Frattura e Piazza della Lepre di Giusy Gallina.

«Con questa nuova installazione – dice l’assessore alle Manutenzioni e ai Centri storici Mauro Avvenente – il nostro centro storico si arricchisce ulteriormente di una preziosa forma di illuminazione artistica che andrà ulteriormente a valorizzare le peculiarità dei nostri caruggi e delle nostre piazze. La nostra città si presta a progetti come questo e progetti come questo si prestano alla città in un sodalizio che può solamente portare a risultati positivi, sia dal punto di vista artistico, che dal punto di vista della riqualificazione di alcune zone e della maggior percezione della sicurezza».

«Prosegue con estrema attenzione – aggiunge l’assessore all’Ambiente Matteo Campora – il nostro percorso sulla strada della sostenibilità. Anche questa volta, infatti, tutto l’impianto di illuminazione è stato realizzato con impianti a basso consumo energetico, coniugando così aspetti importantissimi come l’arte e, appunto, la sostenibilità».

«Oggi piazza Cambiaso e piazza della Lepre si illuminano in maniera nuova e innovativa – spiega il presidente del Municipio I Centro Est Andrea Carratù – e lo fanno nel solco di un progetto che già da tempo ha iniziato a illuminare punti chiave del nostro centro storico, come piazzetta don Gallo. Il nostro centro storico è un patrimonio che dobbiamo preservare a tutti i costi e a questi interventi, volti non solo ad abbellire, ma anche a riqualificare e ad aumentare la sicurezza, devono essere accolti con positività da tutti noi».

«L’intenzione è portare alla luce questi luoghi – conclude la curatrice Stefania Toro -, consegnare ai cittadini un nuovo punto di vista e rendere Genova una città innovativa che sperimenta interventi permanenti di lighting design in un mondo in cui sono sempre e solo considerati interventi temporanei all’interno di Festival. Abbiamo costruito il progetto con i cittadini, gli attori protagonisti che quotidianamente presidiano il territorio. I primi curiosi, volenterosi di avere uno sguardo di attenzione. I primi a prendersi cura delle installazioni. Questo aspetto umano del progetto ci ha permesso di costruire una narrazione notturna delle piazze con la luce, una luce nuova, sostenibile, per rendere gli spazi urbani maggiormente a misura d’uomo». 

Le progettiste Lighting Designer a cui è stato affidato questo delicato incarico fanno parte della rete Women in Lighting ITALY guidata dalla Designer Giorgia Brusemini, community italiana del progetto internazionale Women in Lighting che ha l’obiettivo di valorizzare e di celebrare i risultati delle donne che lavorano nel settore dell’illuminazione così da aumentarne il profilo professionale oltre che ad incoraggiare, sostenere e ispirare le future generazioni. Nello specifico il far progettare professioniste donne lighting designers interventi di lighting design per interpretare i luoghi come vorrebbero fossero, per sentirsi al sicuro anche la notte, ha gettato le basi per quello che si può definire un progetto corale: ogni intervento ha una sua anima differente ed è arricchito dai percorsi di ricerca nel contesto urbano che ogni singola professionista, da anni, sta portando avanti nel proprio lavoro quotidiano in Italia e all’estero. 

 

YOUR BEAUTY

Lighting #5 – progetto di Martina Frattura / Whitepure, Piazza della Lepre

Lighting #6 – progetto di Giusy Gallina, Piazza Cambiaso

Due piazze attigue, insieme a tutti i passaggi di connessione tra queste simbolo del centro storico di Genova, vengono osservate e studiate insieme per un progetto di risonanza locale e non.

Dopo aver conosciuto i cittadini e le loro opinioni sul quartiere, le progettiste scelgono di creare momenti di “riflessione” che portino nuovi punti di vista, facilitando una risignificazione degli spazi ed una riappropriazione dei luoghi.

È con questo spirito che Piazza della Lepre, progettata da Martina Frattura con il supporto dello studio portoghese Whitepure, si veste di una domanda illuminata, mentre Piazza Cambiaso, progettata da Giusy Gallina, si arricchisce di possibili brillanti risposte.

Piazza della Lepre, caratterizzata da una fervente movida, suggerisce l’integrazione di un’opera luminosa che coadiuvi la socialità, senza rinunciare ad un momento di attenzione e meditazione, tramite la domanda visibile in ogni momento della giornata: In cosa vedi la bellezza, adesso?

Tradotta in inglese per permettere a chiunque, sia a chi vive quei luoghi da sempre sia ai turisti, di integrarsi con essa, aggiunge l’articolo determinativo prima della parola “beauty”, proprio a sottolinearne l’individualità e la necessaria caducità.

Piazza Cambiaso, per anni riconosciuta come “piazza del teatro”, ospita uno dei Palazzi più affascinanti della città sede di una realtà teatrale polivalente che ha condotto ad una visione onirica dello spazio esterno. Come un palco all’aria aperta, i cittadini diventano attori in scena grazie alla proiezione delle loro risposte alla domanda della prima piazza. Frutto di un sondaggio alla comunità locale, le risposte illuminano verso nuovi momenti di riflessione e di meraviglia, tramite una diretta interazione tra la presenza dei passanti e il numero di risposte visibili. In aggiunta, una scritta in lamiera regala alla Piazza una risposta permanente e visibile anche nelle ore diurne.

L’intervento si completa con la progettazione di un sistema di connessione e orientamento tra le due Piazze e gli accessi alle stesse, tramite la proiezione di linee luminose sui pavimenti e sugli ingressi ai vicoli, che riproducono e imitano i tagli di luce diurna tra gli alti edifici del centro storico.

Entro l’anno verranno accese anche Piazza Valoria di Camila Blanco, Piazza San Marcellino di Simona Cosentino, Piazza San Pancrazio di Elettra Bordonaro, Argun Paragayan.

 

IL MATERIALE STAMPA e le foto delle installazioni precedentemente accese del progetto #Lightingforgenoa posso essere scaricate QUI

Progetto di: Comune di Genova – Ufficio Direzione Ambiente Energy Manager, Ufficio Direzione Rigenerazione Urbana

A cura di: Condiviso, soc.coop. cons.

Realizzato da: City Green Light s.r.l.

 

BIOGRAFIA DELLE PROGETTISTE:

Martina Frattura (PIAZZA DELLA LEPRE)_Lighting designer e ricercatrice indipendente.

Martina Frattura, classe 2020 dei 40 under 40 lighting awards, è laureata in Interior Design al Politecnico di Milano e al KTH Royal Institute of Technology in Architectural Lighting Design and Health, con una tesi di ricerca presso il dipartimento Human Technology Interaction della Eindhoven University of Technology (TU/e).

Ha diretto la ricerca itinerante “A Beautiful Light” che l’ha portata in dieci Paesi diversi e che indaga la possibilità di replicare lo stato di soft-fascination negli ambienti costruiti, utilizzando l’illuminazione artificiale per sostenere un buon livello di attenzione.

Martina lavora come libera professionista nel campo del lighting design ed è ora a capo del think-tank “The Beauty Movement”, composto da designer, scienziati, artisti, architetti e filosofi, che ricercano i principi fondamentali dell’estetica e il suo impatto sulle varie discipline.

È membro IALD e Women in Lighting.

 

Giusy Gallina (PIAZZA CAMBIASO) Architectural Lighting Designer

Giusy Gallina è laureato in Architettura presso il Politecnico di Torino, con una tesi di ricerca sull’impatto tecnologico dei sistemi di illuminazione negli edifici storici. Il suo lavoro sviluppato in oltre 20 anni di esperienza, comprende una vasta gamma di progetti di illuminazione architetturale in termini di tipologia e dimensione. Da appassionata velista, ispirata dall’ambiente naturale e affascinata dalla possibilità di creare atmosfere dinamiche, la sua strategia progettuale mira a studiare l’interazione tra la luce del giorno e le fonti di luce artificiale, per ricreare i mutevoli fenomeni di luce naturale negli interni, attraverso l’uso innovativo di sistemi di illuminazione dinamici e adattivi.

Dal 2015 è referente scientifico e formatore per l’OAT, Ordine degli Architetti di Torino, con l’obiettivo di sensibilizzare il settore della progettazione per un uso professionale della luce.

Ha pubblicato numerosi articoli su riviste professionali.

È membro IALD e Women in Lighting.

 

CURATRICE DEL PROGETTO LIGHTING FOR GENOA

Stefania Toro

Architetta specializzata in lighting, lavora in Francia a Parigi presso lo studio “Light Cibles” di Louis Clair.

In Italia, collabora con Archiluce Lighting Design.

Dal 2006 fa parte di San Lorenzo 21, studio di architettura, selezionato nel 2015 per la prima TEDX  conference a Genova.

Nel 2014 è tra i fondatori di Condiviso, società cooperativa consortile che offre consulenza nel campo della comunicazione e dell’immagine, di cui è anche amministratrice.

Dal 2016 fa parte del consiglio direttivo ligure ADI, di cui oggi è Vicepresidente.

E’ stata docente di lighting design all’interno del corso «Projection Mapping Designer” finanziato dal Fondo Sociale Europeo – Regione Liguria

Dal 2019 fa parte di WIL, Women in lighting, www.womeninlighting.com.

Specializzata in elaborazione attraverso la luce, di strategie culturali adatte ad esprimere ed affermare l’identità e la visibilità di enti, istituzioni, associazioni ed imprese, e di progetti di valore per il territorio. 

 

 

 

INFO e UFFICIO STAMPA

Sara Di Paolo_CONDIVISO _+39 347 7706109 sara.dipaolo@condiviso.coop

Giorgia Brusemini_ +39 339 5986604 mail@ognicasailluminata.com

 

 

Maratona di lettura

La notte del 26 maggio dalle ore 22:00 alla Salita Torre Embriaci si svolgerà la Maratona di lettura, iniziativa che vuole sperimentare e trasformare il modo di abitare gli spazi urbani, grazie alla luce.

La Maratona di lettura avrà luogo nell’ambito della Genova BeDesign Week e vuole sottolineare come l’illuminazione può avere un impatto positivo sulle nostre città rafforzando il design urbano, valorizzando le esperienze culturali e incoraggiando l’interazione sociale.

Porta il tuo libro del cuore e immergiti nell’installazione di lighting design LEGGERA, progetto delle lighting designer Giorgia Brusemini e Carla Morganti realizzato all’interno del più ampio progetto Lighting for Genoa, di cui la socia di Condiviso Stefania Toro è curatrice.

L’evento è aperto a tutti, lettori e ascoltatori.

Il progetto “Lighting for Genoa” ha l’obiettivo di intervenire sul centro storico genovese con installazioni permanenti di luce per riqualificare piazze e aree ritenute strategiche, valorizzare percorsi ed emergenze culturali e, non ultimo, mettere in sicurezza specifiche porzioni di territorio, specialmente in un periodo così delicato dal punto di vista della sicurezza nel nostro centro storico.

L’evento è supportato da LPS S.r.l. di Fabio Ravera e Giuseppe Massili.

Dalla sera del 28 dicembre, Piazza Don Gallo, nel Centro storico di Genova, è illuminata grazie alla nostra installazione artistica permanente voluta dall’amministrazione comunale, progettata da Condiviso grazie alla creatività e competenza delle nostra lighting designer Stefania Toro e realizzata grazie al contributo di alcuni progettisti dell’immagine e professionisti della luce, in seguito ad un percorso di progettazione partecipata che ha coinvolto i residenti.

L’installazione è composta da una seduta al centro della piazza, che grazie a delle pareti traforate proietta contenuti multilingue sulla piazza, da una proiezione di grandi dimensioni sulla facciata dell’edificio lato est e da connessioni di luce sugli accessi da via Lomellini e via del Campo.

L’opera intende valorizzare la piazza dal punto di vista scenografico, connetterla idealmente con le principali arterie di comunicazione del centro storico, farne emergere i valori fondanti – come il rispetto e il senso di comunità – e sottolineare l’importanza che la vegetazione ha all’interno della piazza (vegetazione voluta e curata dagli abitanti), nel rispetto delle esigenze dei residenti e ad integrazione dell’attuale illuminazione pubblica.

Il progetto di Piazza Don Gallo si inserisce in un più ampio progetto pensato in diverse piazze del Centro storico, Lighting for Genoa, dove il lighting design diventa uno strumento di valorizzazione del patrimonio architettonico e del tessuto urbano della città.

 

Contesto

Nel 2014, Piazza Don Gallo è stata oggetto di un importante cantiere di riqualificazione. In questi anni, è stata protagonista di azioni spontanee degli abitanti, che vogliono mantenere la piazza viva e allontanare il degrado e la delinquenza. Associazioni e abitanti cercano così di rendere la piazza sempre più permeabile al territorio circostante e di sottrarla all’isolamento, dato dal fatto che, pur essendo molto centrale, è al di fuori dei percorsi pedonali più frequentati.

Una delle azioni più rilevanti è legata al verde. Sono state collocate innumerevoli piante, per rendere lo spazio più accogliente. Un giardino spontaneo che, simbolicamente, significa “prendersi cura” e viene manutenuto da alcuni abitanti che se ne occupano ogni giorno. Recentemente è stato aperto anche un portierato sociale: un presidio permanente della piazza.

Alcune sedute modulari sono state collocate sperimentalmente per sondare l’uso che gli utilizzatori della piazza ne avrebbero fatto, spontaneamente, e verificarne la resistenza all’usura, nella convinzione che cura genera cura. A distanza di 6 mesi, rileviamo che vengono utilizzate liberamente, creando aggregazione, dialogo, integrazione, valori molto cari a Don Gallo.

Concept

La proposta progettuale d’illuminazione scenografica permanente per piazza Don Gallo nasce dagli elementi valoriali emersi dopo un lungo percorso di ascolto del territorio.

Abbiamo cercato di rappresentare con la luce i valori espressi con forza dagli abitanti, utilizzandoli come perno per rilanciare la piazza e renderla un punto di interesse turistico e un luogo fruibile dai cittadini nella quotidianità.

Le linee guida della fase progettuale sono state:

– valorizzazione scenografica della piazza;

– connessione con le principali arterie di comunicazione del centro;

– integrazione dell’illuminazione pubblica;

– attenzione per le esigenze dei residenti e della comunità;

– valorizzazione dei valori fondanti di Piazza Don Gallo;

– sottolineatura dell’importanza che la vegetazione ha all’interno della piazza.

Il progetto integra diverse soluzioni legate all’utilizzo della luce: una seduta posta al centro della piazza intorno all’albero simbolo piantato nel 2014 in memoria di Don Gallo. Una seduta che vuol essere strumento di aggregazione e che al calar della sera si trasforma in lanterna luminosa per proiettare messaggi al suolo che ci parlano di inclusione, aggregazione, solidarietà, in 6 lingue differenti, proprio a testimonianza dell’interculturalità di questo luogo.

Su una delle facciate (edificio a est della piazza) abbiamo deciso di proiettare della vegetazione fuori scala, evocativa delle azioni intraprese dai cittadini negli anni. Un’illustrazione originale, creata appositamente per la piazza da Cristiano Ghirlanda e Marie Caroline Courbet, graphic designer.

Abbiamo prestato particolare attenzione affinché l’impatto dell’illuminazione fosse adeguato, scegliendo di utilizzare colori tenui per rendere più accogliente l’ambiente circostante. Grazie al mapping, oscurando la luce in prossimità delle finestre delle abitazioni, è stato possibile evitare di invaderle con la luce, in modo da non arrecare disturbo.

Anche nelle connessioni con il tessuto circostante la luce funge da collante: dopo aver individuato gli accessi principali alla piazza (2 da via Lomellini, 2 da via del Campo, 1 da piazza della Nunziata), abbiamo scelto i vicoli di connessione a Via Lomellini, strada di grande passaggio pedonale, per creare una segnaletica luminosa al suolo per accompagnare il visitatore al centro piazza, dove è collocata la seduta – lanterna.

Gli accessi alla piazza, quindi, oltre al toponimo, lanciano al visitatore anche il messaggio chiave del progetto, quello di comunità. Abbiamo scelto la parola comunità e, di nuovo, a rappresentare la multiculturalità che caratterizza la piazza, l’abbiamo declinata in 6 lingue differenti: italiano, inglese, francese, spagnolo, cinese e arabo.

Scheda tecnica

Per l’illuminazione scenografica della piazza sono stati impegnati n. 17 proiettori, per un consumo energetico complessivo di 2,7 KW, meno del consumo di un appartamento.

Tutte le sorgenti luminose utilizzate sono a led. I proiettori con consumi maggiori sono quelli destinati alla proiezione sulla facciata con un consumo ciascuno di 700W.

 

 

Progetto di lighting design: Stefania Toro

Illustrazioni di: Cristiano Ghirlanda, Marie Caroline Courbet

Partner illuminotecnici: Proietta srl, Space Cannon

Carpenteria in ferro: Gnstyle & Co S.R.L.

Committente: Comune di Genova

Ufficio Direzione Ambiente Energy Manager

Ufficio Direzione Rigenerazione Urbana – Urban Center

 

 

 

Stefania Toro

I libri di scuola ci insegnano che la luce è un’onda elettromagnetica che si propaga nel vuoto e che dobbiamo la nostra vita a quella solare. Ma chi di questa forma d’energia ha fatto il proprio lavoro sa che c’è molto di più da raccontare. La luce è anche intuizione, studio e progetto. La luce è cultura e ce ne parla Stefania Toro, socia di Condiviso, architetta e lighting designer, in questa breve chiacchierata.

 

Stefania, quanto conta la luce nelle nostre vite?

(S) La luce, sia essa naturale o artificiale, è molto importante poiché può incidere sullo stato d’animo ed emotivo di una persona. Ad esempio, uno spazio pubblico all’aperto mal illuminato può generare senso di insicurezza ed angoscia, o viceversa, se ben illuminato e volto a valorizzare l’architettura del luogo può incidere sulla percezione di sicurezza ed invogliare le persone ad attraversare quello spazio.

 

Tu sei lighting designer, un mestiere che non tutti conoscono. Puoi spiegarmi chi sono e cosa fanno le/i lighting designer?

(S) Il lighting designer è un professionista che si occupa della progettazione dell’illuminazione di uno spazio aperto o di un ambiente interno. Il lighting designer molto frequentemente lavora in team con altri professionisti ed insieme a loro si prefigge l’obiettivo di valorizzare lo spazio che illuminerà.

 

In quali ambiti, settori o circostanze è maggiormente richiesto l’intervento di questә professionista?

(S) In genere in ambito teatrale, architettonico e urbanistico. In Italia non è ancora visto come un professionista necessario alla stesura di un progetto insieme ad ingegneri e architetti. Purtroppo, dobbiamo fare ancora molta strada in questo senso.

 

Come ha inizio un progetto luminoso?

(S) Si parte dall’analisi del contesto e dalle necessità del committente. Ci si pone obiettivi comuni e, con un lavoro di squadra molto minuzioso, si cerca di assolvere a tutte le necessità, nel rispetto di vincoli paesaggistici, architettonici e delle normative in vigore.

 

Qual è il tipo di tecnologia che utilizzi di più? 

(S) Sempre più spesso, e direi quasi esclusivamente, si utilizza la tecnologia a led che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante in termini di tecnologia, caratteristiche tecniche e resa illuminotecnica.

 

Ti sei fatta un’idea di quale caratteristica non debba mai mancare in un allestimento luminoso di successo per essere considerato tale?

(S) Sì: l’aspetto emozionale. Ogni progetto deve essere studiato per valorizzare il contesto, anche quello meno stimolante esteticamente, accogliere le persone ed emozionarle.

 

Sicuramente ti ricordi ogni dettaglio del progetto più bello e importante della tua vita. Ci racconti qualcosa al riguardo? 

(S) Il progetto più stimolante affrontato e realizzato è stato quello per la Manifattura Tabacchi di Cagliari, primo vero progetto importante in termini di metratura ma anche per l’importante significato in termini di rigenerazione urbana, poiché ha permesso la ristrutturazione di un’area abbandonata da anni permettendone la rinascita come polo per la creatività aperto al tessuto urbano.

Un altro progetto a cui sono molto legata è un piccolo intervento temporaneo di lighting, una proiezione sulla facciata dell’Hennebique nell’area portuale di Genova. Una proiezione su un edificio dal forte valore simbolico, un ex silos granaio, da tempo destinato all’abbandono. Un intervento che ha acceso il dibattito pubblico su quell’area.

 

Domanda diretta a cui ti chiedo di rispondere di getto: mi dici un aspetto positivo e uno negativo del tuo lavoro?

(S) Positivo: lavorare con professionisti differenti. Questo mi permette una grossa crescita professionale continua.

Negativo: spesso è un lavoro non compreso, viene confuso con quello di chi disegna lampade. È necessario lavorare il doppio poiché alla base bisogna educare alla cultura della luce.

 

Esiste un progetto di cui ti sarebbe piaciuto essere l’autrice, ma che ha creato un’altrә professionista?

(S) Il progetto dell’illuminazione del Mucem di Marsiglia, realizzato dal lighting artist Yann Kersalè.

 

Perché consiglieresti a qualcuno di diventare un lighting designer? 

(S) Perché è un lavoro creativo, stimola l’immaginazione, migliore la percezione dello spazio nelle persone, contribuisce al benessere psicofisico. È un lavoro che ti forma continuamente poiché ti permette di lavorare con professionisti differenti specializzati in ambiti differenti (architetti, ingegneri, paesaggisti, agronomi, sociologi, antropologi…).

 

Parli spesso di Women in Lighting. Di cosa si tratta? 

(S) Un network internazionale che unisce professioniste donne che operano del settore della progettazione illuminotecnica.

 

Qual è la cosa più strana che ti è successa lavorando ad un progetto di lighting design? 

(S) Più che strana direi interessante. Per il progetto dell’illuminazione dei percorsi e di alcune vasche dell’Acquario di Genova, abbiamo dovuto osservare gli animali e parlare con i biologi che ci hanno illustrato comportamenti, tempi di veglia, colore della luce necessario a non interferire con i bioritmi degli animali. Un progetto dove il discorso dell’interdisciplinarietà si è reso necessario.

 

Un’ultima domanda a bruciapelo: luce calda o fredda? 

(S) A seconda dell’intervento è necessario utilizzare temperature della luce differenti. Normalmente la luce bianca calda viene impiegata per gli interni delle abitazioni ma anche degli uffici, mentre la luce bianca fredda, ovvero quella che va oltre i 4000 gradi Kevin, viene scelta per illuminare grandi spazi aperti o piani di lavoro destinati alla preparazione gastronomica. Scegliere il giusto colore della luce è anche importante per esaltare ad esempio l’effetto suggestivo degli arredi. È bene sottolineare che non esiste una regola generale per quanto riguarda la scelta del colore della luce delle lampadine, e ciascuno può scegliere in base alle proprie esigenze di illuminazione e alle proprie preferenze. Tuttavia, è pur vero che la tonalità della luce influisce molto a livello psicologico e determina degli stati d’animo a seconda della sua intensità.

Foto: grazie a Formalighting e Women in LightingItaly.

Europa Creativa

Il 24 maggio 2018 Condiviso ospiterà un workshop sul Programma Cultura e sul Programma MEDIA di Europa Creativa.

L’evento è aperto a tutti gli operatori del settore culturale, creativo e audiovisivo che in 4 ore avranno l’occasione di:

  • conoscere le opportunità di finanziamento di Europa Creativa per il 2018;
  • saperne di più sul fondo di garanzia per le industrie culturali e creative;
  • scoprire le prime anticipazioni sul futuro di Europa Creativa;
  • conoscere i protagonisti di due progetti finanziati;
  • presentare la propria idea allo staff del Creative Europe Desk Italia.

Il workshop è gratuito ed è possibile registrarsi inviando una mail a info@condiviso.coop

Tra i relatori ci saranno: Silvia Sandrone, Project Officer del Creative Europe Desk Italia – Ufficio MEDIA Torino, Istituto Luce Cinecittà; Marzia Santone, Project Officer del Creative Europe Desk Italia – Ufficio Cultura MiBACT; Claudio Pozzani, Direttore Artistico del Festival Internazionale di Poesia “Parole Spalancate”; Alessandra Pastore, Programme Coordinator dell’attività di formazione “MAIA workshops”.

Dopo la presentazione di Europa Creativa e una sessione di Q&A, l’evento proseguirà con due progetti cofinanziati da Europa Creativa. Stiamo parlando del progetto “Versopolis” e dell’attività di formazione avanzata per produttori “MAIA Workshops“.

Versopolis è una piattaforma sulla poesia gestita dal Beletrina Publishing Institute (Slovenia). Cofinanziata per ben due volte dal Programma Cultura, Versopolis promuove i poeti emergenti e la traduzione e la pubblicazione delle loro poesie in diverse lingue europee. L’obiettivo è quello di creare una comunità europea di poeti e di far conoscere le loro opere a un vasto pubblico. Tra i membri della piattaforma c’è anche il Festival Internazionale di Poesia “Parole Spalancate” di Genova.

MAIA Workshops è un programma internazionale di alta formazione per produttori emergenti cofinanziato dal Programma MEDIA di Europa Creativa e giunto quest’anno alla sua tredicesima edizione. Gestito dall’associazione culturale Maia e prima ancora da Genova Liguria Film Commission, MAIA affronta il processo complesso di sviluppo, produzione, marketing e distribuzione di un’opera audiovisiva, fornendo ai partecipanti le competenze fondamentali per gestire i loro progetti attraverso tutte queste fasi fino al raggiungimento dell’audience.

Per concludere, dopo il networking lunch, chi ha un progetto da presentare per le prossime call di Europa Creativa, potrà fissare un incontro individuale con Silvia Sandrone e Sarah Bellinazzi per la parte MEDIA e con Marzia Santone per la parte Cultura.

Per prenotarsi basta lasciare nome, cognome e programma di interesse al desk registrazioni, al momento dell’accredito. Lo staff del Desk sarà disponibile per un massimo di 10 colloqui tra Cultura e Media e sarà valida la regola del “chi prima arriva, prima è servito”.

Il workshop è gratuito ed è possibile registrarsi inviando una mail a info@condiviso.coop

Europa Creativa e il Creative Europe Desk Italia

Europa Creativa è un programma di 1,46 miliardi di euro dedicato al settore culturale e creativo per il 2014-2020, composto dal Programma Cultura, dal Sotto – Programma MEDIA e da una sezione transettoriale, che prevede tender annuali e un fondo di garanzia per le industrie culturali e creative.

Il Creative Europe Desk Italia è il Desk nazionale sul Programma Europa Creativa. Coordinato dal Ministero dei beni e della attività culturali e del turismo, in cooperazione con Istituto Luce Cinecittà, fa parte del network dei Creative Europe Desk, creato dalla Commissione Europea per offrire assistenza tecnica gratuita su Europa Creativa e per promuovere il Programma in ogni Paese partecipante.

In Italia il Creative Europe Desk nasce dall’esperienza pluriennale dell’ex Cultural Contact Point Italy e degli ex Uffici MEDIA Desk Italia e Antenna MEDIA ed è formato dall’Ufficio CULTURA, responsabile del Sottoprogramma Cultura, e dagli Uffici MEDIA di Roma, Torino e Bari, responsabili del Sottoprogramma MEDIA.

Link

Creative Europe Desk Italia – Ufficio Cultura

Creative Europe Desk Italia – Ufficio MEDIA

MAIA Workshops

Programma

9:30     Registrazioni

10:00   Saluti introduttivi

10:30    Europa Creativa – Programma Cultura, Marzia Santone, Creative Europe Desk Italia – Ufficio Cultura – MiBACT

11:30    Europa Creativa – Programma MEDIA, Silvia Sandrone, Creative Europe Desk Italia – Ufficio MEDIA Torino, Istituto Luce Cinecittà

12:30   La Piattaforma Versopolis

Claudio Pozzani, Direttore Artistico Festival Internazionale di Poesia Parole Spalancate

12:45   MAIA workshops, Alessandra Pastore, Programme Coordinator

13:00    Q&A

13:30    Networking Lunch

14:30    Colloqui individuali

Il workshop è gratuito ed è possibile registrarsi inviando una mail a info@condiviso.coop

Coopstarter

CoopStarter Una piattaforma per sviluppare progetti innovativi. Con÷ partner del progetto ne ha realizzato l’immagine coordinata il logo e tutti gli strumenti necessari per la sua realizzazione.

Evento Bastimento Darsena

Evento Bastimento è approdato in Darsena a metà settembre, aperto dalla tavola rotonda “Darsena 2027” presso l’auditorium del Mu.MA – Galata Museo del Mare, con la partecipazione di architetti, istituzioni ed esperti locali ed internazionali.

Il tema è stato – ovviamente – la Darsena, microcosmo dentro alla città che aspira ad essere ri-scoperto e messo a sistema. La Darsena genovese si trova in un punto d’intersezione tra due assi virtuali (uno trasversale tra il centro storico e il mare, uno longitudinale con il Porto Antico, a levante, e Ponte dei Mille e la Lanterna, a ponente) e – tra luci e ombre – ospita musei, facoltà, scuole, attività commerciali e artigianali, startup, pescatori, pescherecci, barche a vela, abitazioni private e luoghi di lavoro.

Obiettivo di Evento Bastimento è trasferire creatività e cultura, design e artigianato laddove c’è una domanda di novità, di cambiamenti e di opportunità. Il design, la storia e l’arte sono gli strumenti che ci aiuteranno a valorizzare la Darsena, a comprenderne l’anima e a restituire dignità a questo luogo storico.

Con la tavola rotonda, abbiamo dato inizio simbolicamente ad un conto alla rovescia che si concluderà nell’estate del 2017 con l’esposizione e la presentazione di idee e progetti realizzati durante uno workshop – organizzato in collaborazione con U-BOOT Lab – e dedicato ad architetti paesaggisti, lighting designer, economisti, artisti e studenti delle facoltà di Architettura ed Economia e dell’Accademia di Belle Arti.

Nell’edizione 2016, oltre a “Darsena 2027”, Evento Bastimento ha ospitato due “designer in banchina”: hanno presentato il loro lavoro e la loro filosofia il designer e produttore Gian Paolo Venier, cultore del design fatto “su misura”, attento all’uso dei materiali, alle texture e ad una tavolozza sofisticata, e Catarina Carvalho, manager di Darono, azienda portoghese che nei suoi prodotti combina l’arte dell’handmade con il design innovativo, riunendo in sé ispirazioni e tradizioni provenienti da culture differenti.

Evento Bastimento mette in evidenza luoghi e propone contaminazioni di arte e design. Abbiamo allestito due terrazze per offrire ai nostri ospiti e ai visitatori un punto di vista inusuale sulla vecchia Darsena. La terrazza Ponte 3 di Dialogo nel Buio e quella del Mirador presso il Galata Museo del Mare. L’allestimento – organizzato grazie al coinvolgimento di Pollericinque, primo VillaConceptStore – ha visto protagoniste aziende leader nel campo della ceramica, come Mutina e Ceramica Cielo, dell’acciaio come Cea Design, dello spazio bagno come Rexa Design e dei radiatori di arredo come Tubes, del decor come London Art wallpaper. Genoalamp ha fornito originali apparecchiature illuminotecniche per esterno di Platek, azienda selezionata per illuminare il Museo temporaneo di Christo e Jeanne Claude sul Lago d’Iseo. Mobilia ha presentato le sedute e gli elementi d’arredo outdoor di Fatboy. Oltre alle creazioni dell’azienda portoghese Darono, selezionata per la sua originalità nell’assemblare artigianalmente materiali tecnici e tradizionali.

 

L’allestimento ha fatto dialogare tra loro luoghi ed elementi di design e li ha messi in relazione, utilizzando il più possibile ciò che già esisteva come le ringhiere dei Ponti, il volume in ferro del vano scala di Dialogo nel Buio, i montanti delle vetrate, la parete nera interna alla sala conferenze utilizzata come sfondo scenico. È stato scelto per l’allestimento l’utilizzo del fieno per riportare al tempo in cui la Darsena era attraversata da carri trainati da animali da trasporto. L’allestimento e gli oggetti selezionati non dovevano prevalere sul paesaggio della Darsena ma integrarsi e rafforzarlo, accrescendone l’atmosfera suggestiva e creando nuovi scorci e nuovi punti di vista.

Evento Bastimento è anche installazioni urbane: due installazioni artistiche, curate da Francesca Busellato, hanno rivitalizzato spazi e prospetti di Palazzo Reale che affacciano sulla multiculturale via Pré, con le azioni artistiche “Those who tried to put the rainbow back in the sky” di Driant Zeneli e “Mediterraneo” di Ettore Favini.

Il coinvolgimento delle attività della pesca e della ristorazione attive in Darsena hanno infine consentito di offrire ai visitatori e agli ospiti la degustazione di alcune eccellenze locali.

Evento Bastimento è stato realizzato in occasione di Zones Portuaires, il festival internazionale delle città portuali (www.zonesportuaires-genova.net), realizzato a Genova dall’Associazione U-BOOT Lab e promosso da MEDSEA e da Incontri in Città.

Un sentito ringraziamento va alle istituzioni, alle attività economiche e commerciali, ai professionisti, alle associazioni e a tutte le persone che hanno partecipato e collaborato alla realizzazione di Evento Bastimento perché hanno dimostrato, con la loro presenza e il loro impegno, di credere in questo progetto e di voler essere protagonisti di questa ambiziosa trasformazione urbana.

Vi aspettiamo quindi carichi di idee e di novità alla prossima tappa, nel 2017!

Lighting Design

LE FORMAZIONI DI CONDIVISO

3 LIGHTING DESIGN WORKSHOP: URBAN LIGHTING, LUCE PER L’ARTE, LIGH PAINTING

Dall’1 al 30 Aprile 2016

La figura professionale del lighting designer sta diventando sempre più importante poiché lo studio sapiente dell’illuminazione permette la valorizzazione di qualsiasi spazio e architettura. Grazie alla collaborazione con professionisti che da anni svolgono questo mestiere, proponiamo 3 differenti workshop per imparare a progettare la luce in modo intelligente.

Per questo primo ciclo di inscontri ci siamo concentrati su urban lighting, luce per l’arte e light painting.

WORKSHOP 1 | URBAN LIGHTING

1, 2, 3 aprile 2016

Tre giorni full-immersion per imparare a progettare la luce

Lo workshop, condotto da light designer professionisti, è rivolto a laureati, studenti o professionisti che desiderano avvicinarsi al mondo dell’illuminotecnica o che vogliano approfondire e perfezionare le conoscenze già acquisite nel campo della luce.

Lo workshop consiste nell’imparare ad elaborare un progetto illuminotecnico di uno spazio urbano reale,  attraverso lo sviluppo delle varie fasi progettuali, dal concept alla presentazione finale.

La partecipazione allo workshop consentirà di apprendere, aggiornare e implementare innovativi concetti in campo tecnologico a livello teorico e pratico, approfondendo la conoscenza di materiale illuminotecnico e delle nuove tecnologie LED.

Il progetto avrà come luogo di studio uno spazio nell’area del Porto antico.

Lo workshop prevede un minimo di 6 posti. Iscrizioni fino ad esaurimento posti.

Alla fine degli incontri sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

PROGRAMMA

Venerdì 1 aprile 2016

ore 09:00 – 21:00

09:00 | Accoglienza e presentazione workshop.

09:30 | La figura professionale del light designer.

10:30 | Coffe Break.

11:00 | Case history progettuali.

12:20 | Metodologia progettuale.

13:00 | Pausa pranzo.

14:30 | Classificazione e qualità cromatiche delle sorgenti luminose. Led e nuove tecnologie. Gli apparecchi d’illuminazione: caratteristiche e parametri di scelta.

17:00 | Sopralluogo diurno.

18:00 | Pausa.

20:00 | Sopralluogo notturno.

Sabato 2 aprile 2016

ore 09:00 – 18:00

09:00 | Divisione in gruppi di lavoro

09:45 | Elaborazione concept del progetto illuminotecnico.

13:00 | Pausa pranzo.

14:30 | Elaborazione del progetto.

18:00 | Chiusura lavori.

Domenica 3 aprile 2016

ore 09:00 – 18:00

09:00 | Elaborazione del progetto

13:00 | Pausa pranzo.

14:30 | Elaborazione del progetto.

16:30 | Presentazione dei progetti

18:00 | Aperitivo di chiusura lavori e consegna degli attestati.

Ogni partecipante dovrà essere munito di proprio PC.

WORKSHOP 2 | LUCE PER L’ARTE

15, 16, 17 aprile 2016

Tre giorni full-immersion per imparare a progettare la luce per gli allestimenti espositivi.

Lo workshop, condotto da light designer professionisti, è rivolto a laureati, studenti o professionisti che desiderino avvicinarsi al mondo dell’illuminotecnica o che vogliano approfondire e perfezionare le conoscenze già acquisite nel campo della luce.

Lo workshop consiste nell’imparare ad elaborare un progetto illuminotecnico di una esposizione d’arte, attraverso lo sviluppo delle varie fasi progettuali, dal concept alla presentazione finale.

La partecipazione allo workshop consentirà di apprendere, aggiornare e implementare innovativi concetti in campo tecnologico a livello teorico e pratico, approfondendo la conoscenza di materiale illuminotecnico e delle nuove tecnologie LED.

Il progetto avrà come luogo di studio alcune sale del Museo dell’Accademica Ligustica di Belle Arti di Genova.

Lo workshop prevede un minimo di 6 posti e un numero limitato di disponibilità.

Alla fine degli incontri sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

PROGRAMMA

Venerdì 15 aprile 2016

ore 09:00 – 18:00

09:00 | Accoglienza e presentazione workshop.

09:30 | La figura professionale del light designer in ambito museale.

10:30 | Coffe Break.

11:00 | Case history progettuali.

12:20 | Metodologia progettuale.

13:00 | Pausa pranzo.

14:30 | Classificazione e qualità cromatiche delle sorgenti luminose. Led e nuove tecnologie. Gli apparecchi d’illuminazione: caratteristiche e parametri di scelta.

17:00 | Sopralluogo.

Sabato 16 aprile 2016

ore 09:00 – 18:00

09:00 | Divisione in gruppi di lavoro

09:45 | Elaborazione concept del progetto illuminotecnico.

13:00 | Pausa pranzo.

14:30 | Elaborazione del progetto.

18:00 | Chiusura lavori.

Domenica 17 aprile 2016

ore 09:00 – 18:00

09:00 | Elaborazione del progetto

13:00 | Pausa pranzo.

14:30 | Elaborazione del progetto.

16:30 | Presentazione dei progetti

18:00 | Aperitivo di chiusura lavori e consegna degli attestati.

Ogni partecipante dovrà essere munito di proprio PC.

WORKSHOP 3 | LIGHT PAINTING

Tra luce e foto

29, 30 aprile 2016

Due giorni full-immersion per conoscere ed approfondire la tecnica del Light Painting

Il Light Painting è una particolare tecnica fotografica che si basa sul semplice utilizzo di una sorgente luminosa (torcia, candela, scintille, fibra ottica ecc.) con cui, durante una lunga esposizione, si possono creare immagini sorprendenti o “dipingere con la luce” vari elementi durante lo scatto di una fotografia.

Il Light Painting è a tutti gli effetti una forma d’arte che scaturisce da una tecnica fotografica utilizzando  un tempo di posa molto lungo che impressiona tracce luminose (già nel 1889, in modo del tutto casuale, vennero impresse in un’immagine fotografica da Étienne-Jules Marey e Georges Demeny). Del secolo scorso ci rimangono interessanti testimonianze come, ad esempio, quelle di Man Ray e Gjon Mili (che immortalò Pablo Picasso in una serie di meravigliosi segni luminosi). In seguito molti altri artisti si sono cimentati con tecniche sempre più entusiasmanti in questa forma d’arte. Con le nuove tecnologie gli artisti che “dipingono con la luce” si sono moltiplicati fino a formare una vera e propria corrente che annovera artisti di tutto il mondo.

Il Light Painting, utilizzato sovente nello Still Life, trova oggi spazio in moltissimi generi fotografici impiegati in pubblicità. La città, di notte, può diventare una tavolozza dove “dipingere” con la luce!

Il corso è rivolto a chiunque abbia già delle nozioni di base di fotografia. È necessario possedere una fotocamera Reflex (ma anche compatta o mirrorless), di qualunque tipo (sia di livello professionale, sia amatoriale) ovvero una fotocamera compatta con la possibilità di operare in manuale ed essere muniti di un treppiede fotografico.

Durante il corso, dopo la parte teorica introduttiva, verranno realizzate immagini di Still Life e ritratti in interno, per proseguire con un’uscita in notturna nell’area dell’EXPO di Genova.

La disponibilità dello workshop è di soli 9 posti.

Alla fine degli incontri sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

PROGRAMMA

Venerdì 29 aprile 2016

ore 17:00 – 24:00

Accoglienza e presentazione workshop.

Il light painting e la sua evoluzione artistica.

Attrezzatura di base per scatti in interno.

Metodologia e tecnica di ripresa in posa B.

Le nuove tecnologie e il Light Painting.

Esercitazioni di scatto in interno: Still Life e ritratti.

Sabato 30 aprile 2016

ore 16:00 – 24:00

Valutazione e discussione degli scatti in interno.

Tecnica del Light Painting in esterno e attrezzatura di base.

Tecniche creative e dinamiche.

Aperitivo.

Esercitazioni di scatto in esterno.

Ogni partecipante dovrà essere munito di propria macchina fotografica e cavalletto.

DOCENTI

Luca Carrà (workshop 3)

Luca Carrà è un ingegnere. In seguito all’incontro con il fotografo Alberto Terrile inizia a dedicarsi alla fotografia creativa realizzando opere di Light Painting.

Attraverso questa tecnica affascinante, bizzarra e a suo modo misteriosa esprime il suo senso artistico della fotografia digitale, creando ambientazioni e scatti surreali grazie alla sperimentazione di nuove tecniche approfondendo con passione aspetti e soluzioni innovative con l’ausilio di luci a led, torce, fuoco e strumenti self made.

In questi ultimi anni ha realizzato opere uniche, irripetibili e soprattutto non manipolate da tecniche di foto ritocco, che lo hanno portato a ricevere diversi premi: Primo classificato nell’edizione Giardini di Plastica 2013 e per Scatti da Favola 2015 del Premio Andersen di Sestri Levante, con la rivisitazione della fiaba di “Pollicino”.

Ha collaborato con l’Accademia Ligustica delle Belle Arti di Genova in occasione dell’evento di Rai Radio2 – M’illumino di meno 2014 e con Luce all’alba svoltasi a dicembre 2015.

Con l’Associazione L’Altra Via sta sviluppando il progetto L’altra Luce che prevede di realizzare opere luminose nel centro storico di Genova nel quadro di un progetto di recupero e valorizzazione inserito in un percorso fotografico più ampio che vede Genova, al centro di un racconto luminoso che la ritrae e racconta dei suoi quartieri e zone più intime.

Liliana Iadeluca (workshop 1,2,3)

Dopo gli studi al D.A.M.S. di Bologna, all’inizio degli anni ’80 si specializza nella luce per lo spettacolo. Nel 1995, individuando le potenzialità espressive della luce, fonda Archiluce Lighting Design, studio di progettazione e consulenza illuminotecnica, che coniuga tecnica e creatività operando in contesti relativi all’arte, all’architettura e alla scenografia urbana.

Da molti anni è docente di Light Design e di Illuminotecnica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, l’Accademia Albertina di Torino e l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Promotrice di eventi sul tema della luce e del risparmio energetico in Liguria e a Milano, collabora con Rai Radio2 per molte edizioni di M’illumino di meno. Da alcuni anni si dedica anche al Light Painting, collaborando con artisti di livello internazionale in eventi di forte impatto visivo con i quali sperimenta per la prima volta in assoluto una nuova applicazione di Light Painting in realtime per il lancio del nuovo orologio Tissot al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano (guarda il video). Sito web: www.archilucedesign.com

Stefania Toro (workshop 1,2)

Si laurea in Architettura nel 2003 con una tesi sull’illuminazione scenografica urbana e in seguito si trasferisce a Parigi presso lo studio di lighting design “Light Cible” di Louis Clair in qualità di referente per concorsi e progetti illuminotecnici di scala internazionale. Al rientro in Italia, nel 2005, intraprende l’attività di libero professionista offrendo consulenza di light design a diversi studi di architettura e inizia un sodalizio di collaborazione con lo studio Archiluce Lighting Design in qualità di progettista. Dal 2007 fa parte dello studio SanLorenzo21_architettura e lighting design.  Nel 2014 fonda, insieme ad altri 9 soci, Condiviso, rete di aziende e professionisti che offre servizi alle imprese e a chi vuole trasformare idee in business.

Dal 2016 fa parte del direttivo di ADI Liguria. Sito web: Sanlorenzo21

COSTI

Urban lighting – 1,2,3 aprile € 375,00

Luce per l’arte – 15, 16, 17 aprile € 375,00

Light Painting – 29, 30 aprile € 195,00

I costi dei singoli workshop sono al netto dell’iva e comprensivi di:

–  Documentazione tecnica
– Attestato di partecipazione
– Coffee break e aperitivo finale

ISCRIZIONI

L’iscrizione dovrà essere regolarizzata inviando alla segreteria organizzativa copia dell’avvenuto versamento del 50% della quota. Il restante 50% dovrà essere saldato il primo giorno dello workshop. I versamenti vanno effettuati sul seguente conto corrente bancario: IBAN: IT29V0501801400000000177136

Causale: WORKSHOP_LIGHTING_DESIGN N°…..

Per informazioni ed iscrizioni info@condiviso.coop – tel.+39 010 8568 340

Scarica programma URBAN LIGHTING

Scarica programma LUCE PER L’ARTE

Scarica programma LIGHT PAINTING

Dolibarr

Le piattaforme gestionali Open Source si stanno rapidamente diffondendo tra le imprese e i professionisti, grazie all’abbattimento dei costi di start-up, personalizzazione e manutenzione e alla loro scalabilità e semplicità d’uso.

Il progetto Dolibarr è nato ormai da diversi anni e per il 2016 punta a rafforzare ulteriormente lo sviluppo delle funzionalità di ERP/CRM prestando attenzione soprattutto ai bisogni espressi dagli utenti attraverso i canali di supporto della comunità italiana e internazionale di Dolibarr.

Dolibarr è tra i più semplici sistemi ERP/CRM presente in rete, sia per chi lo deve installare, configurare e gestire sia per coloro che hanno il piacere di usarlo, accedendo al proprio ufficio sempre ed ovunque, tramite browser o con l’applicazione mobile.
È Basato su PHP e MySQL ed è in continua evoluzione, si adatta a qualsiasi implementazione, personalizzabile a misura di ogni business e attività attraverso i numerosi moduli scaricabili dal marketplace http://dolistore.com.

Grazie alla crescente comunità italiana, al suo forum e alla consulenza del circuito dei preferred partners è garantito il 100% di supporto.

Formazione in Condiviso

Condiviso, per la sua stessa natura di realtà composita, formata da professionisti di varia estrazione, è in grado di fornire servizi di consulenza e formazione in svariati ambiti.

Il nostro catalogo

Progettazione
Europrogettazione
Gestione di progetti e aziende erp/crm/pms
Corporate event management

Mktg e comunicazione
Web marketing
Social media
Brand identity
Scrittura istituzionale e per il web
Masterclass fotografia
Comunicazione interpersonale

It
Gnu/linux per la produttività quotidiana
Mysql
Wordpress
Joomla

Architettura design
Illuminotecnica
Architettura

Pari opportunità
Bilancio di genere
Stress, lavoro correlato e genere

Sociale
Diversity management
Formazione giuridica per operatori sociali
Responsabilità civile e modello 231
Formazioni e seminari di approfondimento
Supervisione clinica multiservizi

FORMAZIONE CONDIVISO

La nuova sede di Condiviso

Ristrutturare l’ ufficio in cui si lavora è un compito molto complesso, è un po’ come iniziare con i propri colleghi una relazione “intima”. Bisogna infatti prima conoscersi, studiarsi, incontrarsi possibilmente anche fuori dal contesto lavorativo, sapere il più possibile su tutti, poi discutere, confrontarsi per verificare se le idee proposte, riassunte sulla carta in schizzi e trasformate in progetto, sono soluzioni realistiche, perseguibili e realizzabili.

Committenti quali project manager, consulenti ICT e consulenti startup, avvocati, segretaria amministrativa, developer, marketing manager, fotografi, art director, sysadmin, lighting designer, communication manager si sono personificati in un’unica figura la cui richiesta era: realizzare un luogo di lavoro dove tutti si sentono a proprio agio, si riconoscono e, varcando la soglia della sede, pensano: ”che bello lavorare qui ”.

La nostra ristrutturazione è stata un progetto ambizioso, preceduto da riunioni e da interviste individuali mirate a conoscere le esigenze di ciascuno di noi, le necessità, le abitudini, i desideri, a capire cosa era per noi indispensabile e a che cosa potevamo rinunciare in cambio della condivisione di uno spazio e di un lavoro.

Da queste indagini è emerso che la maggior parte di noi desiderava che nella nostra sede fosse presente uno spazio adatto a ricevere dei bambini, che fossero i nostri figli o quelli dei nostri clienti, altri invece necessitavano di una sala d’aspetto e di un ufficio che comprendesse una sola postazione di lavoro, altri di avere la possibilità di portarsi il cane in ufficio senza disturbare o interferire negli spazi altrui. Volevamo un “angolo” laboratorio dove poter fare dei lavori manuali. Tutti desideravamo un luogo dove mangiare insieme, ricevere un cliente davanti ad un tè o ad un caffè, avere un luogo dove potersi distrarre e mangiare qualcosa, una cucina o qualcosa del genere. E poi, perché no, anche un divano.

Da queste considerazioni, esigenze, necessità, sogni, lo spazio architettonico ha preso forma in modo “naturale”, apparentemente spontaneo.

È nato così un progetto complesso ed articolato che comprende una saletta d’attesa che può ospitare anche delle riunioni ed è adatta a ricevere bambini, due uffici personali, un ufficio che ospita cani e padroni con ingresso separato, uno spazio che prevede circa 60 posti a sedere e si presta ad organizzare eventi e conferenze, una sala riunioni, una cucina che tra breve sarà auto-costruita, un open space che comprende 12 postazioni di lavoro e che richiede un forte senso civico (dovendo parlare a bassa voce, silenziare la suoneria del telefono mobile e rispondere al cellulare sul terrazzo che fortunatamente si affaccia su un panorama suggestivo).

Parte dell’arredo interno è un assemblaggio di mobili provenienti dai nostri precedenti uffici che come pezzi di un puzzle sono stati prima selezionati e poi collocati, sistemati, riusati alcuni riadattati.

Il contesto in cui si trova l’immobile, la tipologia del contenitore, è stato fondamentale e stimolante per raggiungere l’obiettivo che mi ero prefissata: da una parte soddisfare il più possibile le esigenze espresse dai miei soci, dando priorità a quelle ricorrenti e a quelle irrinunciabili, dall’altra portare all’interno il meraviglioso paesaggio marino che ci circonda, aprendo il più possibile lo spazio e creando lunghi campi visivi, visuali, che per raggiungere il mare, la darsena, possono attraversare più ambienti.

La sede di Condiviso è tutto questo, il nostro ufficio è la sintesi, l’espressione di ciascuno di noi, ognuno ha contribuito alla sua realizzazione e attraverso le interviste private ho cercato di cogliere la parte migliore di tutti i suoi “abitanti” per poi trasformarla in spazio, in luogo di lavoro, di incontro.

TEDx Genova

La scorsa estate ci hanno chiesto di partecipare alla prima edizione di TEDx a Genova ed all’invito abbiamo risposto con quello stesso entusiasmo che l’organizzatore ci ha manifestato parlando di un progetto che si poneva l’obiettivo di aprire le menti dei genovesi: lo stesso che da anni perseguiamo ideando e realizzando eventi.

Sono ormai quattro anni che con perseveranza individuiamo location inedite a Genova, luoghi abbandonati, dimenticati e con passione li allestiamo con contenuti speciali, elementi di arredo, illuminazione, opere di design, di arte e di artigianato, saperi e sapori per presentarli al pubblico come eventi indimenticabili.

La nostra ricerca è allestire un luogo dove tutti trovino qualcosa che gli appartenga, li gratifichi, li stupisca. Ci piace sognare e realizzare ciò che vediamo ad occhi chiusi.

La partecipazione a TEDx ci ha imposto di riflettere su ciò che abbiamo realizzato negli anni, sicure di non essere le uniche a veder crescere questa città, tant’è che nell’arco della giornata si sono susseguiti interventi di eccellenze che hanno portato affascinanti ed emozionanti testimonianze del loro mondo. Abbiamo concluso la giornata pervase da entusiasmo ed energia positiva, confidando che, oggi, Genova sia pronta ad accogliere e comprendere un concetto di lavoro innovativo a 360 gradi.

Quando ci hanno invitate a partecipare a TEDx e ci hanno chiesto di presentarci abbiamo pensato di fare nostre le parole di Gandhi: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”, perché abbiamo capito, anche attraverso questa esperienza, che cerchiamo di essere il cambiamento che desideriamo si realizzi a Genova.

Evento Bastimento in Cndiviso

Nell’ambito delle iniziative collaterali al Salone Nautico, Evento Bastimento è dedicato ad architetti, professionisti, esperti di design e di arredamento, ad imprese del settore nautico e non solo, e a tutti i cultori del gusto e i curiosi dello stile italiano. In prossimità del Museo del Mare e del Polo Universitario, una esposizione di oggetti e di light design, proiezioni video e dimostrazioni di stampa 3D da software libero. Conversazioni con designer di fama internazionale, come Chicco Bestetti (studio Paola Lenti) e Davide Groppi (designer di lampade e fondatore della Davide Groppi lighting).

Il filo conduttore degli interventi scelto quest’anno da Maria Cristina Turco e Stefania Toro dello studio di architettura e lighting design San Lorenzo 21, è la “condivisione dei saperi”. Non è un caso che la manifestazione si tenga presso il nuovo spazio di Condiviso.

Ad ogni edizione del Nautico lo studio San Lorenzo 21 organizza per gli ospiti allestimenti scenografici in luoghi o aree della città poco conosciute.

Mercato Metropolitano di Milano

Da qualche mese è attivo un grande mercato nel centro di Milano, in zona Porta Genova, sui Navigli.

Il Mercato Metropolitano è come un Farmer’s market di circa 15.000 mq, buona parte all’aperto, con centinaia di produttori, street food, tipicità regionali, ma anche cultura, e un’anfiteatro all’aperto, dove si tengono seminari, simposi sui temi della sostenibilità dell’agroalimentare ma anche eventi, teatro, musica e cinema. Partner chiave di questo progetto sono i piccoli e medi produttori e artigiani del cibo italiano, ma anche cooperative e consorzi di produttori.

L’elemento sociale? Banco Alimentare offre un pronto intervento contro lo spreco: le eccedenze della giornata vengono prontamente donate ad alcune realtà milanesi che assistono migliaia di persone in città.

House Of Human Rights - Milano

Il progetto realizzato per Amnesty International, prevede la realizzazione di un centro culturale per la promozione dei diritti dell’uomo. Nato dalla collaborazione tra Amnesty International (Milano), Wilkinson Eyre Architects (London), Tekne (Milano), Assessorato allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano, e Cristiano Ghirlanda (Nest – Condiviso).

HHR è un luogo multidisciplinare per attività culturali, un punto di riferimento per la discussione e la promozione dei diritti umani e per lo sviluppo di una rete di rapporti internazionali.

Gli spazi previsti consentiranno di ospitare mostre d’arte, incontri, convegni, esposizioni, eventi, centri di documentazione per scuole, università, servizi per associazioni.

Il progetto, presentato nel 2007, è ancora in attesa di realizzazione.