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progetto terra madre

Venerdì 31 marzo

ore 9:15 – 13:00

Regione Liguria – Sala Convegni, piano 11
Via Fieschi – GENOVA

 

PROGRAMMA

Convegno finale del progetto Terra Madre 2.0

Sono passati diversi anni dall’approvazione della legge regionale sull’ agricoltura sociale e per l’occasione del convegno conclusivo del progetto Terra Madre 2.0 e con esperti e realtà territoriale affrontiamo e analizziamo quanto è stato realizzato in Liguria e diamo uno sguardo al futuro.

 

9:00 – Registrazione

 

Prima sessione: Interventi Istituzionali

9:15 – Saluti istituzionali

Alessandro Piana – Vicepresidente e Assessore regionale all’agricoltura

Augusto Sartori – Assessore Lavoro e Politiche Attive dell’Occupazione

9:30 – “Agricoltura sociale: i fondi comunitari dedicati agli interventi di sviluppo rurale, rassegna e prospettive”

Gloria Manaratti e Federica Serra – Settore servizi alle imprese agricole e florovivaismo Regione Liguria

10:00 – “Tessere legami tra agricoltura e mondo sociale”

Marialuisa Gallinotti – Politiche sociali terzo settore immigrazione e pari opportunità Regione Liguria

 

Seconda Sessione: Uno sguardo nazionale

10:30 – L’agricoltura sociale in Italia: prospettive presenti e future

Francesca Giaré – CREA Centro Politiche e Bioeconomia

11:00 – Coffee break a cura dell’Azienda agricola Asino e Basilico

 

Terza sessione: Progetto Terra Madre 2.0

11:15 – Risultati del progetto Terra Madre

Marco Malfatto – Presidente Comunità San Benedetto al Porto

11:30 – Le aziende agricole partecipanti al progetto

Testimonianza e riflessioni tra criticità e potenzialità

11:45 – Presentazione video Terra Madre 2.0

Ludovica Schiaroli – Giornalista Ugo Roffi – Film maker

 

Quarta sessione : Plenaria

12:00 – “Quale futuro dell’agricoltura sociale in Liguria? Proposta di costituzione di un tavolo regionale tra opportunità e criticità”

Giorgia Bocca – Responsabile progetti sociali La Tabacca

12:30 – Dibattito

13:00 – Conclusioni

 

Modera Alberto Bruzzone – Giornalista

Si è conclusa sabato 4 marzo 2023, con l’elezione per acclamazione del candidato unitario Simone Gamberini a nuovo presidente di Legacoop Nazionale, la due giorni del 41° Congresso nazionale Legacoop, dal titolo “L’impresa del futuro: cooperativa, per tuttə“.

Un’esperienza unica, che anche noi abbiamo potuto vivere appieno con Sara Di Paolo, presidente di Condiviso, tra i delegati al congresso in rappresentanza della Liguria e della nostra cooperativa. Due giorni intensi di approfondimento e testimonianze, dove si affermano una grande senso di comunità e la centralità del fare impresa nel rispetto delle persone, dei valori e della diversità.

“La sfida decisiva per la cooperativa – ha sottolineato Simone Gamberini nel suo intervento – riguarda la propria identità distintiva, la vocazione a tenere insieme interessi individuali di socie e soci e quelli collettivi delle cooperative e delle comunità, per rispondere a bisogni di uguaglianza e di tutela delle persone più deboli. Con la scommessa di sempre: generare quotidianamente efficienza e solidarietà, continuare l’esercizio della funzione sociale che ci è stata affidata dalla Costituzione e contribuire a ricostruire un nuovo ascensore sociale, che deve garantire un altro rapporto tra qualità della vita e qualità del lavoro, ridurre gli attuali gap di genere e generazione e favorire pari opportunità di partecipazione e crescita per tutti. In questi termini, il movimento cooperativo può partecipare da vero protagonista e da attore dell’economia sociale di stampo europeo. Rimettendo la cooperazione al centro dell’agenda politica ed economica del Paese, candidandoci a rappresentare un’opportunità per la sua crescita inclusiva e sostenibile”.

Ad integrazione Mattia Rossi, presidente di Legacoop Liguria, nel suo intervento: “questa organizzazione ha un grande compito, non solo quello scontato di rispettare la visione di chi l’ha costituita ma quello di porre le basi perché chi verrà dopo di noi la possa usare per continuare a elaborare e affermare le idee per un mondo migliore”.

Come Condiviso, ci sentiamo parte di questa tradizione imprenditoriale e associativa, da cui traiamo grande energia e ispirazione da chi è venuto prima di noi, da chi è molto più grande di noi. Perché, a fare le cose insieme e per bene, siamo tutti più forti e – ciascuno nel suo ruolo e nel suo campo – contribuisce effettivamente a creare un mondo migliore. Durante il congresso qualcuno ha detto che per essere cooperatori bisogna essere coraggiosi, visionari e generosi. Noi puntiamo a stare proprio lì.

Genova Coronavirus

Durante gli ultimi due mesi, nonostante l’incombere sulla scena del coronavirus, la comunicazione di Genova ha raggiunto il resto d’Italia e del mondo (come è accaduto in modo massiccio già nel 2019) soprattutto attraverso due binari: il Pesto e il Ponte. Sono macro-tematiche che contengono e trainano messaggi seguiti da migliaia di persone che possono essere individuate e profilate dalle nuove tecnologie e competenze professionali di marketing. Si tratta di un vantaggio competitivo straordinario, che altre città non hanno, per veicolare efficacemente la promozione del turismo e delle eccellenze produttive, in questo caso della Liguria.

Il Pesto (più o meno “genovese”) e l’ex Ponte Morandi restano, in piena crisi da corona virus, le due principali occasioni per parlare o ricordare Genova, il primo con oltre 31.000 messaggi negli ultimi due mesi (500 al giorno circa), il secondo con 15.000 messaggi (250 circa al giorno). Al momento dunque Pesto e Ponte restano i due argomenti principali che comunicano Genova soprattutto al di fuori, virus compreso. Riguardo al Pesto molte notizie sono semplici ricette su come fare o utilizzare la salsa e di tanto in tanto esplodono feroci polemiche sui social se sia meglio la pasta al pesto o alla carbonara, o qualche altro piatto italiano, tuttavia questo conferma che esiste una comunità nazionale e internazionale attenta alla qualità della vita che potrebbe essere facilmente sollecitata dai nostri prodotti e dal turismo in Liguria. Il Pesto negli ultimi due mesi, in tempo di Covid-19, ha parlato con 15.000 messaggi in inglese, 11.000 in italiano e 5.000 nel resto delle principali lingue europee, confermando la tendenza esterofila già rilevata nel 2019.

Il Ponte parla inglese per il 10% dei messaggi (articoli, web, social, stampa radio e TV) ma sta emergendo ogni giorno di più il sentiment positivo su quello negativo che ricorda la tragedia (“Genova non la ferma nessuno” “Il miracolo del Ponte Morandi”, ecc.). Le punte negative le ha portate il Corona Virus il 23 marzo con la notizia della positività di alcuni operai e l’associazione con il crollo del Ponte sul fiume Magra dell’8 aprile. Uno fra i tweet più virali e positivi, ripreso e rilanciato da 700 persone in tutta Italia, appartiene a Francesca Baraghini (la giornalista genovese che il giorno del crollo aveva coinvolto oltre 12.000 persone su facebook), con un messaggio del 21 marzo che allega la foto nel nuovo ponte illuminato dal tricolore.

Il Pesto ai tempi del Corona Virus svolge una grande parte consolatoria per chi sta chiuso in casa e non solo. Ha avuto particolare fortuna il tweet di una signora che ha lasciato un sacchetto contenente barattoli di pesto e altri cibi appeso alla maniglia della vicina: “Lavora in ospedale, orari folli, nessun tempo per la spesa e soprattutto nessuna forza di spignattare quando torna a casa”. Più provocatorio, in tempi di Corona Virus, il Pesto usato per richiamare il turismo: “A tutti i Lombardo-Veneti. Ischia, la Basilicata e altre Regioni non vi vogliono? Non c’è problema!! Questa estate venite in Liguria!! Pesto, focaccia, pesce fresco per tutti! Ma perché fare tanti km per niente? Ma non andateci! Venite da noi. Tra appestati ci capiamo.”

* L’articolo si basa sulle informazioni raccolte grazie alla piattaforma di analisi semantica Monitoring Emotion che opera su tecnologia WebDistilled. Il sistema è stato per analizzare tutte le fonti, nazionali ed internazionali, disponibili – i social media, il web, i blog e le testate giornalistiche online, la carta stampata, le trasmissioni radio e tv digitalizzate, in relazione alla nostra città e al coronavirus.

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voglia di fare impresa

Lunedì 24 Luglio alle ore 11 ospitiamo la presentazione della ricerca SWG sul clima tra i giovani liguri, la loro voglia di fare impresa, le loro paure, consapevolezze e propensione al cambiamento.

Presenta la ricerca Enzo Risso, direttore di SWG Italia. Intervengono Tarcisio Mazzeo caporedattore TGR Liguria, Massimo Righi direttore de Il Secolo XIX e Alessandro Nicolini Coordinatore GGR (Gruppo Giovani Riuniti Genova). Conducono i lavori Gianluigi Granero, presidente LegaCoop Liguria, e Anna Loscalzo, coordinatrice regionale di Generazioni in Liguria.

L’iniziativa è organizzata da LegaCoop Liguria e Generazioni Liguria.

Lunedì 24 Luglio – ore 11 –  Condiviso, Calata Andalò di Negro 16 – Genova, per info 010 8568340

Cooperative di comunità

“In una società sempre più frammentata e in un orizzonte – tanto personale quanto professionale – sempre più incerto, i cittadini hanno riscoperto il valore dell’impegno e della partecipazione, la passione di essere protagonisti del cambiamento, riappropriandosi di beni che sono patrimonio comune”. Con queste parole, Mauro Lusetti, presidente di Lagacoop Nazionale, introduce la Guida alle Cooperative di Comunità.

Uno strumento agile e utile per conoscere le esperienze in atto, l’evoluzione legislativa nelle diverse regioni, le opportunità e le reti di supporto, specialmente indirizzata a chi – nei diversi contesti territoriali, sociali ed economici – ritiene che mettersi insieme, in gioco, per realizzare azioni sostenibili dal punto di vista economico, per il bene della comunità, sia un obiettivo a cui tendere.

Noi ne abbiamo curato l’editing e la proposta grafica, con l’obiettivo di diffondere al meglio le informazioni sul tema. Nel farlo, abbiamo imparato molte cose e anche confermato alcune nostre convinzioni: fare impresa, portando con sé valori importanti, rende più forti.