Piattaforme e altri strumenti per l'apprendimento a distanza

Questo periodo di emergenza, caratterizzato dal distanziamento sociale ha portato all’impossibilità per gli studenti di andare a scuola, per i professionisti di recarsi in ufficio e per le aziende di svolgere la loro regolare attività lavorativa, evidenziando così alcune problematiche nell’ambito del lavoro o nella didattica a distanza.

Condiviso è partner di Co.Di.C.E. (Connessioni di Comunità Educanti), progetto pluriennale che si dedica al contrasto della povertà educativa minorile, e che, in questo periodo, sta approfondendo diversi strumenti di condivisione attraverso un labinar formativo sul tema dell’innovazione tecnologica, per dare agli operatori la possibilità di scoprirli e padroneggiarli nell’ambito delle attività di didattica a distanza.

Dopo un primo momento di condivisione, durante questi incontri virtuali, a cui hanno partecipato numerosi operatori attivi nelle scuole di Genova e provincia, il gruppo si è interrogato sulle problematiche che gli educatori e gli studenti stanno affrontando e ha lavorato, con l’aiuto di esperti, per individuare le soluzioni più adatte, attraverso l’analisi di piattaforme di condivisione e scambi di buone pratiche.

Alcuni degli strumenti analizzati, tra i più funzionali e facilmente accessibili, sono elencati di seguito. Se devi fare riunioni con clienti o colleghi, se devi tenere una lezione online o semplicemente fare un aperitivo virtuale con i tuoi amici, scorri questa lista e troverai quello che fa per te.

Strumenti per le videochiamate/videoconferenze/videocall/riunioni:

WHEREBY: strumento per riunioni video senza necessità di download e log in per gli ospiti.

JITSI: (meet.jit.si) piattaforma per video conferenze che non richiede la creazione di un account.

SKYPE

IO RESTO A CASApiattaforma per effettuare videochiamate senza la necessità di registrarsi e creare un account.

FRAMATALK: strumento per videoconferenze attraverso la creazione di stanze a cui gli utenti possono accedere dopo essere stati invitati.

HANGOUTapplicazione per la messaggistica.

ZOOM: piattaforma per videoconferenze, riunioni online e chat. Richiede account.

MEETstrumento di Google per riunioni video.

WEBEX: piattaforma per videoconferenze, meeting online, condivisione schermo e webinar.

TEAMS : piattaforma di comunicazione e collaborazione unificata; teleconferenze e condivisione di contenuti.

GO TO MEETINGstrumento a pagamento per videoconferenze.

BIG BLUE BUTTON: sistema di conferenze web progettato per l’apprendimento online. Software di videoconferenza open source che permette la creazione di stanze per ospitare i meeting, o partecipare ad altri meeting utilizzando collegamenti brevi.

UNHANGOUTpermette la creazione di break out room.

Strumenti di condivisione:

POST-IT (SCRUMBLR): lavagna per organizzare i post it utili in caso di brainstorming.

ETHERPAD: strumento per editare documenti contemporaneamente ad latri utenti.

BOARD: lavagna condivisibile con altri utenti.

GITHUB: servizio di hosting per progetti software.

FRAMAESTRO: piattaforma che permette di organizzare sessioni di lavoro collaborativo, ma che purtroppo chiuderà l’ 11 gennaio 2021.

AWWAPP: lavagna virtuale interattiva su cui scrivere a mano libera o da tastiera con possibilità di inserire immagini e post it. Grazie all’opzione “invite” si può lavorare a più mani sulla lavagna.

MINDMEISTER: applicazione per la realizzazione di mappe mentali interattive e collaborative, ovvero la rappresentazione grafica di un pensiero. La creazione della mappa può avvenire a più mani grazie all’opzione “condividi”.

GOOGLE MODULI:  è uno strumento che consente di raccogliere informazioni dagli utenti tramite un sondaggio o un quiz personalizzato. Le informazioni vengono quindi raccolte e automaticamente collegate a un foglio di calcolo.

Giochi:

SKRIBL.IO: gioco online multiplayer che permette ad un giocatore di disegnare a agli altri di indovinare.

NOMI COSE CITTÀ: gioco multiplayer online anche in diverse lingue straniere.

GUESSING.IO: gioco online multyplayer dove un giocatore disegna e gli altri indovinano.

Genova Coronavirus

Durante gli ultimi due mesi, nonostante l’incombere sulla scena del coronavirus, la comunicazione di Genova ha raggiunto il resto d’Italia e del mondo (come è accaduto in modo massiccio già nel 2019) soprattutto attraverso due binari: il Pesto e il Ponte. Sono macro-tematiche che contengono e trainano messaggi seguiti da migliaia di persone che possono essere individuate e profilate dalle nuove tecnologie e competenze professionali di marketing. Si tratta di un vantaggio competitivo straordinario, che altre città non hanno, per veicolare efficacemente la promozione del turismo e delle eccellenze produttive, in questo caso della Liguria.

Il Pesto (più o meno “genovese”) e l’ex Ponte Morandi restano, in piena crisi da corona virus, le due principali occasioni per parlare o ricordare Genova, il primo con oltre 31.000 messaggi negli ultimi due mesi (500 al giorno circa), il secondo con 15.000 messaggi (250 circa al giorno). Al momento dunque Pesto e Ponte restano i due argomenti principali che comunicano Genova soprattutto al di fuori, virus compreso. Riguardo al Pesto molte notizie sono semplici ricette su come fare o utilizzare la salsa e di tanto in tanto esplodono feroci polemiche sui social se sia meglio la pasta al pesto o alla carbonara, o qualche altro piatto italiano, tuttavia questo conferma che esiste una comunità nazionale e internazionale attenta alla qualità della vita che potrebbe essere facilmente sollecitata dai nostri prodotti e dal turismo in Liguria. Il Pesto negli ultimi due mesi, in tempo di Covid-19, ha parlato con 15.000 messaggi in inglese, 11.000 in italiano e 5.000 nel resto delle principali lingue europee, confermando la tendenza esterofila già rilevata nel 2019.

Il Ponte parla inglese per il 10% dei messaggi (articoli, web, social, stampa radio e TV) ma sta emergendo ogni giorno di più il sentiment positivo su quello negativo che ricorda la tragedia (“Genova non la ferma nessuno” “Il miracolo del Ponte Morandi”, ecc.). Le punte negative le ha portate il Corona Virus il 23 marzo con la notizia della positività di alcuni operai e l’associazione con il crollo del Ponte sul fiume Magra dell’8 aprile. Uno fra i tweet più virali e positivi, ripreso e rilanciato da 700 persone in tutta Italia, appartiene a Francesca Baraghini (la giornalista genovese che il giorno del crollo aveva coinvolto oltre 12.000 persone su facebook), con un messaggio del 21 marzo che allega la foto nel nuovo ponte illuminato dal tricolore.

Il Pesto ai tempi del Corona Virus svolge una grande parte consolatoria per chi sta chiuso in casa e non solo. Ha avuto particolare fortuna il tweet di una signora che ha lasciato un sacchetto contenente barattoli di pesto e altri cibi appeso alla maniglia della vicina: “Lavora in ospedale, orari folli, nessun tempo per la spesa e soprattutto nessuna forza di spignattare quando torna a casa”. Più provocatorio, in tempi di Corona Virus, il Pesto usato per richiamare il turismo: “A tutti i Lombardo-Veneti. Ischia, la Basilicata e altre Regioni non vi vogliono? Non c’è problema!! Questa estate venite in Liguria!! Pesto, focaccia, pesce fresco per tutti! Ma perché fare tanti km per niente? Ma non andateci! Venite da noi. Tra appestati ci capiamo.”

* L’articolo si basa sulle informazioni raccolte grazie alla piattaforma di analisi semantica Monitoring Emotion che opera su tecnologia WebDistilled. Il sistema è stato per analizzare tutte le fonti, nazionali ed internazionali, disponibili – i social media, il web, i blog e le testate giornalistiche online, la carta stampata, le trasmissioni radio e tv digitalizzate, in relazione alla nostra città e al coronavirus.

Un bando per la presenza online

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Avevi in mente di aprire un’e-commerce? Il nuovo bando sulla digitalizzazione delle micro e piccole imprese fa per te.

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Razione K

Razione K – Conosci il tuo cibo, il PODCAST che, in questo difficile momento, ci aiuta con ironia a scegliere i prodotti di qualità del Made in Italy, a cominciare dall’olio.

In questo momento storico di straordinaria difficoltà, la necessità del cibo è ancor più centrale nelle nostre vite. Fondamentale è, peraltro, la scelta del cibo dei territori italiani, oggi messi a dura prova. Ma davanti a scaffali che promettono “eccellenze” e a messaggi che insistono su un non meglio specificato concetto di “qualità”, che elementi abbiamo per scegliere? Sappiamo davvero effettuare scelte sagge?

In queste settimane di lavoro a distanza, riunioni in video call e un uso spropositato di chat e mail, abbiamo seguito un progetto davvero interessante, la promozione dei racconti audio di “Razione K – conosci il tuo cibo”, realizzati grazie al progetto di Unaprol Consorzio Olivicolo Italiano.

Su Spreaker e su Spotify, sono disponibili i primi tre episodi “Affrontare lo scaffale dell’olio” narrata dalla voce e dallo stile graffiante di Arianna Porcelli Safonov, autrice e attrice “comica missionaria”, seguitissima a teatro e sui social.

Per ascoltarli basta cliccare ai link qui sotto:
-Episodio 1 – Affrontare lo scaffale dell’olio: la scelta
-Episodio 2 – Affrontare lo scaffale dell’olio: la bellezza
-Episodio 3 – Affrontare lo scaffale dell’olio: il viaggio
Buon ascolto!