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Co-economy

Giovedì 19 settembre – ore 16.30 presso Condiviso | Calata Andalò di Negro 16

In un contesto economico – locale e globale – fortemente instabile, le imprese più innovative stanno cambiando la loro modalità di produzione di beni e servizi, tenendo insieme in misura crescente la dimensione economica e quella sociale: il fare impresa guarda sempre di più al sociale non solo come elemento “accessorio” ma come “core business”. Si affermano sempre più dinamiche socio-economiche che si ispirano alla condivisione (co-working, sharing economy) e ad una maggiore sensibilità verso le persone, il territorio e l’ambiente (inclusive economy, circular economy). Le imprese, e soprattutto quelle più innovative, sono i principali attori di questo cambiamento. Ne parliamo con esperti di economia collaborativa, beni comuni e rigenerazione urbana, politiche urbane e ambientali.

Paolo Venturi, direttore di AICCON e The FundRaising School, Co-Economy, un’analisi delle forme socio-economiche emergenti

Daniela Ciaffi, Labsus e Politecnico di Torino, Beni comuni: che diritti matura chi se ne prende cura?

Rafael L Espinal Jr., membro del New York City Council, Urban policies, people and enterprises: a more livable city for everyone

Marco Busetto, Genera SpA, Genera: uno strumento di investimento a supporto dell’innovazione e della cooperazione

Sara Di Paolo, CONDIVISO, Co-working, Co-living, Co-housing: esperienze internazionali e impatto comunicativo

A seguire aperitivo in banchina a cura di Canovacci e live di Charlie Risso.

Si consiglia l’iscrizione cliccando a questo link!

L’evento è organizzato da Condiviso, presso la nostra sede in Calata Andalò di Negro 16 nella vecchia Darsena di Genova, nell’ambito dei progetti Darsena2027, in collaborazione con Genera e Legacoop Liguria. Media Partner AltrEconomia e Radio Babboleo.

Coopworking a Roma

Il coworking del 40° congresso nazionale di Legacoop

In occasione del Congresso Nazionale di Legacoop che si è tenuto a Roma, negli Studi di Cinecittà, dal 16 al 18 aprile 2019, abbiamo contribuito a progettare il coworking temporaneo per tutti i partecipanti.

Abbiamo pensato a spazi comodi e informali per i delegati e gli ospiti del Congresso – come spesso avviene nei coworking – per chiacchierare comodamente, collegare il portatile, connettersi alla rete wi-fi, leggere, approfondire, fare networking e approfondire le buone pratiche cooperative attraverso il gioco e lo storytelling.

È stata la proposta di Legacoop in collaborazione con le cooperative Condiviso, Doc Servizi, DeMoela e con Generazioni, per sperimentare alcuni elementi di innovazione – oggi sempre più diffusi nel mondo del lavoro – collegati in particolare agli spazi professionali e alle nuove modalità di rendere il luogo di lavoro sempre più “fluido” e collaborativo.

Coopstarter

CoopStarter Una piattaforma per sviluppare progetti innovativi. Con÷ partner del progetto ne ha realizzato l’immagine coordinata il logo e tutti gli strumenti necessari per la sua realizzazione.

Fotografia

LE FORMAZIONI DI CONDIVISO

4 PHOTO MASTERCLASS: STILL-LIFE – MODA – FOOD – REPORTAGE

dal 7 al 29 maggio 2016

La fotografia commerciale contemporanea è uno strumento di comunicazione universale ed è divenuta fondamentale per la divulgazione di qualsiasi contenuto. Per questo proponiamo un ciclo di incontri suddivisi in 4 masterclass, per conoscere i segreti della fotografia professionale attraverso il lavoro di 4 importanti fotografi italiani. Ogni corso avrà un approccio orientato alle attuali tendenze della comunicazione per immagini per permettere a tutti i partecipanti di intraprendere la professione attraverso la creatività e la conoscenza dell’arte fotografica in 4 fondamentali ambiti lavorativi: still life, moda, food e reportage.

METODOLOGIA

Ogni masterclass ha una struttura suddivisa in 3 parti.

1a PARTE
Fornisce gli strumenti base per comprendere il linguaggio fotografico attraverso l’analisi storica, per fare acquisire le competenze critiche necessarie per una migliore comprensione dell’immagine fotografica.

2a PARTE
Attraverso la proiezione di alcuni lavori si analizzeranno le varie fasi che costituiscono un progetto fotografico su commissione. Essere in grado di seguire questo percorso è parte fondamentale della professione del fotografo.

– Come costruire una storia attraverso un’idea e il suo sviluppo.

– Gestione dello studio fotografico e/o scelta della location.

– Conoscenza dei partner e dei collaboratori.

– Rapporto con il cliente, le agenzie fotografiche e le figure professionali che concorrono alla buona riuscita del servizio fotografico.

– Fase finale di editing, postproduzione e presentazione.

3a PARTE
I partecipanti avranno l’opportunità di fare visionare i propri lavori per condividere pareri e suggerimenti da parte dei relatori.

RELATORI

SILVIA BADALOTTI – STILL-LIFE

Il lavoro di Silvia Badalotti è di assoluta originalità e caratterizzato da uno studio personale nella realizzazione di immagini che ha saputo trasformare in una vera e propria produzione di valore artistico. Per questo i lavori di carattere commerciale sono spesso affiancati da collaborazioni artistiche con fondazioni e case editrici. È una fotografa di talento, dotata di una notevole capacità di composizione ed è maniacale nella sua ricerca culturale. Per il carattere della sua produzione fotografica, si occupa abitualmente della totalità della realizzazione delle immagini: dalla ricerca di stile, alla composizione, fino all’elaborazione del ritocco digitale. Dal 1992 collabora con le principali testate italiane ed internazionali. I suoi lavori si possono apprezzare su riviste come Vanity Fair, Wired, Riders, Class, Elle, Vogue Giappone, Vogue Russia e CartierArt della Fondazione Cartier di Parigi. Contemporaneamente realizza campagne pubblicitarie con importanti agenzie quali JWT, McCann Erickson Worldwide e Ogilvy, Publicis e con alcuni brand italiani: Prada, Tod’s, Gucci, Roberto Cavalli, S.Pellegrino, Bulgari. Nel 2006 viene chiamata dalla Fondazione Cartier assieme a dieci fotografi tra i quali Duglas Kirkland, Jean Larivère, Peter Lippmann, Maurizio Galimberti e Stephen Roach per un numero speciale di CartierArt – Parigi. Il suo lavoro è apprezzato a livello internazionale e nel 2011 vince il Cool-Book, premio conferito dall’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti durante la settimana della Moda a Milano. Dal 2015 è Art Director in Condiviso.coop.

Silvia Badalotti website

MATTEO FELICI – MODA

Nasce a Milano, dove si laureo in architettura. Il suo interesse per la fotografia non nasce da piccolo, prendendo per caso in mano una macchina fotografica, ma durante le lezioni di fotografia alla facoltà di architettura. Le foto delle architetture, pulite e geometriche, surreali, come sospese nel tempo, lo studio delle composizioni, lo hanno affascinato e spinto ad approfondire questo mondo. Il passaggio alla fotografia di moda è stato un passo che è venuto abbastanza naturale: “cerco sempre di fondere assieme nella foto la location, il modello e l’outfit, per ottenere un’immagine pulita ma fortemente comunicativa.” Brand: Corneliani, Leitmotiv, Tropiano, Geox, Herno Pubblicazioni: Fashionisto, Fucking Young, Risbel, Book Moda Man e Book Moda Woman.

Matteo Felici website

AGENZIA: Mandala

MAURO TURATTI – FOOD

Evoluzione,  creatività, concretezza e poliedricità. Queste sono le parole che meglio contraddistinguono Mauro Turatti, fotografo milanese che si è affacciato al mondo della fotografia pubblicitaria da giovanissimo. Con anni di esperienza alle spalle e all’attivo molte campagne nazionali ed internazionali, Mauro è ora uno dei fotografi più apprezzati in quest’ambito. Nel 2010 fonda, con Mattia Giani, Hyperactive Studio, una struttura moderna con un team caratterizzato da differenti professionalità, che si avvale delle più avanzate tecniche di post produzione e modellazione 3D/CGI per realizzare immagini pubblicitarie di alto livello. Flessibilità e competenze specifiche permettono di far fronte a qualsiasi tipo di richiesta creativa. In  anni di attività sono riusciti a raggiungere obiettivi importanti, ricevendo prestigiosi riconoscimenti come: “Young Lion Competition” Cannes, “Special Star” Mediastars, “Silver prize” ADCI, “Shortlist” ADCI. Hyperactive studio è rappresentato dalle più prestigiose agenzie fotografiche pubblicitarie in Italia, Francia, Turchia, Emirati Arabi, Brasile e Cina. Tra i loro clienti: Barilla, Esselunga, Buitoni, Alessi, Mulino Bianco, Lottomatica, Vodafone, Autogrill, Findus, Ikea, Mc Donald’s, Pavesi, Bonduelle, Ferrero, BMW

Hyperctivestudio

AGENZIA: Mandala

ERICA CANEPA – REPORTAGE

Fotogiornalista freelance. Passeggia per musei fin da tenera età, imparando il linguaggio delle immagini ancora prima delle parole. Si diploma in restauro di dipinti murali a Venezia e, dopo un’esperienza lavorativa nell’apprendimento interculturale, consegue un master in fotogiornalismo alla University of Westminster a Londra nel 2011. Si focalizza prevalentemente su progetti personali a lungo termine che raccontano la condizione umana attraverso l’osservazione della vita quotidiana. Il suo lavoro è stato pubblicato su National Geographic (USA), The Washington Post, Internazionale, Marie Claire (Australia), 6mois, La Stampa, Fanpage.it  Tante sono state le esposizioni dei suoi lavori, non solo in Italia ma anche in Europa come Londra e Germania.

Erica Canepa website

COSTI

Still-life – 7, 8 maggio € 260,00

Moda – 14, 15 maggio € 260,00

Food – 21, 22 maggio € 260,00

Reportage – 28, 29 maggio  € 260,00

I costi delle singole masterclass sono al netto dell’iva e comprensivi di attestato di partecipazione, coffee break, aperitivo finale.

INFO E ISCRIZIONI

L’iscrizione dovrà essere regolarizzata inviando alla segreteria organizzativa copia dell’avvenuto versamento del 50% della quota. Il restante 50% dovrà essere saldato entro il primo giorno del corso.

I versamenti vanno effettuati sul seguente conto corrente bancario IBAN: IT29V0501801400000000177136 (causale: MASTERCLASS_STILL_LIFE, MASTERCLASS_MODA, …)

Per informazioni ed iscrizioni masterclass@condiviso.coop – tel.+39 010 8568 340
Scarica il programma

La nuova sede di Condiviso

Ristrutturare l’ ufficio in cui si lavora è un compito molto complesso, è un po’ come iniziare con i propri colleghi una relazione “intima”. Bisogna infatti prima conoscersi, studiarsi, incontrarsi possibilmente anche fuori dal contesto lavorativo, sapere il più possibile su tutti, poi discutere, confrontarsi per verificare se le idee proposte, riassunte sulla carta in schizzi e trasformate in progetto, sono soluzioni realistiche, perseguibili e realizzabili.

Committenti quali project manager, consulenti ICT e consulenti startup, avvocati, segretaria amministrativa, developer, marketing manager, fotografi, art director, sysadmin, lighting designer, communication manager si sono personificati in un’unica figura la cui richiesta era: realizzare un luogo di lavoro dove tutti si sentono a proprio agio, si riconoscono e, varcando la soglia della sede, pensano: ”che bello lavorare qui ”.

La nostra ristrutturazione è stata un progetto ambizioso, preceduto da riunioni e da interviste individuali mirate a conoscere le esigenze di ciascuno di noi, le necessità, le abitudini, i desideri, a capire cosa era per noi indispensabile e a che cosa potevamo rinunciare in cambio della condivisione di uno spazio e di un lavoro.

Da queste indagini è emerso che la maggior parte di noi desiderava che nella nostra sede fosse presente uno spazio adatto a ricevere dei bambini, che fossero i nostri figli o quelli dei nostri clienti, altri invece necessitavano di una sala d’aspetto e di un ufficio che comprendesse una sola postazione di lavoro, altri di avere la possibilità di portarsi il cane in ufficio senza disturbare o interferire negli spazi altrui. Volevamo un “angolo” laboratorio dove poter fare dei lavori manuali. Tutti desideravamo un luogo dove mangiare insieme, ricevere un cliente davanti ad un tè o ad un caffè, avere un luogo dove potersi distrarre e mangiare qualcosa, una cucina o qualcosa del genere. E poi, perché no, anche un divano.

Da queste considerazioni, esigenze, necessità, sogni, lo spazio architettonico ha preso forma in modo “naturale”, apparentemente spontaneo.

È nato così un progetto complesso ed articolato che comprende una saletta d’attesa che può ospitare anche delle riunioni ed è adatta a ricevere bambini, due uffici personali, un ufficio che ospita cani e padroni con ingresso separato, uno spazio che prevede circa 60 posti a sedere e si presta ad organizzare eventi e conferenze, una sala riunioni, una cucina che tra breve sarà auto-costruita, un open space che comprende 12 postazioni di lavoro e che richiede un forte senso civico (dovendo parlare a bassa voce, silenziare la suoneria del telefono mobile e rispondere al cellulare sul terrazzo che fortunatamente si affaccia su un panorama suggestivo).

Parte dell’arredo interno è un assemblaggio di mobili provenienti dai nostri precedenti uffici che come pezzi di un puzzle sono stati prima selezionati e poi collocati, sistemati, riusati alcuni riadattati.

Il contesto in cui si trova l’immobile, la tipologia del contenitore, è stato fondamentale e stimolante per raggiungere l’obiettivo che mi ero prefissata: da una parte soddisfare il più possibile le esigenze espresse dai miei soci, dando priorità a quelle ricorrenti e a quelle irrinunciabili, dall’altra portare all’interno il meraviglioso paesaggio marino che ci circonda, aprendo il più possibile lo spazio e creando lunghi campi visivi, visuali, che per raggiungere il mare, la darsena, possono attraversare più ambienti.

La sede di Condiviso è tutto questo, il nostro ufficio è la sintesi, l’espressione di ciascuno di noi, ognuno ha contribuito alla sua realizzazione e attraverso le interviste private ho cercato di cogliere la parte migliore di tutti i suoi “abitanti” per poi trasformarla in spazio, in luogo di lavoro, di incontro.